isak

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isak:vieni
eline: grazie
isak: vado a pagarti la stanza, nel frattempo tieni metti questo sulla gamba
eline: cos'è?
isak: è una miscela della nostra guaritrice del villaggio, fa miracoli.
isak: dai su o si infettera ancora di più.
eline: cos'è tutta questa disponibilità verso un passeggero, ricordo che il popolo dei ghiacci non è così disponibile e gentile;
isak: la dovrei prendere sul personale ma non l'ho farò, io sono un capo un comandante, sono io a dare l'esempio al mio popolo se la mia gente sceglie di seguire la mia strada è una loro scelta.
eline: beh mi spiace doverglielo dire signore ma lei è l'unico gentile del suo popolo che ho incontrato.
isak: beh ne sono desolato
(tocca la spalla ad eline)
:
-non mi convince tutta questa gentilezza nessuno ti paga una stanza soprattutto a un'estranea nel tuo villaggio, o almeno se non ci vuole provare? ma che sto dicendo è solo un'uomo che vuole fare il gentile con una donzella ferita e persa-

isak: ecco questa è la chiave della stanza,chiuditi dentro gli uomini qui sono emh,come dire un po' suscettibili a nuove persone specialmente per una donna come lei. (sorride)
eline: una donna come me? è questo cosa vorrebbe dire scusi?
isak: buonanotte signorina
eline: no ma aspet-

-lui chiuse la porta della camera lasciandola sola nel silenzio con quella frase che gli percorreva i pensieri-



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