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"Dichiaro Harry Styles colpevole di omicidio colposo, riscontrerà la sua pena per 10 anni nel penitenziario maschile di Doncaster"

Nella mia testa risuonano ancora le parole del giudice dentro al tribunale. Mi hanno incastrato, so che è banale dirlo, ma è la verità. Non non potrei mai fare una cosa del genere.

Ricordo ancora quando ai primi anni delle superiori mi avevano obbligato ad uccidere una lucertola nel cortile della scuola perché sennò venivo riconosciuto come una "femminuccia"; classiche prese in giro basate su stereotipi che ho sempre odiato, ma non ho avuto scelta.
Ora che ci penso, mi dispiace ancora di averlo fatto.

In questo momento sto aspettando l'autobus del penitenziario che mi scorterà in prigione per subire la mia pena; già so che mi uccideranno il primo giorno. Io non sono una cattiva persona, perché non mi hanno creduto?

"L'autobus sta arrivando, fai gli ultimi saluti alla tua famiglia visto che non li rivedrai per un bel po' di tempo "

Il poliziotto accanto a me se la ride al dire quelle parole, come se godesse del fatto che sto per vivere il periodo più brutto della mia vita.

Mi giro verso mia madre Anne e mia sorella Gemma, entrambe hanno le lacrime agli occhi. Non sopporto vederle così, specie se quelle lacrime avvengono per causa mia

"Comportati bene, il karma gira sempre ricordatelo. Promettimi che cercherai di non entrare in qualche stupida rissa. Sei così tanto un bravo ragazzo, non ti meriti ciò"

Dice mia madre con le lacrime che non le smettono di cadere

" Se provano solo a storcerti uno di quei bellissimi ricci che ti ritrovi si possono definire morti sappilo "

Gemma mi abbraccia, per poi avvicinarsi al mio orecchio iniziandomi a sussurrare un qualcosa

" Farò di tutto pur di farti uscire, anche a costo di farti evadere eh, ho visto tutti i film polizieschi al mondo "

Si stacca e le sorrido, magari riuscissi a scappare, ma non credo sia una buona cosa da fare

"Mi mancheranno le tue fossette Haz"

" A me mancherete voi "

Ci diamo un ultimo abbraccio fino a quando il poliziotto mi tira a sé mettendomi delle manette molto strette.

Salgo sull'autobus guardandomi intorno notando gli altri futuri detenuti, hanno un'aria così aggressiva anche solo stando seduti a guardare fuori dal finestrino, uno di loro si gira verso di me guardandomi con occhi gelidi facendomi venire i brividi lungo la schiena, non vedo l'ora di scendere.

La mia attenzione viene però presa da due ragazzi seduti accanto che stanno litigando, uno ha dei lucenti capelli biondi e l'altro dei strani capelli viola

"Luke è colpa tua se siamo finiti quì"

"Mike stai zitto"

"e perché dovrei? Se solo mi avessi ascoltato ora non saremmo su questo autobus"

"Ne possiamo parlare dopo?"

"fottiti"

Li guardo stranito per poi andarmi a sedere in un posto da solo verso il finestrino.

La mia vita non sarà più la stessa d'ora in poi e tutto ciò mi spaventa, poi chi sa chi mi capiterà di cella, e se mi uccidesse la prima notte? Oppure nel bagno con una lametta, oppure semplicemente devo smetterla di farmi tutte queste paranoie, già, forse sarebbe meglio.

Dopo un po' di tempo arriviamo davanti ad una grandissima struttura, ci fanno scendere in fila indiana con dei poliziotti intorno a noi per non farci scappare; entrati nel penitenziario ci iniziano a chiamare uno ad uno

Larry In Prison ||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora