2

70 3 5
                                    

I giorni trascorrevano tranquillamente, la routine era la solita a Coverciano, filtrava tantissimo buon umore ed io continuavo a dividere il mio tempo tra il lavoro, la casa ed il mio migliore amico.
Gigio, Matteo, Leo e Alex erano seduti in sala mentre attendevano il loro turno per la seduta dai fisioterapisti, io ero lí seduta con loro mentre ascoltavo divertita Alex e Matteo raccontare uno dei loro aneddoti divertenti.
Gigio mi teneva un braccio attorno alle spalle mentre io ero appoggiata con la guancia sul suo avambraccio, un po' assorta nei miei pensieri.
Mi sentivo sempre al sicuro accanto a lui.
-" Ma ci stai ascoltando?"- mi rimprovero' Matteo.
-" Si, si scusami.-" sorrisi.
-" Mi sono distratta un' attimo, continua.-" aggiunsi.
-" Se se, un'attimo?"- domandó retorico ed ironico Meret.
-" Si chiama Manuel questa distrazione?"- esordí guardandomi malizioso.
Io li guardai stupita.
-"Ma che!"-
-"Manuel non fá parte dei miei pensieri.'- sbuffai.
Matteo e Alex risero.
-"Peró sappiamo che tu fai parte dei suoi."- continuó Alex con lo stesso sorrisetto stampato in faccia.
Io lo guardai subito.
-" Anche la sua ex ne fa parte!"-.commentai con un pizzico di cattiveria che non guasta mai, a mio parere.
-" Dovrebbe schiarirsi un po' i pensieri prima di fare casini."- parló Gigio con tono piatto.
Io mi voltai verso di lui, scrutandolo.
Gigio se ne accorse e mi sorrise baciandomi una tempia sotto lo sguardo investigatore di Alex e Matteo.
Prima che Alex potesse rispondere, le porte della sala si aprirono, rivelando il gruppo di ragazzi che avevano appena terminato le sedute.
Leo, Alex e Matteo seguiti da Gigio, si alzarono. Quest'ultimo mi lasció un bacio sulla fronte prima di andare.
Alzai gli occhi e per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva.
Alcuni ragazzi erano andati verso le camere, altri verso altre stanze ed io lí con Manuel, che era in piedi dinanzi a me mentre litigava con la sua t-shirt, che ancora aveva infilato.
Sospirai e gli fermai le mani. Rivoltai la maglietta dal lato giusto e gliela porsi.
-"Grazie."- sbuffó spostandosi i ricci dalla fronte ed infilandola.
Si sedette di fronte a me fissandomi, mentre io in tutta risposta mi voltai a guardarlo interrogativa.
-"Ti serve qualcosa?"-.
-"Si!"-inizió passando la lingua sul labbro inferiore.
-" Sapere da quando sei cosí "intima" con Gigio?!"-parló innervosito mentre io feci una risata isterica.
Proprio lui mi faceva questi discorsi.
-"Sai il nostro rapporto Manuel, che domande fai?"-chiesi ovvia. -" E poi non devo darti spisgazioni."-
Rise ironico
-"Ti piace Gigio? É per questo che per te non esisto piú?"- finí.
Lo guardai negli occhi
-"Manuel ma dai i numeri?"-chiesi sconvolta. -"Tu per me non esisti piú perché sei stato tu a chiedermelo. O non ricordi?"- stavamo alzando tantissimo i toni.
-" Io?"-chiese con fare innocente.
Feci per andarmene quando sentí la sua mano fare presa sul mio braccio.
-"Aspetta, scusa..non volevo alzare i toni. Mi dá fastidio Mí, uscire da lí e trovarti vicina a Gigio. Scendere a fare colazione e trovarti vicina a lui. Trovarti sempre con lui.
Mi dá fastidio tutta questa vicinanza."- disse con tono molto calmo alleviando la presa sul mio braccio.
-" Non ti rendi conto che lui é cotto di te? Ah? Ti facevo piú intelligente."-.finí
Io scoppiai a ridere.
-"Ma ti senti quando parli?"-.
-" Manuel, io e Gigio abbiamo un rapporto unico, siamo come fratelli ."- spiegai, rendendomi conto poi che non avrei dovuto dargli tutte queste spiegazioni.
-" Non capisco questa tua gelosia Manuel. Non siamo niente! Me lo hai detto tu, o non lo ricordi?!"- continuai poi con calma.
-"Miriam"- si avvicinó guardandomi fisso negli occhi.
-"Ho sbagliato, ero confuso... per favore capiscimi. Ci tengo a te e voglio rimediare."-parló pogiando la sua fronte sulla mia.

Simili.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora