"Mi dispiace che te ne devi andare. Volevo solo dirti che mi sono innamorato di te quando quel giorno in terza elementare, mi dissi, che non c'era nulla di più bello di stare accanto a me, e da quel giorno sapevo bene, che di te non mi sarei mai stancato. E ora vederti andare via, mi si spezza il cuore, perché non ho mai amato nessuno, come tutti i giorni sto amando te."
Queste sono le parole, che la mia mente sta leggendo su un foglietto di carta lasciato da lui, ma ora non è il momento di mettersi a pensare.
Comunque iniziamo dall'inizio.
Ciao a tutti, io sono Rachele e ho 17 anni, sono nata a Bologna, e in questo preciso momento mi sto trasferendo a Milano. Si a Milano, in quella città che tutti chiamano grigia. I miei genitori sono separati, mia madre lavora in una azienda grafica a Bologna, mentre mio padre lavora in un ristorante a Milano. Mia madre ha un carattere forte, ed ecco io non sono da meno. Non andiamo d'accordo, litighiamo sempre, ed io a scuola non sto andando benissimo, così mia madre per farmi recuperare, cioè per togliersi un peso, mi ha fatto le valigie e con un calcio nel sedere per essere gentile, mi sta mandando da mio padre, sapendo bene, che con lui i rapporti non sono dei migliori.
Sono scesa dalla macchina, ho salutato mamma, che mi ha dato un bacio, e mentre se ne stava andando stava dicendo qualcosa, che penso sarà stato tipo "appena arrivi chiamami". Le dico di si senza pensarci troppo. Sinceramente non mi sarei aspettata molto, nemmeno un ti voglio bene, nemmeno un buon viaggio, ormai non mi aspettavo più niente.
Entro in stazione, e leggo il cartellone appeso in alto per sapere a che binario si trova il treno. Il treno si trova al binario 8. Mi incammino verso al binario. Nella stazione vedo molte persone, vedo persone con le cuffie che corrono, altre che si abbracciano, ce chi piange, chi sospira vedendo il cartellone, chi sale nel treno, chi corre, chi sta seduto, e chi come me, si guarda semplicemente attorno. Arrivo al binario, il treno parte dalla prima carrozza, io devo arrivare alla settima. Arrivata davanti alla carrozza, prendo la prima valigia e poi la seconda, la prima contiene le cose intime, la seconda i vestiti pesanti siccome siamo a Dicembre ben inoltrato.
Sono nel treno, metto a posto le valigie e mi siedo. Non è la prima volta che viaggio sola, ma è la pima volta che viaggio senza biglietto di ritorno. Mi aspettavano due ore di viaggio, quindi è il momento di passare alla fase successiva, andare avanti. Mi sono messa le cuffie, ed ho acceso la musica con la mia playlist preferita. Mentre ascolto una canzone mi vengono le lacrime. Mi scendono una ad una, e sono sempre più calde. Penso a Domenico. Domenico è il mio migliore amico. Domenico è il ragazzo del biglietto. Domenico, è tutta la vita che ho a Bologna, ed è la vita che sto lasciando.
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Kilometers of love . {214,8 km}
Roman d'amourRachele, una ragazza adolescente che affronta la vita normalmente, un giorno si troverà in un'altra città. Amici, famiglia e soprattutto l'amore, dovrà ricominciare a fare i conti con la cosa che odia di più: socializzare.