4- Mercurio

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22\02\2020

Mercurio, dio dei viaggiatori e messaggero divino,

come capirò ciò che devo fare, e come mi allontanerò dalla gente per non ferirla? Qual'è il posto che merito, ammesso che ne meriti uno?Non ho più una casa ,un luogo dove tornare. Per questo sono raminga su questa terra, nessun filo e nessun senso mi legano a nulla. Sono solo un fantasma che manovra una scatola di carne sottoposta a scariche elettriche e che dalla nascita si decompone, a cosa potrei tenere?Nemmeno le mie azioni terrene sono degne di lode o di sguardo: ho solo saputo arrecare dolore, e per questo so di non meritare e poter ambire a nulla che non sia immediatamente finito. La mia poca attitudine a vivere mi ha condotta in sentieri corti e scoscesi, animati dalla paura e dal nonsenso, di mete irrilevanti e paesaggi insipidi.


Mercurio, portami buone nuove dal fato: non è più vita se porta così tanto dolore, e da perdere rimango solo io.Non portarmi lontano, conducimi al luogo che mi appartiene. La mia carne stanca è troppo lacerata per sopportare altri passi ,altre corse, altre grida; e più non vive ma soffre soltanto.Chiedo un gesto di pietà al dio delle nuove, agli dei del fato invoco la grazia per questa vita che ha perso di senso. Universo, accompagna nel suo luogo la mia anima stanca e ungila con balsami sonniferi per annientarla e non farla più soffrire. é la preghiera di un'egoista, per questo mi strazio per trovare la mia via. 

è la preghiera di un'assassina, per questo non voglio più fuggire. 

è la litania di una miscredente, per questo non rivolgo lo sguardo in alto.

deus ex machina, non posso fuggire da sola dal letamaio che ho creato ma è l'unica via per finire di urtare gli altri. Mercurio, dio del viaggio ,illumina me e il mio fuoco spento.

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