Secret Little Rendezvous {traduzione italiana}

Secret Little Rendezvous

Louis corse più veloce che poteva, lanciando un'occhiata al suo orologio, "Merda," mormorò, "Già un quarto d'ora di ritardo." Aumentò il passo già sapendo che sarebbe finito in punizione.

Arrivò in classe, e ansimando aprì la porta e i suoi occhi incontrarono quelli del suo ragazzo anche conosciuto come il suo professore Mr. Styles. "È di nuovo in ritardo Mr. Tomlinson." Mr. Styles lo guardò con un sopracciglio alzato e incrociò le braccia. "Senta Mr. S mi dispiace okay? Non ho sentito la sveglia." "Per la centesima volta Mr. Tomlinson, deve chiamarmi Mr. Styles, e riguardo al suo ritardo di stamattina sarà in punizione durante l'ora di pranzo" lo informò Mr. Styles, tornando poi alla lezione.

Durante la lezione Louis non riusciva a togliere gli occhi dal sedere di Harry e continuava ad immaginare tutte le cose che gli avrebbe potuto fare durante la sua 'punizione.' Forse avrebbe potuto scoparlo con le dita fino a che avrebbe pianto sotto di lui, avrebbe potuto pitturargli il sedere con dei succhiotti, avrebbe potuto leccarlo, avrebbe potuto scoparlo ancora e ancora, o avrebbe potuto fare tutto questo. Dopo tutto l'ha già fatto prima.

Pensare al culo del suo ragazzo durante la sua ora di lezione non era l'idea migliore, dato che ora i suoi pantaloni stavano diventando più stretti ogni minuto che passava, e lui guardava l'orologio pensando fra sé e sé 'Okay altri cinque minuti, altri minuti prima che suoni la campanella e poi potrò farmelo succhiare'. Quindi, continuò a distrarsi con qualsiasi cosa potesse trovare, giocherellando con penne e matite varie.

I cinque minuti passarono così lentamente che pensò che i suoi pantaloni si fossero strappati per quanto erano stretti. "Okay ragazzi, non scordatevi i vostri compiti e ricordatevi i trattare le persone con gentilezza." Mr. Styles annunciò la fine della lezione. Mentre tutti stavano uscendo dall'aula Louis restò indietro pregando che il suo ragazzo avrebbe accettato.

"Piccolo, mi serve il tuo aiuto" disse Louis appena l'ultimo studente uscì dalla classe. "Che è successo Lou?" Harry pensò che il suo ragazzo fosse nei guai di qualche tipo. "Ho bisogno che tu me lo succhi," disse. "Davvero Lou? Non sono neanche le 10 di mattina e sei già duro?" Harry era leggermente scioccato con l'informazione che aveva ricevuto. "Sì ma non è colpa mia se il culo del mio ragazzo mi eccita, quindi puoi per favore farmi un pompino?"

"Okay, solo perché l'hai chiesto così gentilmente piccolo." Louis emise un gridolino e corse a chiudere a chiave la porta in caso qualcuno entrasse. "Forza piccolo guarda quanto sono diventato duro per te," dice Louis mentre si dà delle stoccate lente, facendo leccare le labbra ad Harry che si inginocchiò di fronte al suo ragazzo più giovane.

Harry poi iniziò a dare piccole leccate al membro duro di Louis, e mentre lo stava facendo si sporse per prenderlo in entrambe le mani e iniziò a far scorrere l'indice su e giù lentamente. "H-Harry basta stuzzicare, sai quanto io lo odi" "Come vuoi" Harry sogghignò e subito prese il membro di Louis dentro la sua bocca.

Prova a far entrare il più possibile del membro di Louis in bocca senza avere un conato, perché Louis una volta ha detto che 'i bravi ragazzi non hanno conati quando soddisfano i loro daddy' e lui deve essere un bravo ragazzo per il suo daddy così che il suo daddy gli dia una ricompensa e non una punizione.

"Oh, guardati, prendendo il mio cazzo così bene-piccolo" Dice Louis mentre butta la testa all'indietro per il piacere provando con tutte le sue forze a non gemere troppo forte. Harry alzò lo sguardo verso Louis con gli occhi più innocenti del mondo. "Provi a fare il timido, vero piccolo? Non puoi essere innocente mentre hai il cazzo del tuo daddy in bocca." Sogghignò Louis.

Le mani di Louis continuavano a stringere la presa sui braccioli della sedia di Harry facendogli diventare le nocche bianche. E appena Harry se ne accorse tolse la mano dal membro di Louis, gli prese le mani, le mise entrambe sui propri ricci, e strinse la presa come per fargli cenno di tirargli i capelli.