Parte I

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Gli abitanti della città di Mino quando videro i campi completamente asciutti andarono nel panico più totale.

I monaci cercarono di mantenere la calma tra la gente, ma questo fu impossibile anche perché molti di loro ricordavano perfettamente la carestia che colpì la città vent'anni prima, quelle immagini erano impresse nella mente di tutti, e suscitavano ancora terrore.

Si organizzò velocemente una riunione e richiamarono uno dei vecchi Monaci che si erano occupati di far cessare la carestia.

Il vecchio Monaco arrivò al villaggio solo dopo tre giorni e allora fu costretto a raccontare cosa accade vent'anni prima.

Monaco: come molti ricorderanno vent'anni fa la città venne colpita da questa carestia ma io e i vecchi monaci non rivelammo come la carestia cessò, anche perché non fu merito nostro.
Una notte entrò nella città una donna bellissima.
Aveva capelli verdi e occhi del medesimo colore.
Camminava per le strade con una calma e un'eleganza non umana, ma improvvisamente si fermò e andò verso un vicolo.
Quando uscì dal vicolo aveva tra le braccia un bambino.

Quel bambino era uno di quelli che il medico aveva dichiarato morto o in fin di vita.

Quella donna ancora con il piccolo in braccio ricominciò a camminare e scomparve nel bosco.
Due giorni dopo iniziò a piovere.
Tutto sembrò essere tornato alla normalità.
Ma due anni dopo, ci ritrovammo in un'altra città, ci ritrovammo nuovamente quella donna, e anche in quel caso aveva un bambino tra le braccia.
Solo dopo aver parlato con alcuni di quella città capimmo di chi si trattasse.
Quella donna era una kitsune.
Noi monaci abbiamo continuato il nostro viaggio, e in ogni città in cui andavamo, trovavamo leggende riguardanti la kitsune verde.
Tra tutte le leggende che abbiamo sentito la più ricorrente era, che la kitsune viaggiava da villaggio in villaggio per trovare il suo sposo, e una volta trovato lo porta con se e lascia al suo posto la sua benedizione.

(Devo essere sincera, mi scoccia trovare none per personaggi inutili. ^.^ )

Cittadino: allora dobbiamo solo offrire uno sposo alla kitsune??

Cittadino1: forza troviamo lo sposo!

Cittadino2: come facciamo a capire chi sia lo sposo?

Cittadino3: troviamolo...

Cittadino: saggio Monaco, per caso sa' i gusti della kitsune.

Monaco: le leggende parlano di ragazzi dalla incredibile bellezza.
Solo questo.

Cittadino1: chi è il ragazzo più bello del paese?

Il chiacchiericcio nella sala aumento improvvisamente, e durò per molto.

Cittadino4: mio figlio è il più bello, ma non permetterò che venga sacrificato!

Cittadino5: neanch'io lo permetterò.

Cittadino6: non lascerò che mio figlio venga usato in questo modo!

Monaco: calmatevi. Parlando tutti insieme non arriveremo mai ad una conclusione.

Cittadino3: Ma certo! c'è quel ragazzino.
L'orfano, possiamo mandare lui infondo a nessuno mancherà.

Cittadino4: si, mandiamo lui.

Cittadino7: perfetto. Almeno così ci sarà una bocca in meno da sfamare.

Cittadino1: almeno quel ragazzo sarà utile a qualcosa.

Fu così che i cittadini scelsero un piccolo orfano come sposo della kitsune.

La mattina dopo il ragazzo fu preso e preparato.
Passarono l'intera giornata a lavarlo e a profumarlo, e come tocco finale lo vestirono con un abito tradizionale rosso.

Una volta pronto, si faticava a riconoscerlo, sembrava un'altra persona.

Quando venne sera, il Monaco porto il ragazzo all'inizio del bosco e si abbassò alla sua altezza.

Monaco: mi spiace piccolo. Non ho potuto fare nulla per fermare questa cosa.

Bimbo: quale cosa?

Monaco: vedi piccolo, ti hanno dato un compito importantissimo.
Dovrai iniziare un viaggio e trovare una persona.
Una volta trovata questa persona, dovrai stare sempre con lei.
Qualunque cosa accadrà dovrai stare con lei, capito?

Bimbo: si, ho capito.

Il bimbo ascoltò attentamente le parole del Monaco.

Bimbo: posso farle una domanda Monaco.

Monaco: certo!

Bimbo: perché sono stato scelto come sposo della kitsune?

Il Monaco rimase spiazzato da quella domanda.

Monaco: come fai a sapere di questo?

Bimbo: ieri vi ho sentiti parlare.

Monaco: capisco.

Il Monaco sentì una stretta al cuore nel vedere quel piccolo bimbo costretto a fare una cosa che non voleva.
Non avrebbe mai voluto dire quelle parole, ma cos'altro doveva fare?
Poteva salvare una persona e ucciderne tantissime altre?
No, non poteva, anche se avrebbe voluto farlo,

Monaco: piccolo è ora che tu vada.
Ricorda che la kitsune ha nove code e abita in questo bosco, non sbagliarti.

Bimbo: d'accordo.

Il bimbo si incamminò senza paura verso il bosco, ma fu fermato dalla voce del Monaco.

Monaco: aspetta, aspetta. Prima che tu vada, vorrei sapere il tuo nome, così da poterti ricordare.

Bimbo: mi chiamo Bakugo Katsuki

E così il piccolo Katsuki entrò nel bosco e iniziò la sua avventura.

La kitsune - DekuBaku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora