Oliva si svegliò di colpo, aveva sognato la giornata più brutta della sua vita, quella giornata che aveva segnato la fine di una persona che amava, suo padre. Lei era presente quando successe, e passare un'altra volta quell'inferno fu un incubo per Olivia, nel vero senso della parola. Le sembrò di vedere di nuovo suo padre che attraversava la strada sorridendo, le stava portando un fiore che aveva appena raccolto, quando passó un camion a tutta velocità che lo investì davanti ai suoi occhi, occhi che allora erano di un bambina priva di colpe, occhi che scoppiarono in lacrime sia in quell'ormai lontano momento, che in quel preciso istante, dopo un incubo così realistico e agghiacciante. Le ritornò in mente il terribile senso di colpa che ebbe per anni, dovuto al fatto che il padre era morto per portarle un fiore, nonostante in realtà non fosse colpa sua.
Riuscì a calmarsi e vestirsi e andò in cucina, dove la madre stava preparando la colazione. Olivia notò un certo cattivo umore in sua madre, ma notò anche lo sforzo che impiegava per poterlo nascondere. Provò a chiederle che le succedesse, ma sua madre era già in ritardo per il lavoro, e dovette quindi andarsene.
Olivia si mise a guardare la TV, ma proprio alle 12:54 le successe qualcosa che la sconvolse...
