sweetheart you look a little tired.

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n.a : non potevo farmi mancare la one - shot angst + smut + fluff sulla mia coppia preferita, ovviamente.

Questa os contiene riferimenti sessuali espliciti , leggetela solo se non vi danno fastidio! Buona lettura <3
(TW: spanking, poco choking).







1. Puppy Love - Paul Anka






La prima volta che Kaoru si fece male davanti agli occhi di Kojiro, senza che potesse farci nulla, avevano entrambi dieci anni.

Kojiro se lo ricordava come ci si ricorda un film visto una volta sola: piccoli pezzi ma molto nitidi. Si ricordava che il ragazzino con quegli strani capelli rosa che stava antipatico a tutti in classe era caduto dall'altalena e si era sbucciato un ginocchio. Se ne stava fermo seduto per terra a piangere a dirotto, guardandosi la gamba ferita.

Gli altri bambini non fecero nulla per aiutarlo, anzi, alcuni risero. Kaoru non piaceva tanto agli altri: nonostante fosse cosí piccolo già conteneva un pizzico di arroganza piuttosto fastidiosa, era il migliore tra gli altri in quasi ogni altra materia, preferiva stare in giardino sull'altalena da solo piuttosto che con gli altri a giocare ad acchiapparella e nascondino.

Kojiro lo guardava a volte: forse stava antipatico agli altri anche perché era il più bello tra tutti? I suoi capelli ricordavano all'altro lo zucchero filato che vendevano alla fiera in centro; i suoi occhi parevano due pozzanghere d'oro, come un'oasi in cui il sole delle cinque del pomeriggio andava a riflettersi; le guance erano paffute e particolarmente pallide rispetto agli altri. Forse avrebbe dovuto invitarlo a giocare qualche volta, lui, il burlone di classe. Ma tanto sapeva che i suoi amichetti non avrebbero mai voluto giocare con quello strano.

«aspetta, non alzarti» esclamò Kojiro correndo verso il suo compagno di classe, che con gli occhi pieni di lacrime e le guance umide alzò lo sguardo su di lui (Kojiro pensò che era molto carino anche mentre piangeva). Sembrava abbastanza riluttante nella vicinanza del bambino, come se non si fidasse particolarmente.

Il bambino dai capelli verde scuro si inginocchiò di fianco al bambino ferito, e con un dischetto imbevuto di disinfettante in una mano, e un cerotto verde nell'altra, iniziò il suo lavoro: senza dire niente, prese a pulire la ferita con il dischetto umido, cercando di fare il più piano possibile per non fargli male. Finito quel movimento, con cura andò a "scartare" il cerottino, mettendolo sul ginocchio ferito del bambino.

«ecco fatto! Vedi, non c'è bisogno di piangere» esclamò Kojiro contento, alzandosi con un salto e tendendogli la mano, in segno di volerlo aiutare ad alzarsi. Kaoru, invece, si asciugò con una manica le lacrime sul viso che era diventato completamente rosso , e si alzò senza proferire parola, pulendosi il grembiule azzurro che gli avevano dato alla scuola.

«tu sei il capo di quelli antipatici» mugugnò il bambino dai capelli rosa «scommetto che sei stato tu a dirgli di spingermi giù!».

Kojiro ci rimase molto sorpreso. Il capo? No, lui era solo amico di tutti, non era il capo di nessuno. E poi, lo aveva appena aiutato e lui reagiva cosí? Che maleducato!

«ti hanno spinto gli altri?» chiese rapidamente Kojiro, aggrottando le sopracciglia. Kaoru, dopo qualche secondo di confusione, annuí piano «chi ti ha spinto?» e dopo questa domanda, il bimbo ferito indicò rapidamente un altro bambino.

A fine giornata, la madre di Kojiro venne chiamata dalla maestra, per comunicarle che il figlio aveva picchiato uno dei suoi compagni. La mamma del bambino prese un colpo quando si trovò davanti a suo figlio che portava un grande livido sulla fronte con una punta di orgoglio sul viso.

«Kojiro! Non hai mai fatto queste scemenze - aveva esclamato la donna mentre camminava verso casa, guardando con aria inquisitrice il figlio - che ti è saltato in mente?»

» what a privilege is to love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora