È duro accettare questo trasferimento.

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Mi svegliai in una calda estate, era il 12 luglio. Il giorno in cui mi sarei dovuta trasferire.

Mi presento, mi chiamo Alessia Giordano ho 14 anni, sono alta, ho due occhi color nocciola, e dei capelli lunghissimi castani. Di corporatura..beh non mi piace parlare del mio corpo, io mi vedo grassa, ma molte amiche e conoscenti mi dicono che ho un fisico bello. Sono testarda e quando mi arrabbio faccio saltare la terza guerra mondiale.

Ho due genitori sempre alla mano, credono sempre in me. Per fortuna sono figlia unica, almeno così non ho qualche rompiscatole nei piedi. "Si sono cattiva"

Il cellulare suona in continuazione. Ma non so dove l'ho messo. In mezzo ai scatoloni non si capisce nulla.

Eccolo quaa! Era dentro lo scatolo dei vestiti. *14 chiamate perse dalla mia migliore amica* incominciamo bene la giornata.

Ora la chiamo..

Squilla.. Su Martina rispondi.
Martina: Alessiaaa, finalmente ti sei degnata di farti sentire! Che parti e non vedi più la tua migliore amica e non la saluti l'ultimo giorno?
Io: sempre modesta tu? Sisi, tesoro, tra mezz'ora vieni nel bar sotto casa mia, così ci salutiamo.
Martina: si capitana a dopo!

Attacco. Mi devo preparare subito.

Decisi di mettere dei pantaloncini di jeans e una maglietta viola.

Scesi in cucina e vidi i miei genitori fare colazione.
Papà: Buongiorno, pronta? Dovrai salutare Palermo, Pomezia questo pomeriggio ci aspetta.
Mamma: piccola mia, sbrigati a fare colazione.
Io: Buongiorno papà, si mamma. Tra un poco vedró Martina quindi mi devo sbrigare.
Mamma: va bene, ma già di prima mattina sei scontrosa?
Io: io? Eddaiè mama, devo separarmi dalla mia compagnia per volere vostro. Ti sembra che sono felice? E con Valeria? Arianna? Maria? Martina? Fabio? Marco? Non posso andare via.

Questo è il mio primo capitolo spero che vi piaccia

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