Parte III

584 31 11
                                    

Il tempo passò molto in fretta, e senza che se né resero conto il piccolo Bakugo diventò il grande Bakugo.

In tutti quegli anni passati insieme, i due avevano imparato a conoscersi per bene.
Izuku sapeva che quando Bakugo si svegliava non voleva parlare con nessuno e soprattutto non sopportava l'idea che qualcuno, soprattutto il verde, entrasse nella cucina e la usasse.
Mentre Bakugo sapeva perfettamente che Izuku borbottava quando aveva la testa piena di pensieri o che non doveva essere disturbato quando leggeva un libro.

Insomma sapevano tutto dell'altro, forse anche di più di quello che sapeva il diretto interessato.
Inoltre tra i due si era creato un forte legame affettivo, ed ora si chiamavano con nomignoli molto carini.
Per Izuku, Bakugou era ormai Kacchan, mentre per Bakugo, Izuku era Deku.


Quel giorno, quando Kacchan si era svegliato, non aveva trovato nessuno nella casa, ma non si preoccupò, infatti Deku usciva spesso la mattina presto, e rincasava a notte fonda.

Kacchan passò la giornata normalmente, e una volta arrivata l'oscurità, iniziò a preparare la cena.

Deku rientrò poco dopo, e senza dire una parola si sedette e osservò il biondo.

Kacchan: dovrai guardarmi ancora per molto?
Renditi utile e vieni ad aiutarmi!

Deku: di solito non vuoi che io mi avvicini alla cucina.

Kacchan: questo è perché sei molto distratto e bruci tutto.

Deku: ma dai Kacchan, è successo una volta sola.

Kacchan: una volta basta e avanza.
Tieni porta questi sul tavolino.

Gli porse due piatti e aspetto che il verdino li prese.

Iniziarono a mangiare e passarono una serata tranquilla.

Deku: Kacchan, domani mattina dovremmo andare in città.

Kacchan: perché dovremmo? Di solito ci vai da solo.

Deku: lo so, ma è importante che venga anche tu questa volta

Kacchan: okay. A che ora partiamo?

Deku: pesto.



Si misero in viaggio alle prime luci dell'alba e arrivarono nel tardo pomeriggio.
La città era piena di vitalità anche a quell'ora,
Il via vai di gente, le bancarelle e le botteghe erano uno spettacolo bellissimo.

Kacchan rimase sorpreso nel vedere quella città.

Kacchan: Deku, questa città come si chiama?

Deku: questa è la città di Gifu.
Bella vero?

Kacchan: bella? È magnifica!

Deku: sono contento che ti piaccia.
Vieni, dobbiamo andare per di là.

Presero una via con meno gente, ed entrarono in un locale.

Cameriere: benvenuti!

Si accomodarono in una parte del locale nascosta, Deku leggeva il menù mentre Kacchan guardava il bar meravigliato.

Si avvicinò un signore al tavolo e sorrise a Deku.

Cameriere: oh, Izuku! Come stai? È da tanto che non ti vedevo.

Deku: ho avuto un po' da fare.
Comunque Reita, ti presento Katsuki.

Kacchan:piacere

Reita: il piacere è mio.

Deku: Reita, perché non fai vedere il tuo locale a Katsuki?

Reita: con piacere, vieni ragazzo.

La kitsune - DekuBaku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora