3° capitolo

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Mi svegliai alzando la testa che poco fa era nell'incavo delle mie braccia......oro ancora nel treno, con quelle, con il respiro corto , affanatto e vedo ancora un pò sfogato.
Quegli occhi sono ancora nella mia testa, mi fanno rabrividire.
< da quanto tempo e che dormo?> chiedo prendendo l' acqua dal borsone e bevendone un sorso per schiarirmi la gola.
< Circa venti minuti > dicono insieme, il treno si ferma segno che siamo arrivate, scendiamo e ci incamminiamo verso la scuola 5 minuti lontana da quí.
Appena arriviamo passiamo per il giardino dove ci fissano tutti e le troiette accanto fanno brutti gesti mentre io mi ostino a guardare avanti. Saliamo goffamente le scale per quante sono quando ci separiamoed io arrivo vicino alla mia classe e mi sento baciata nel collo e toccata il sedere........quando mi giro vedo quel ragazzo del sogno, ma scuoto la testa e riesco a focalizare meglio la figura maschile d'avanti a me....Mattia.
< senti io vado in classe > gli dico, e cosí faccio me ne vado dritta nella mia classe ancora vuota e fredda " quando suona!?"
< Impaziente?> dice una voce....roca maschile, alzo il volto e fortunatamente è Zayn, sulla stipite della porta
< si> rispondo seccamente prendo lo zaino e lo posiziono sul banco uscendo ciò che mi occorre, però mi è volata la penna dall'astuccio aperto perchè sofi ieri ha giocato con le mie cose, mi giro ed inclino leggermente la schiena e la afferro posandola nel borsellino sentendo lo sguardo di Zayn seguirmi.
Drinnnnn
Finalmente la campanella suona e la classe in poco tempo si riempie.

4 ore dopo

Ancora quella sta spiegando una certa cosa ma non capisco niente per il fracasso che fanno tutti. La porta si apre entra e consegna un foglio alla professoressa......declutisco, si girava verso di me e mi guarda come se fossi io.
< Signorina Steele deve andare > " questa giornata e strana quasi come nel sogno" prendo le mie cose e mi incammino alla porta uscendo e sbattendola.
Mentre scendo le scale qualcuno le sta saledo e quel qualcuno è ricoperto da un capuccio nero, però mentro scendo le scale alza la visuale............è........." non ci posso credere e lui, spaventata scendo velocemente, giro la testa di lato però lui non c'ê piú. Arrivo finalmente dove c'è mia zia.
< Ti faccio prendere un altro giorno libero per il tuo compleanno, dobbiamo preparare tutto> le sorrido pwrò ancora sono spaventata da ciò che è successo.
< si si ok io vado in un posto> anuisce e poi usciamo dalla scuola andando in strade diverse. Mentre ho freddo, anche se siamo ancora in estate, voglio andare in quel posto dove lo visto per l'ultima volta nel sogno. Appena arrivo vedo la panchina piena di fiori rosa che cadono da un albero, ma scendono anche delicatamente sull'erba soffice, e per non rovinare tutto quel panorama mi decido di sedermi accanto ad un albero e cosí faccio, prendo il mio diario di disegni ed inizio a disegnare l'immagine che sto immaginando d'avanti a me, " dei bambini.......bambini che giocano divertiti con la l'oro mamma che li li accoglie in abbracci pieni d'amore, " immagino questa scena ed una lacrima inizia a scendermi sulla guacia bagnandola, inizio a disegnare quello che vedo nella mia immaginazione rappresentata dove c'è quella vecchia panchina, disegno e disegno, la faccia dei bambini divertiti, la madre felice, che gioca con l'oro mentre tine nella braccia una biccola bimba che sorride, tutti felici.....sempre. Sempre.....Sempre.....
< Pure tu dovresti essere felice> dice una voce maschile alquanto familiare, mi giro e vedo quel ragazzo guardare la panchina....attentamente. Mi alzo velocemente e mi asciugo le lacrime che sono usciete dasole
< c-chi sei?> gli domando preoccupata
< Harry.......conoscevo tua madre e mi disse di salvarti quando avresti raggiunto l'etá di 18 anni, che lei non avvrebbe avuto il coraggio.......quindi sarò io a renderti la vita piú facile> non capisco...che intende lui conosce mia madre
< non capisco....e mia madre ora che fine ha fatto!?> gli urlo contro ma in una mossa veloce viene dritto da me afferrandomi i polsi.
I suoi occhi assumono un colore rosso acceso si avvicina ed in un attimo mi ritrovo la sua testa nel'incavo del mio collo ed inizia ad odorare, e poi azzanna ed io urlo tremo piangonon sopporto il dolore fa troppo male.....troppo. Quando si stacca io non reggo in piedi e non capisco piú niente che cado a terra e poi buio

InnocentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora