Il sapore dei lividi

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[..] Correva per andare in bagno.

sempre più veloce.Non lo sapeva nemmeno lei perchè correva,ma Marta doveva scaricare per forza il suo nervosismo in qualche modo.Non riusciva ancora a crederci,mancavano 2 ore e si sarebbe trovata faccia a faccia con la nuova ragazza di Mirco.

Marta,incredula arrivò in bagno.Aveva gli occhi rossi ma non le uscivano più lacrime,come se le avesse esaurite,come se avesse pianto così tanto da terminare la scorta d'acqua nel suo corpo.

In quel momento era come se facesse parte di un tornado,un tornado di sensazioni,emozioni e timori.

Era confusa.

Terribilmente confusa.

Così tra il tremolio dei suoi denti e i pensieri della sua mente,ebbe un attimo di lucidità ed ebbe un idea.Decise di chiamare sua madre per anticipare l'uscita scolastica fingendosi malata;Così,sbloccò il telefono e chiamò Mamma.

''Mamma corri,vienimi a prendere.'' -Disse.

''Che vuoi?Sono al lavoro e lo sai che non voglio essere disturbata.Quante volte devo ripetere sta frase?''-Chiese.

''Non riesci a capire,mi sento male,ho la febbre!'' -Esclamò Marta.

''E come mai stamattina stavi bene?'' -Disse la madre con tono malizioso.

''Ti sembra che  le malattie vengano a comando?Mamma te lo chiedo per favore,sbrigati a venire.''

''Se ancora non l'hai capito sono impegnata,ma cosa ti insegnano a scuola?Eh?Nemmeno capisci ciò che ti dico'' -Disse arrabbiata la madre.

''Mamma sono in pericolo.'' -Esclamò Marta spaventata.

''Sì,anch'io, perchè se continuo a parlare al telefono mi licenziano.Ora vado.La prossima volta che devi saltarti un'interrgazione dimmelo chiaramente.Ciao.Ah,dimenticavo,oggi non torno per pranzo,scendi a piedi da casa a scuola.'' -Disse.

''Mamma aspet...''

Marta non ebbe nemmeno il tempo di dare spiegazioni, che la madre chiuse la chiamata in fretta.

Suonò la campanella della ricrezione:doveva ritornare in classe.

 Altre due ore e si sarebbe trovata faccia a faccia con Miriam,la nuova ragazza di Mirco.

E porca troia se aveva paura;E come se non bastassero tutti i casini che le erano capitati ci voleva pure la professoressa Mielatti,con le sue inutili esclamazioni:''Signorina Marta,la prego,vuole finirla di stare distratta?La ricreazione è finita.''

Marta continuava a pensare a cosa le sarebbe successo dopo il suono della campana.

''Mi sono stancata!Su alla lavagna!''-Disse con tono sgradevole la proff. a Marta.

L'interrogazione andò mallissimo.

Un'ora intera alla lavagna.

Poi la campana della quarta ora suonò,e si ''entrò'' nela quinta ora.

6O minuti e Marta avrebbe avuto un confronto con Miriam.

*passa l'ultima ora*

Marta uscì velocemente dal portone principale,senza salutare nessuno.Stava con le cuffie nelle orecchie,come se in quel momento la musica fosse l'unica vera amica.Non vide nessuna faccia nuova inizialmente.Poi si guardò meglio intorno.C'era una ragazza,un pò strana;Coda di cavallo,truccata,pearsing al sopracciglio.Insomma,quelle ragazze che piacciono a Mirco,pensò Marta.Così,dato che aveva un viso sospetto,cambiò strada.

Ma ad un certo punto si ritrovò davanti una tizia mai vista prima ad ora.

Faceva odore di fumo.Aveva un accendino in mano.

''E tu che cazzo vuoi eh?Che cazzo guardi?''-Disse la ragazza.

''N..n..nulla''-Bisbigliò Marta.

''Aspetta,dove corri.Facciamo due chiacchiere.Come cazzo ti chiami?''-Disse.

''M..m..Marta..'' -Sussurrò spaventata.

''Che nome di merda.''

''Grazie:)''-Rispose Marta.

Marta camminava velocemente verso casa.

Quella ragazza dietro di lei.

Essa,però non era Miriam,l'accento non era pugliese e questo Marta lo capì subito.

''Non correre!''-Disse.

Marta non rispose.

Ad un certo punto la ragazza fece uno scatto e diede 5 pugni in pancia a Marta.

Poi altri due in faccia.

Marta cadde a terra.

La ragazza scappò.

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