VITA NUOVA.

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Eccomi qui. In aereo. Dove tutto è strano. Perchè? Non so. Ma ho paura. Paura che se arrivo lì, succedono cose brutte.
Canzoni dolci canzoni, perchè non fate più effetto?
Le ore di viaggio sembrano non finire mai.
Mamma: Ale, dai stiamo arrivando. Preparati.
Prepararmi? Per vedere che schifo ci sarà. Si certo.
L'aereo si era fermato. Eravamo arrivati.
'ROMA' DOLCE ROMA.
Io: papi.. Ma Pomezia do si trova?
Papà: ora sei emozionata? Tranquilla è qua vicino stiamo arrivando.
Mmh.. Sinceramente non è niente male qua.
Sembra un posto tranquillo, i parchi sono molto ampi, e ci sono delle altalene, le strade sono piene di gente che passeggia, le villette sono stupende.
E la mia nuova casa? Spero sarà stupenda.

Io: papà do sta casa nostra?
Papà: qui vicino, vedi quella terza villetta? È quella.
Io: ma è bellissimaa.
Mamma: ti troverai bene qua. Domani si va nella nuova scuola.
Io: proprio ora pensi alla scuola?  Mavaaa.
Mamma: Alessia, modi più gentili?
Io: si mamma. Papà voglio aprire ioooo.
Papà: ecco a te, ma sembri na bambina di 4 anni.
Aprì quella porta. Dentro era già tutto arredato. Era così bello. Il salone era grandissimo anche la cucina... Umh e la mia camera?
Corro per le scale e mi precipito, apro la prima porta. Era la mia camera. Qualcosa di magnifico. La mia camera dei sogni.
Scesi in cucina..
Io: maà.
Mamma: dimmi Ale.
Io: voglio fare un giro del quartiere posso?
Mamma: si certo vai. Ma.. Non perderti.

Era tutto calmo fuori.
C'era una bellissima giornata. Camminando mi imbucai in un vicolo. Ciò che stavo a vedere non volevo proprio vederlo.
C'era un ragazzo, alto, magro, biondo. Stava per picchiare un indifeso ragazzo più o meno della mia stessa età.

Io: ehi tu. Lascialo stare.
'Cosa mi è saltato in mente'
Lui: bambina non ti ho mai vista, sei di queste parti? Sai.. Non dovresti intromettere nei miei affari.

Il ragazzo molló la presa del moro. Quel ragazzo scappò. Restammo io e il biondo.

Io: non dare fastidio. Si non sono affari miei ma non devi fare del male.

Quel ragazzo mi prese e mi spinse, mi schiacciò a muro, si faceva più vicino, la mia vista era offuscata. Mi stava picchiando ancora.. Sentì delle voci

X: Andrey. Lasciala stare.
A: che ci fai qua? Tanto noi due siamo amici. Ah hai ragione. Ora vuoi divertirti tu con lei.
X: È una povera ragazza indifesa. Poi ci penserò io a lei.
A: divertiti con lei mi raccomando.
Voci. Voci. E ancora voci.
Il biondo si allontanò, è restato un ragazzo. Il ricciolino. Sembra così..cosi.. Carino.
Era alto, con una faccia indifesa.
X: ehi, vuoi una mano?
Io: no grazie.. Ce la faccio da sola.
X: sei nuova di qui?
Io: si. Mi sono trasferita oggi, nella via dietro a questa. Emh.. Tu conoscevi quello?
X: si. Siamo amici. Beh ora vado. addio.
Fece un sorriso bellissimo. Cazzo quel ragazzo. Era qualcosa di magnifico.

Come addio? Non si è nemmeno presentato. È mi ha lasciata sola qua. Con dei lividi senza mettere nulla. Che ragazzo ingrato.

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