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La nostra storia è iniziata da una sbronza e grazie a quella serata la mia vita è cambiata in meglio...

«Oi, sveglia!» Alzo di colpo la testa dal banco e mi sistemo i capelli velocemente, ancora mezza addormentata.
«Bene Kiara! Vieni, ti interrogo subito.» Guardo Jasmine con uno sguardo stanco, stressato, arrabbiato... È così che mi sento. Sono veramente esausta, non ce la faccio più di questa scuola. Meno male che sono all'ultimo anno e finalmente inizierò l'università perché sul serio questi 5 anni sono stati così difficili che addirittura al quarto avevo pensato di mollare, ma non tanto per le materie bensì per l'ambiente, le persone... Per fortuna Jasmine, una delle mie amiche più importanti, mi ha dato supporto e coraggio per andare avanti. «Si...mi scusi.» dico alzandomi dalla mia postazione.
«Allora... parlami di quello che ho spiegato oggi.» dice la professoressa con il suo solito sorrisino come per dire: te l'ho messa nel culo ancora!
Non la sopporto.
Ho passato la notte in bianco perché da poco se n'è andato mio fratello e anche se si è solo spostato una ventina di chilometri da qui, mi sento abbastanza vuota e persa. Avete presente quella sensazione di quando eravate piccoli e stavate aprendo i regali di Babbo Natale e magari non trovavate il gioco che avevate chiesto nella letterina? Ecco, mi sento esattamente così.
Era il mio appoggio per tutto: avevo bisogno di una mano con lo studio? C'era lui. Non riuscivo ad addormentarmi? C'era lui. Tornavo a casa ubriaca? C'era lui. Insomma era la mia spalla destra e sarà parecchio difficile non averlo più in casa, anche se poco lontano da me... «Senta, le chiedo scusa se mi sono addormentata è che...»
«Le scuse in quinta liceo non le tollero. 2!» Torno al mio banco demoralizzata. Manca solo una settimana alla fine della scuola e ora per colpa di questo 2 devo recuperare. Avevo la media del 7 e facendo i conti sono scesa al 5.3, ma forse se provo a spiegarle la situazione me lo toglierà. Non siamo in un film, lo so, ma tentar non nuoce. «Alla fine dell'ora le parlo...» sussurro rivolgendomi a Jasmine.
«Tuo fratello?» Annuisco con un piccolo sorriso. Mi rassicura sapere di avere delle buone amiche al mio fianco. Siamo un gruppo di 5 ragazze, Jasmine è in classe mia ed è in poche parole l'organizzatrice delle uscite... trova sempre i posti dove andare a mangiare, locali, programma le giornate e le serate...un po' come una sorta di "guida", se si può chiamare così. Poi ci sono Ariana e Marcy che sono le più scatenate, pensano a divertirsi, a vivere l'età e lasciano da parte le conseguenze, ma alla fine in parte credo che sia giusto così, d'altronde se non fai ore le stupidate quando potrai permetterti di farle? Sicuramente non a 40 anni.
Infine Alyssa, la mamma del gruppo. La classica ragazza che tiene tutto e tutti sott'occhio, quella che in borsa ha sempre i fazzoletti, l'igenizzante, le salviette profumate e tutto il resto  che occorre a ognuno quando è in giro. Penso sia la più responsabile tra di noi, insieme ad Hannah. Lei non fa parte della nostra compagnia, ma comunque ogni tanto esce insieme a noi. Ha una vita abbastanza incasinata: sua mamma ha la sclerosi multipla e continua a peggiorare, inoltre ha due fratelli piccoli a cui badare e non credo che sia facile. La sua routine è aiutare sua mamma alla mattina, andare ad aiutare suo papà al lavoro, tornare a casa, fare tutte le commissioni che dovrebbe fare sua mamma, preparare la cena e andare a dormire. Diciamo che anche se ha ancora 18 anni è come se fosse già adulta e completamente indipendente.
«Cosa fai sta sera?» Mi chiede Jasmine.
«Mmh...niente perché?»
«Ci sareb...»
La nostra conversazione viene interrotta dal richiamo della professoressa.
Faccio un cenno a Jasmime di mandarmi un messaggio sul telefono.
Messaggio da Jasmine❤️:
Sta sera ci sarebbe una festa in un appartamento di un mio amico, ci starebbe andare tutte insieme no?
Senza rispondere al messaggio annuisco sorridendo. È da tanto che non facciamo qualcosa tra di noi perché una qualche volta deve studiare, l'altra ha un compleanno, l'altra ancora ha un impegno con la famiglia e via dicendo quindi è da un bel po'.
Messaggio da Alcoliste anonime🍷:
Jasmine: Sta sera ci troviamo a casa mia alle 18:30 che poi alle 21 dobbiamo andare da Jan💗
Alyssa: 18:30?
Jasmine: Si mangiate da me e sai quanto ci mettono Kiara e Marcy a prepararsi🙄
Mi giro verso Jasmine e gli faccio una smorfia scherzosa. Effettivamente non ha tutti i torti. Io e Marcy siamo le più lente del gruppo a prepararci perché curiamo ogni minimo dettaglio soprattutto per le feste o le occasioni importanti.
«Ok, per oggi basta così. Preparate le vostre cose che tra pochi minuti suona la campanella.»
Sistemo velocemente gli ultimi appunti e faccio lo zaino. Dopodiché guardo Jasmine e lei mi lancia uno sguardo confortante, accompagnato da un sorriso e questo mi da la forza per andare dalla professoressa.
«Ehm...mi scusi, posso parlarle un attimo?»
Le chiedo in modo molto gentile. Lei annuisce sistemando le ultime cose nella sua borsa.
«Mio fratello se n'è andato da poco e per questo sta not...»
«Oddio Kiara, mi dispiace così tanto. Ti faccio le mie più sentite condoglianze.»
«Ma no!»
Esclamo mettendomi a ridere.
«Non andato in quel senso»
Dico sorridendo quasi sollevata. Per un attimo ho pensato a quanto sarebbe brutto che invece di essere a pochi chilometri da qui fosse lassù...
«Oh Gesù, perdonami! Allora il 2 rimane.»
«Ma...»
Nel frattempo suona la campana e lei senza darmi il tempo di rispondere prende la borsa ed esce dall'aula.
«Niente da fare...» dico a Jasmime uscendo da scuola e lei come risposta mi fa il labbruccio e mi mette un braccio intorno alle spalle appoggiando per pochi secondi la testa sulla mia spalla.
«Andiamo a sederci la mentre aspettiamo tua mamma?» Mi chiede indicando una panchina ed io rispondo annuendo. Nel mentre tiro fuori una sigaretta e l'accendo.
«Scusa...»
Mentre camminiamo sento qualcuno toccarmi la spalla e chiamarmi. Mi giro e vedo un ragazzo della mia stessa età, presumo. Capelli corti e neri, occhi scuri scuri e molto alto.
«Si?»
«Alan! Cosa ci fai qui?»
Interviene Jasmine. Credo che lo conosca...
«Jasmineee!»
Esclama abbracciandola.
Ho capito che si conoscono e non si vedono da tanto, ma voglio sapere di più su questo ragazzo. È abbastanza curioso.
«Ah scusa!» mi dice accennando mezzo sorriso.
«Io sono Alan, piacere.»
«Kiara, piacere mio.» ovviamente ricambio il sorriso.
Dopo aver assistito ai discorsi di loro due finalmente vedo arrivare mia mamma da lontano.
«C'è mia mamma, andiamo?» chiedo con voce tranquilla quando in realtà sono abbastanza scocciata. Siamo stati 15 minuti li fermi a non fare nulla mentre loro parlavano. L'unica cosa "interessante" sono gli sguardi tra me e il tipo.
«Sisi»
Finalmente lo saluta e ci dirigiamo verso la macchina, ma nel frattempo si ferma e si gira verso Alan.
«STA SERA FESTA DA JAN!»
Dice urlando.
Il ragazzo misterioso fa "ok" con la mano e noi saliamo in macchina.

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