Lila

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Era da qualche anno che Lila si era creata una nuova vita, con un lavoro che dava da mangiare a lei e a sua figlia e una casa piccola ma accogliente. Madrid era una città piena di possibilità, e Lila ne aveva proprio bisogno quando uscì dal carcere. Beh, parlando di quella difficile esperienza, qualche sera prima sognò un episodio non molto piacevole che le era appunto successo in carcere. Le parve di rivivere la rissa tra lei e una delle poche persone più importanti della sua vita, ovvero Carolina, la sorella che non aveva, la sua unica vera e propria amica che le aveva fatto vivere un po' meglio un periodo buio per entrambe. Quella rissa era stato l'ultimo momento in cui l'aveva vista. Pochi giorni dopo sarebbe uscita dal carcere, e fu proprio lì che scoprì che Carolina era morta la sera stessa della rissa. Lila si sentí per molto tempo la colpevole di questo triste accaduto, anche se non le dissero mai la ragione della sua morte.
Quando si risvegliò le venne quasi da piangere. Ripensando al fatto che quella fu l'ultima volta che la vide, un brivido le attraversò la schiena, e il rimorso di non averla potuta salutare come meritava le rovinó tutta la giornata.
Nonostante fosse di cattivo umore, Lila riuscì comunque a non mostrare la frustrazione davanti agli occhi di sua figlia Olivia, ovvero l'unica vera e propria ragione che la convinceva a svegliarsi anche nelle giornate peggiori.
Preparò la colazione a Olivia e andò al lavoro, era già in ritardo.
Lila lavorava in un supermercato abbastanza gettonato, ma veniva ugualmente pagata poco.

Passate alcune ore, precisamente alle 12:54, successe una cosa che sconcertó tutto il mondo, o almeno quello che ne rimaneva...

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