Emma e Regina corsero subito in ospedale. Lungo i visi scivolavano lacrime amare. Raggiunta la stanza dove si trovava Henry, dottori ed infermiere con gli sguardi tristi si voltare verso le due donne. "Mi dispiace." disse il dottor Whale e Regina cercando un po' di conforto di lanciò tra le braccia dell'uomo. Emma si avvicinò a Henry, le accarezzò il viso e sospirando gli disse:"Non ti sarebbe mai dovuto capitare niente di simile. La colpa è solo mia che non ti ho creduto. Che non ho creduto nella magia! Mi dispiace tanto...".
Diete un bacio sulla fronte al ragazzo ed improvvisamente un onda di energia percorse tutta la città fino ai suoi confini. Emma si guardò intorno chiedendosi cosa fosse stato ma vide gli sguardi confusi della gente. Quello di Regina invece era terrorizzato. Emma si sentì stringere la mano, si girò verso Henry e lo vide sorridere ."Mamma, c'è l'hai fatta! Hai spezzato il sortilegio!" disse il ragazzo, ma Emma diete poca importanza a quelle parole ed lo abbracciò. "È meglio che se vada signorina Mils !" disse un donna dal camice bianco. Ormai tutti ricordavano, anche del male che gli aveva causato Regina. Ora la gente l'avrebbe guardata con occhi diversi, non era più il sindaco che si incontrava passeggiando per la strada. La strega corse via alla ricerca di un posto sicuro.
Intanto Henry si era ripreso velocemente, scese dal letto e disse ad Emma:"Vieni di faccio conoscere i tuoi genitori!". Il ragazzo trascinò la madre fuori dall'ospedale. Lungo le vie della città si vedevano le persone abbracciasi, piangere e sorridere. Erano passati ventotto anni da quando la regina aveva lanciato il sortilegio. Poi Henry indicò con il dito David e Mary Margaret che si abbracciavano. Emma andò verso di loro. Era in preda all'emozione. La coppia si accorse che stava venendo verso di loro così i due le andarono incontro. Si abbracciarono e scoppiarono a piangere. "Non so che dire." disse Emma. "Beh, noi si. Devi sapere che noi non ti abbiamo abbandonato. Cioè lo abbiamo fatto ma per darti una migliore opportunità!" disse Mary Margaret.
"Per tutta la mia infanzia ho sempre pensato che nessuno mi volesse! Ho piatto tutte le notti chiedendo dove eravate quando ne avevo bisogno e se vi eravate dimenticati di me!"
"Da oggi in poi saremmo insieme!" concluse David. I tre si abbracciarono e poi si unì al gruppo anche Henry.Nel frattempo Gold era salito su un montagna in mezzo alla foresta. Là c'era il cosiddetto Il pozzo dei desideri, o almeno era quello che diceva una targa di bronzo posta sulla pietra. L'uomo tirò fuori dalla tasca la pozione del Vero Amore e disse:" Se davvero quest'acqua può esaudire i desideri; beh facciamo tornare la magia !". Così stappò la boccetta e la lasciò cadere nel buco profondo. All'improvviso si vide salire una densa nube color viola che pian piano si ingrandiva fino a coprire tutto il pozzo per poi arrivare in città. Il centro abitato fu completamente coperto dalla nebbia che si estese fino ai confini. La mangia era arrivata in città!
Una volta che la nube si dissolse i cittadini dietro poco importanza all'accaduto; preferirono stare ogniuno con i suoi cari per ricuperare il tempo perso.Spero che vi piaccia. Commentate ;-)
Il mio libro finisce così. Penso di scriverlo un'altro, sempre che riguarda la serie C'era una volta. Seguitemi!