28/01/2020, h 17:44
Dal finestrino del treno riesco a vedere il crepuscolo del cielo viola livido scolorito dalla nebbia padana. Ho mal di testa. Dovrei studiare ma non lo sto facendo, mi sto dedicando a libri di filosofia senza scopo. Non so se sono stanca o troppo energetica, non capisco se è per qualcosa che sto nascondendo,o se nascondo qualcosa da me o dagli altri. La verità è che ho una paura fottuta. E non so cosa fare per evaderla o affrontarla, perché ogni cosa che penso mi fa paura è quindi ho persino paura di riconoscere quello che penso. È complicato anche per me, lo riconosco. Magari sono solo in astinenza da nicotina, ma per quel che fumo sarebbe impossibile. Magari sono solo una lagna codarda e piscia letto che non sa o non vuole crescere. O magari quello che penso fa davvero paura. Ho paura perfino di parlarne con qualcuno perché ho paura di sembrare una psicopatica, e poi non saprei nemmeno cosa dire. Non riesco a comprendere cosa voglio, perché lo voglio, come lo voglio. Vorrei cambiare, ma ho troppa paura di me per provarci perché so che riuscirei a mandare tutto a puttane come sempre e perché faccio sempre la scelta sbagliata. Forse dovrei cambiare me, ma farei prima a buttare l'intera mela marcia piuttosto che sostituire ogni pezzo,per quel poco che c'è di buono. Non capisco cosa sto facendo nella mia vita. Vedo solo macchie di colore sparse su una tela senza uno scopo o un ordine specifico. Sembrano tessere di puzzle diversi che per qualche arcano motivo combaciano dando geometrie che non capisco. Non comprendo nemmeno se o cosa provo, non ricordo l'ultima volta che mi sono fatta travolgere interamente da un sentimento positivo.
Dopo quello che mi è successo poi mi domando anche se valga la pena provare qualcosa o se ciò che eventualmente provo è reale o meno. Sono spaventata dalle illusioni che creo o mi si parano davanti come manifesti pubblicitari. E temo il giorno in cui tutto questo verrà a galla, perché esploderó di nuovo ma andando in pezzi talmente piccoli che sarà impossibile ri incollarli com'erano prima. E a quel punto mi rimarrà solo una cosa da fare : fuggire senza lasciare traccia, per evitare di far soffrire chi ho intorno ancora una volta ed evitare loro tutti i problemi che andrei a creare. Provare a ricominciare da capo, o più verosimilmente appassire lontano dalla tana come un animale.
Temo il giorno in cui ammetteró a me stessa tutto quello che tengo sopito, perché a quel punto mi renderò conto di aver fottuto tutto nella vita senza lasciarmi un'uscita di sicurezza. E allo stesso tempo mi renderei conto di tutto il male che ho fatto, e di quanto poco ho fatto per evitare che tutto questo dolore accadesse. E a quel punto tutto quello che ho seminato mi si scaglierebbe contro come un uragano che non sarò pronta a ricevere. Più cerco di vivere disillusa più mi ricopro di illusioni. Non è forse l'illusione più grande, quella di non illudersi? Ma quanto so essere stronza, e cieca, ed egoista? Purtroppo troppo. Come vorrei smettere di urtare le persone che ho intorno, che non meritano di soffrire a causa mia. Ho il terrore di sbagliare tutto. Penso che sia legittimo, considerato che sono io ad essere la prima sbagliata. Non posso continuare così. Chissà come è se usciró mai da questo loop. Chiedo scusa,mi dispiace di essere io e di essere così un peso.
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Il Crepuscolo degli Idoli
PoetryOgnuno di noi ha degli Idoli, un qualcosa a cui rifarsi nei momenti in cui dubitiamo della realtà. Sono idee che usiamo per trascinarci avanti quando la vita si fa aspra e anche se fisicamente non esistono ne abbiamo bisogno per confortarci nei temp...