Capitolo 4

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È passata una settimana dall'ultima volta che ho visto Harry, non si è fatto vedere per farmi decidere ne sono sicura.
Questa settimana è passata bene, Niall ed io abbiamo iscritto Skyler all'asilo e lei ne era felice, io ero completamente diversa mi ricordo che mia mamma mi aveva raccontato che all'asilo piangevo sempre e non volevo lasciarla andare, ma in parte sono felice che Skyler l'abbia presa bene perché non so se l' avrei lasciata lì mentre piangeva.
Niall si era trovato molto bene con i ragazzi, avevano trovato un equilibrio da subito e ne ero veramente felice.
Per quanto riguarda me mi sono ritrovata a combattere con l' istinto di chiamarlo, non so cosa fare.
Ha detto di amarmi, e... io non so cosa fare.
Alla fine il mio istinto ha vinto e ora mi ritrovo qui in una stanza dell' enorme villa di Zayn con la scusa di dover andare in bagno e il pezzettino di carta in mano.
Prendo il telefono e compongo il numero che c'è scritto nel fogliettino. Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
"Pronto?" Domandò una voce femminile dall' altro capo. Femminile?! Devo aver sbagliato a scriverlo. Lo ricontrollo, ma è giusto.
"Pronto chi parla?" Domandò dinuovo quella voce.Risposi.
"Oh...si mi scusi cercavo Harry, Harry Styles"
"Perché?" Chiese quella voce stridula che sto incominciando ad odiare
"Sono un'amica" risposi mentre mi mordicchiavo le unghie per il nervoso, lo so dovrei smettere ma non ci riesco anche Skyler ha il mio stesso vizio.
"Ok...beh AMORE?!" Urlo per chiamare qualcuno. Ma che cazzo il mio orecchio! Amore? Prima che possa ricollegare tutto sento dall'altro lato una porta aprirsi e subito dei passi "chi è?" Domandò un'altra voce. Harry.
"Harry potresti anche coprirti quando esci dalla doccia esistono gli accappatoi?!" Starnazza quella voce... aspetta è nudo?! Davanti a lei?!
"Niente che tu non abbia già visto" rispose Harry con un tono malizioso. Un colpo al cuore.
Aveva detto di non aver mai smesso di amarmi.
"Allora chi è?" Continuò Harry.
Staccai la telefonata quando senti che delle calde lacrime rigarmi le guance.
Non potevo crederci mi ha mentito, lo so che sono passati tanti anni ma ha detto di amarmi che non mi ha tradito e invece...
Io lo stavo chiamando per fargli sapere che noi possiamo essere solo amici non credo che possa esserci qualcosa tra di noi.
"Anastasia perché stai piangendo?" Niall entrò in camera e appena mi vide venne verso di me.
"Hey, amore guardami" mi disse portando due dita sotto il mio mento cercando di alzarlo e di portare i miei occhi dentro i suoi.
"Cosa hai? Ana mi stai spaventano dimmi cos' hai" chiese in tono supplichevole "niente e-e solo che h-ho parlato con mia mamma e-e mi sono c-commossa" dissi tra un singhiozzo e l'altro.
Non so perché piangevo così ma il fatto che lui mi abbia mentito mi fa stare male, molto.
Niall capì e mi abbracciò forte "Shh va tutto bene amore lo capisco" disse mentre mi accarezzava i capelli e qualche va ci posava dei baci "mi hai fatto spaventare, non rispondevi e mi hai spaventato" continuò.
Stammo in quella posizione per un tempo indeterminato fino a quando il mio pianto si placó così come i miei singhiozzi e Niall si staccò "sono venuto per dirti che i ragazzi stavano uscendo per andare da Starbucks andiamo anche noi?" Chiese speranzoso so che amava Starbucks è così accettai "ok andiamo ma devo prepararmi sono un disastro e la bambina si deve preparare e deve pettinarsi e..." Niall ma interruppe "Hei Hei calma trottola, la bambina è già pronta preparati tu e poi andiamo" disse ridacchiando "Ti aspetto giù" aggiunse andando verso la porta "Niall" lo richiamai "Sì?!" Sì volto verso di me.
Gli andai in contro e gli stampai un bacio in bocca "meno male che ci sei tu" dissi mentre mi allontanavo "e ora esci mi devo cambiare" andai verso l'armadio e aprì le ante per decidere cosa mettere lui scosse la testa con un sorriso "sei unica" e con questo uscì lasciandomi da sola.
***
Sembravamo ragazzini mentre passeggiavamo per il parco, ognuno con il proprio frullato di Starbucks chi alla fragola, chi alla vaniglia, chi al caramello io invece con pistacchio lo so sembra stano ma amo il pistacchio.
Eravamo io, Niall, Skyler, i ragazzi con Eleonor, la ragazza di Louis, Sophia, la ragazza di Liam, Cara, la ragazza di Zayn e infine Stella.
Cara,io e Stella eravamo un gruppo fantastico alle superiori fino a che è successo che è successo e ci siamo divise, ma è bello incontrarle dinuovo sono sempre state come sorelle per me.
Visto che sono i primi di settembre indosso pantaloncini, maglia di Starbucks, Dottor Martens e una specie di felpa in caso sentissi freddo siamo pur sempre a Londra.
Molti mi insultano perché sembro troppo giovane per essere madre, ma non sono fatti loro, sono io che devo crescere una bambina a 19 anni e comunque se potessi tornare indietro nel tempo rifarrei tutto da capo: la storia con Harry, la gravidanza di Skyler, l' Irlanda, Niall e il ritorno nella mia patria.
Skyler è stata un angelo per me, la mia salvezza dopo la depressione della mia separazione con Harry.
Niall la mia ancora e la mia luce perché grazie a lui io sono riuscita a superare tutto il caos della mia vita.
Vengo distratta dalle urla di gioia di Skyler che e inseguita da Niall che se la vuole mangiare.
Adoro vederli giocare insieme mi dà una gioia immensa sapere che Niall non ostante non sia sua figlia lui le voglia bene come tale.
Mi siedo su una panchina mentre osservo Louis e Eleonor parlare animatamente di qualcosa di buffo, Zayn, Cara, Sophia e Liam parlare insieme e Stella che ha in mano un cellulare e sembra fuori dal mondo.
Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e mi giro all'istante cercando di capire di chi si tratta. Harry e una ragazza bionda veramente bella, capisco subito che è quella con qui io ho parlato stamattina.
"Non mi hai chiamato" incomincia Harry sedendosi vicino a me mentre la bionda rimaneva in piedi alle sue spalle "ti go chiamato ma qualcuno era troppo impegnato per rispondere" dico freddamente continuando a guardare davanti a me.
"Quindi sei tu quella che ha chiamato stamattina" urla la biondina "a quanto pare" rispondo "ma come sei simpatica ti meriti il premio Oscar" disse sarcastica " già lo so me lo hanno detto tante volte" le rispondo allo stesso modo "ragazze calmatevi" disse Harry mettendosi in mezzo alla discussione" io e la simpaticona gli lanciamo un occhiataccia.
Appena il suono di un pianto mi arriva alle orecchie io già sto correndo verso la provenienza del suono "mamma!" Sento Skyler urlare sento dei passi dietro di me e capisco che anche Harry sta correndo.
Corro fino a quando non vedo una bambina che piange tra le braccia di un ragazzo biondo.
*****
Sono viva! Molte di voi diranno finalmente e anche io lo dico.

Cercherò di aggiornare il prima possibile e vi adoro e vi ringrazio per le 3,03k visualizzazione

Alla prossima ciao

Your daughter||h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora