Le due donne lasciarono il negozio." Seguimi." disse Regina ad Emma; la quale era terrorizzata e si poneva mille domande "Che cosa deve fare per salvare Henry? E a che cosa mi serve questa spada?" .
Quando al banco dei pegni , Gold le aveva dato la spada il suo volto non era più lo stesso e vedendo il viso di Regina divenne ancora più terrorizzata. Emma fece un respiro profondo e disse :" Dove stiamo andando?"
"Alla torre dell'orologio. Sotto alla torre dell'orologio!"
"Sotto?"
"Si, ci sono una serie di gallerie e passaggi abbastanza grandi che ci può passare anche un gigante!"
"Siamo arrivati!" disse Emma
Regina tirò fuori dalla tasca un mazzo di chiavi e le provò tutte prima di entrare. C'era una libreria abbandonata ai pedi della torre. Li scaffali erano a sdraiati a terra con i libri sparsi da tutte le parti che facevano d'intralcio. Sembra che ci fosse passato un tornado. Regina si avvicinò ad un vecchio ascensore, tiro una leva e la cabina iniziò a salire.
"Dovrai scendere la sotto!" disse la donna
"Come tu non vieni?" le domandò Emma
"No, peggiorerei soltanto la situazione! "
Emma non ne rimase sorpresa. Salì sull'ascensore.
Anche il piccolo pensiero su cosa si poteva nascondere là sotto la terrorizzava. Una volta arrivata, sfilò la spada dalla sua fodera di cuoio con l'idea che l'arma la avrebbe aiutata a sconfiggere qualsiasi cosa. Era tutto buio, c'erano rocce polveri e ceneri. Ceneri ? E un'altra cosa più strana era che le rocce non erano fredde ma calde. Ogni tanto si sentiva un leggero vento, era diverso e caldo anche questo, sembrava più un respiro. Emma cercava di capire dov'era, dove si trovava ma rimaneva difficile orientarsi nel buio. Inciampò e per non cadere si resse ad una enorme roccia, però quando la toccò si accorse che la superficie era fatte di scaglie grandi ed affilati come i coltelli di un macellaio. Qualunque cosa fosse si mosse e un grande occhio verde si aprì e fisso Emma. La donna si spaventò, fece otto passi all'indietro mentre guardava quella creatura alzarsi in volo. La bestia aveva due ali e nere e paio di corna grandi, la bocca emanava un ruggito tremendo ed fiamme che sprigionavano un immenso calore. Ecco che era un drago, un drago spaventoso. Emma non sapeva come affrontare quella creatura con la spada visto che volava sempre più in alto e lanciava contro la poverina immense fiammate. Si proteggeva dietro le enormi rocce.
Emma tirò fuori la pistola, fece un respiro profondo, contò fino a tre, uscì dal suo riparo e sparò tutti i colpi che aveva. Purtroppo niente, i proiettili rimbalzarono. Aveva ancora la spada nell'altra mano ed con entrambe la lanciò contro il drago. L'arma trafisse il petto della bestia che in un istante si tramutò in cenere. Cadde anche una piccola boccetta dal contenuto viola acceso. La pozione del Vero Amore, capace di salvare Henry. La prese e tornò subito all'ascensore.
Una volta risalita, Emma trovò Regina con un coltello che le sfiorava il collo piano,piano.
"Lasciala Gold!" urlò Emma
"Allora dammi quella boccetta" disse l'uomo
"Quindi non è vero che salverà Henry? Serviva solo per tuo un scopo e noi abbiamo fatto il lavoro sporco."
"La pozione può salvare Henry. Ora dammela, subito. Altrimenti sarà Regina a pagare il prezzo della tua scelta!"
Emma lanciò la boccetta a Gold che la afferrò al volo. Il furfante lasciò il suo ostaggio e scappò via.
"Stai bene?" chiese Emma a Regina
"Non preoccuparti per me!"
"Come faremo a salvare Henry?"
Regina non fece in tempo a rispondere che le squillò il telefono. "Pronto." disse la donna che parlò un parlò al cellulare ancora qualche secondo e quando si voltò verso di Emma scoppiò a piangere. Tra un singhiozzo e un altro disse:"Era il dottor Whale !"Spero che vi piaccia. Commentate ;-)