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entrai come tutte le mattine nel solito bar

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entrai come tutte le mattine nel solito bar.
ordinai il solito caffè e mi sedetti nel solito tavolo.
monotono, no?
tutto uguale, tutti i giorni.
e non era neanche il peggio.

il peggio, come lo chiamavo io, era entrare a scuola.
ma non tanto l'azione in se, quanto il dover incontrare ogni mattina quei 5 stronzi che, ogni maledettissimo giorno, non mi lasciavano neanche un secondo per respirare.

come se la mia vita non fosse già un inferno.

a peggiorare la situazione c'era mia cugina Jimin, con la quale vivevo per giunta, che, oltre a torturarmi ogni mattina con quei maledetti 5 ragazzi, mi torturava pure a casa.

grazie.
se questo è il vostro modo per dirmi che in questo mondo ormai non ci faccio più nulla, avete ragione.

𝘀𝘁𝗮𝘆 𝘄𝗶𝘁𝗵 𝗺𝗲; 𝗇𝖺 𝗃𝖺𝖾𝗆𝗂𝗇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora