-Capitolo 4-

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T/N's pov

Mi svegliai in un letto, con un fortissimo dolore alla gamba, dato che mi avevano sparata.

<<Me ne vado per trenta secondi e provi a scappare?>> chiese Levi che era seduto sul letto.

Mi presi un colpo tanto quasi da cadere dal letto.

<<Che ti aspettavi?>> chiesi guardandolo.

<<Santo cielo, non ti faremo nulla di male, quindi non puoi restare buona senza tentare una fuga?>> chiese alzandosi.

<<No, mi hai letteralmente rapita, ovvio che provo a fuggire Sherlock>> gli dissi come se fosse ovvio.

Lui prese la siringa e si fece un'altra iniezione nello stesso punto di... Credo ieri.

<<Che cos'è? Te lo sei iniettato anche ieri>> affermai una volta posata la siringa.

<<Non sono affari tuoi>> rispose sospirando.

<<Tanto visto che dovrò restare qui a lungo dimmi cos'è>> dissi alzandomi.

<<Devo andare, resta qui senza scappare, ho bloccato la finestra e tutte le altre vie d'uscita>> affermò.

<<Aspetta dove sono?>> chiesi.

<<Nella mia camera da letto, vedi di non sporcarla>> mi disse uscendo chiudendo a chiave.

In effetti è davvero pulita, ed ero anche con una maglietta che mi arrivava a metà coscia e dei pantaloncini.

Aspetta ma chi mi ha cambiata?

Meglio non saperlo.

Dopo una mezz'oretta entró Armin in camera e lasciò la porta socchiusa.

<<Hey, abbiamo iniziato male>> disse sorridendo restando vicino alla porta.

<<Wow che scoperta>> dissi scocciata.

<<È la seconda stanza più sicura di tutta la casa, sono tre piani e venti stanze>> affermò anche se non mi interessava nulla.

<<Cosa ci fai qui?>> chiesi guardandolo.

<<Assicurarmi che stavi bene>> disse grattandosi la nuca.

<<Che bugiardo spudorato>> sussurrai.

<<Levi ha detto di darti qualcosa da mangiare, vieni in cucina?>> chiese.

<<sentiamo cosa? Cibo per cani?>> chiesi ironica.

<<No però- ah lasciamo perdere ho provato ad essere gentile, comunque Levi sta tornando>> affermò scocciato.

<<Aspetta cosa si è iniettato prima?!>> chiesi.

<<Nulla che ti interessi>> disse andandosene.

Levi tornó qualche minuto dopo, ma io mi chiedo se la toglie mai quella maschera o ci dorme anche?

Oppure è così orrendo che si vergogna a toglierla.

<<Pronta a registrare il video?>> chiese lui al settimo cielo.

<<video?>> chiesi abbastanza confusa.

<<da mandare ai tuoi genitori che dopo due giorni in cui sei scomparsa non si sono nemmeno accorti di questo!>> esclamò sorridendo.

<<Vedremo chi riderà quando arriverà la polizia>> dissi a braccia conserte.

<<Non verranno a salvarti, hanno di meglio a cui pensare>> disse accarezzandomi la guancia.

<<Invece io ci tengo a te, mi preoccupo sai?>> chiese guardandomi negli occhi.

<<Mi preoccupo così tanto che avverto i tuoi genitori in modo che si ricordino della tua esistenza e facciano uno sforzo per cercarti>> disse spostandomi una ciocca di capelli dietro la guancia.

<<Dai facciamo questo video va bene?>> chiese staccandosi.

Io avevo le gambe di gelatina, perché deve essere così dannatamente sensuale!

Lo seguì senza dire nulla ed andammo in una stanza in cui c'era una luce davvero fioca.

<<Dì quello che vuoi>> disse Levi sedendosi su un divanetto mentre Hanji riprendeva.

<<3...2...1... Via>> disse la ragazza facendo partire il video.

<<Hey, sono stata presa come ostaggio da alcune persone con delle maschere, ho provato varie volte a fuggire ma non ci sono riuscita>> dissi torturandomi le mani.

<<Vogliono sessanta milioni di dollari, e mi lasceranno andare>> affermai.

<<Specifichiamo, avete un mese di tempo, se non volete ricevere per posta il cadavere della vostra adorata bambina>> disse Levi puntandomi una pistola alla testa.

Si era messo una felpa con cappuccio, jeans e stivali in modo da lasciare scoperta solamente la bocca e gli occhi.

<<Avete una settimana di tempo per i primi dieci milioni, e se vi rifiuterete, indovinate? Muore>> affermò Levi prendendomi il volto con una mano facendomi guardare nella sua direzione.

<<Sei ignorate questo video? Muore>> affermò sorridendo.

<<Ci vediamo!>> disse salutando la videocamera e Hanji concluse il video.

<<Inviato?>> chiese Levi.

<<inviato. >> rispose Hanji sorridendo.

<<Non avevi detto che non mi avresti ammazzato?! >> chiesi.

<<Già ma se non collaborano non ha senso tenerti in vita>> disse Hanji facendo spallucce..

<<La vita è ingiusta tesoro, fattene una ragione>> disse Levi scompigliandomi i capelli.

Si tolse la felpa, buttandola per terra restando a petto nudo.

Arrossì di botto dato il suo fisico "abbastanza decente" e guardai dall'altra parte.

<<Ah Hanji stasera con Eren dobbiamo andare a un appuntamento di lavoro, quindi prepara la ventiquattrore nera>> disse Levi prendendo la camicia indossandola senza abbottonarla.

<<Ricevuto capo>> disse Hanji sorridendo facendo una sorta di saluto militare per poi andarsene.

<<Che hai da guardare?>> chiese Levi rivolgendomi lo sguardo.

<<Non sto guardando>> risposi sbuffando.

<<Mhm... Certo>> disse sorridendo mentre si abbottonava la camicia.

<<Sto dicendo la verità, non ti guarderei mai>> dissi girandomi dall'altra parte.

Insomma questo mi ammazzerebbe da un momento all'altro, mi fa schifo.

<<Va bene, comunque adesso vado, sarai sotto il controllo di Jean>>

Angolo atroce

In questa storia ci saranno reference su...

-Demon slayer

-La casa di carta perché l'ho trovata carina quando l'ho vista due anni fa

-High rise invasion da cui ho avuto l'idea delle maschere

Sindrome Di Stoccolma ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora