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Guardo l'edificio davanti a me e sospiro, la voglia che ho di incontrare quei trogloditi perversi è pari a zero però devo se voglio mangiare.
Entro nel locale e vado dritto nella mia camera e inizio a cambiarmi quando all'improvviso entra Wheein.
«Dalle mie parti si bussa.» dico infastidito.
«Dalle tue parti siete talmente tanto poveri che non avete neanche una porta a cui bussare» ride ma io la incenerisco con lo sguardo.
«Scusa scusa, vedi di prepararti in fretta, oggi ci sono molti clienti» dice con tranquillità.
Vaffanculo a te e alla tua fottuta tranquillità, non sei tu che fai la puttana.
Alla fine mi limito a risponderle un semplice "Mh".
𓆝 𓆟 𓆞𓆝 𓆟 𓆞𓆝 𓆟 𓆞𓆝 𓆟 𓆞
Sono già stato con quattordici uomini con una cinquantina d'anni ciascuno.
Fumo l'ennesima sigaretta e ripenso a quel ragazzo di ieri.
«Alla fine non sei venuto eh? Ti sei scordato abbastanza facilmente» ridacchio aspramente.
Cosa ti aspettavi? Che ti sarebbe venuto a cercare davvero?
«Ahh cazzo smetti-» vengo interrotto da dei leggeri colpi alla porta.
Sbuffo e spengo la sigaretta, che sia lui?
«Avanti» dico con un tono annoiato.
Dai, dai, dai, dai.
Mi giro e..
«Hey puttanella, inizia a fare il tuo dovere.»
Un uomo adulto, fantastico.
Si chiude la porta alle spalle e mi inginocchio davanti a lui facendo "il mio lavoro".
Odio fare i pompini, sono la parte più schifosa di questo lavoro. Tutti quelli che vengono non si preoccupano minimamente di lavarlo e spesso sono costretto a succhiare smegma e altra merda rivoltante.
«Basta. Fai schifo a farli.»
Questo signore è proprio educato e simpatico.
«Stenditi sul letto puttanella»
Faccio come mi dice e allargo le gambe. Caccio un leggero gemito quando entra in me e stringo le coperte tentando di trattenere le lacrime.
Odio la mia vita, odio il mio lavoro, odio questo vecchio, odio Wheein che mi sorride come se nulla fosse sapendo che non è lei che deve fare il lavoro sporco e odio Jimin che non mantiene le promesse.
Il signore inizia a spingere dentro di me con violenza e le sue mani piene di calli mi toccano ovunque.
Mi fa così schifo.
«A-ahhh! Ahh!» gemo dal dolore che mi provoca mentre lui inizia aumenta l'intensità della penetrazione.
«Stai godendo puttana?» mi chiede spingendo con più violenza tanto da sentirmi lacerare.
Vorrei così tanto dirgli di no ma non posso.
«S-si.. T-tantissimo» dico tra i gemiti.
«Allora non ti dispiace se ti fotto più forte»
È troppo violento, non riesco a sopportare un dolore così intenso.
Dopo non molto sento il suo seme riempirmi.
Una parola, ribrezzo.
«Sei una puttana di merda!» urla arrabbiato e dopo avermi lanciato 20.363,68* won se ne va.
«Finalmente...» dico tra me e me mentre poso i soldi nel cassetto.
Meglio dire a Wheein che per oggi finisco qui.
Faccio per afferrare il mio telefono ma qualcuno bussa.
«Avanti...» sospiro sconfortato.
«Hey»
Questa voce.
Mi giro di scatto.
«Jimin? Alla buon'ora eh» il mio tono innervosito lascia trasparire quanto in realtà lo stessi aspettando.
«Scusa, ho avuto degli imprevisti a lavoro, comunque tieni» si siede sul letto accanto a me e mi porge una considerevole somma di denaro.
«Scusa Jimin ma stavo giusto per tornare a casa» per quanto sei sexy non reggerei affatto un'altra scopata.
«Oh, capisco» sul suo volto compare un dolce sorriso.
È bellissimo.
Passano un paio di minuti, in cui mi sono ripulito, e lui non si è ancora mosso dal letto.
«Jimin ti ho detto che sto per tornare a casa, non trombiamo.»
«Si lo so» mi dice con fare ovvio.
Ma questo ragazzo sta bene?
«Jimin, alza il culo, prendi i soldi e vattene. Non. Scopiamo.»
«Ho capito Yoongi che non scopiamo»
«E allora che cazzo continui a stare qui!»
«Voglio stare con te Yoongi, ti avevo promesso che sarei ritornato e sono qui solo per vederti, non sono qui per fare sesso»
Sento il sangue affluire tutto alle mie guance. È venuto qui solo perché voleva... Vedermi?
«Prenditi i soldi»
«No»
«Ma se non scopiamo»
«Tu dici?» ridacchio prendendosi palesemente gioco di me.
Questo ha un serio bisogno di uno psicologo.
«Ti sembra che mi stai scopando?»
«Si, ti sto scopando con gli occhi»
Sento una sensazione strana nello stomaco.
«Tu sei pazzo»
«E tu sei bellissimo»
Sbuffo una risatina ironica.
«Non è la prima volta che me lo dicono»
Si alza e senza dire una parola viene verso di me.
«Invece si»
Insiste?
«Ti dico di no, me lo sento dire ogni giorno»
«Ma questa è la prima volta che te lo dicono mentre sei vestito»
Lo guardo attraverso lo specchio.
Ha ragione. Mi dicono che sono bello solo quando sono nudo e a gambe aperte.
«A che gioco stai giocando Jimin?» lo guardo male.
«A nessuno» ridacchia leggermente «Non voglio infilarmi nelle tue mutande, quello l'ho già fatto»
