Oh, to see without my eyes

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-- Ho iniziato a scrivere questa storia in un periodo apparentemente tranquillo della mia vita. Poi pero' la pandemia, i vari lockdown e la gente impazzita mi ha fatto passare talmente tanto l'ispirazione che ci ho messo oltre un anno a concluderla... e non e' nemmeno cosi' lunga!

La dedico a tutte quelle persone che hanno saputo starmi vicino nonostante tutto, che mi hanno fatto stare meglio e che mi hanno fatto capire che oltre non e' un posto per chiunque e la selezione naturale e' essenziale quando di fronte hai il vuoto.
Ma in particolare la dedico a Martina, perche' ho finito di scriverla proprio il giorno del suo compleanno e questo e' il mio regalo per lei.--



We were the kings and queens of promise
We were the victims of ourselves
Maybe the children of a lesser God
Between heaven and hell


"Ho accettato il mio destino, Sammy. Tu... devi lasciarmi andare."
"Avevi detto che quando si e' morti bisogna restare morti, perche' questo deve valere solo per te?"
Sam stava trattenendo a stento le lacrime, sapeva che questo giorno sarebbe arrivato ma... come si dice? Non si e' mai veramente preparati.

"Mi e' stato concesso un anno in piu' da vivere con te, e credimi... me lo sono goduto. Adesso devi solo continuare il lavoro, oppure puoi cercare di rifarti una vita, una che sia normale. Una che sia degna di quel ragazzo che voleva semplicemente studiare. Fallo, Sammy, fallo per me, ok? Non avrei mai dovuto trascinarti in tutto questo."

Dean stava cercando di farsi forza tramite le parole di conforto verso il fratello, che lo guardava come se non valesse niente, come se non si meritasse di stare li'.

"Non avresti dovuto farlo, Dean" disse singhiozzando, "dovevi essere tu a lasciar andare me, tu... era cosi' che doveva andare." Ma Dean scosse la testa, quasi sorrise quando penso' che nemmeno lui avrebbe dovuto essere li'.

"Abbiamo sfidato la morte troppe volte, verra' il tuo turno, anche se sinceramente spero non troppo presto, dato che non ci saro' piu' io a proteggerti" disse con un mezzo sorriso amaro, mentre ripensava a quando aveva visto suo padre John sacrificarsi per ridargli la vita.

Suo padre John che aveva venduto l'anima per salvare lui, che a sua volta aveva venduto la propria per salvare suo fratello Sam.

Nessuno dei due aveva pensato che, alla fine, qualcuno sarebbe rimasto da solo, e non era giusto che dovesse essere proprio la persona che avevano giurato di tenere al sicuro piu' di tutte.
Non era giusto perche' non era per quello che avevano sacrificato ogni cosa.

Perche' Sam Winchester non era pronto ad una vita senza suo fratello, non era pronto a vederlo morire tra le sue braccia dopo essere stato sbranato dai cani infernali.
Ma purtroppo e' questo che succede quando vendi l'anima: finisci all'inferno e i cerberi non ti ci fanno certo arrivare tutto intero.
Sam Winchester non era degno di questa vita senza suo fratello.
Non era degno nemmeno di vederlo morire, infatti chiuse gli occhi quando le bestie invisibili arrivarono ed iniziarono a smembrare il suo corpo.

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"Come sta Sam, Bobby? Ho saputo quello che e' successo a Dean e... che brutta morte."
"Si' beh... quando lo scopro ti informero' sicuramente" rispose il burbero Bobby Singer prima di sbattere il telefono in faccia al suo amico preoccupato.
Non che lui non lo fosse, non aveva notizie di Sam dal funerale di Dean e la cosa non gli piaceva neanche un po'.
Poi bussarono alla porta e spero' che fosse lui, anche solo per litigare, come aveva fatto l'ultima volta che era riuscito a parlargli.
"Trovero' il demone che si e' preso l'anima di mio fratello e lo costringero' a ridarmelo, Bobby, fosse l'ultima cosa che faccio. Nel frattempo, uccidero' tutti i mostri che proveranno ad intralciarmi il cammino" aveva detto, in preda alla disperazione. O forse alla rabbia, non ne era certo.
Bussarono ancora e Bobby, che non aveva mai brillato in pazienza, apri' con violenza, prontissimo a ritrovarsi davanti agli occhi la faccia di Sam Winchester.
Peccato che, invece, al suo posto, ci fosse il Winchester che non si aspettava.

Oh, to see without my eyes - Destiel/SabrielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora