He's not like the others.

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" Vuoi dirmi come questo può finire?" "El non finirà, è una promessa." Queste furono le ultime parole tra me e Mike , con la promessa di rivederci e chiamarci ogni giorno. 

La mia partenza non è stata facile, ne per me ne per Mike e Max. Loro erano il mio punto  di riferimento, con loro ho cominciato veramente a sentirmi a casa, con loro i miei problemi sembravano scomparire. C' erano voluti mesi per superare la morte/ scomparsa di Hopper. 

Prima di partire Joyce mi ha dato la lettera di Hopper e leggendola sono scoppiata in lacrime: 

"Continua a crescere piccola. Non lasciare che io ti fermi. Commetti i tuoi errori, impara da essi. E quando la vita ti fa male, perchè te ne farà, ricorda quel dolore. Il dolore fa bene. Significa che sei fuori da quella caverna. " 

Durante il viaggio l' ho letta e riletta, facendo un fiume di lacrime tutte le volte e bagnando la felpa di Mike, che gli avevo rubato, ops. 

Avevamo appena superato il cartello " avete appena lasciato Hawkins, tornate a trovarci" che mi arriva una telefonata da Mike: eh si, se ve lo state chiedendo, Jonatan con l' aiuto del signor Wheeler era riuscito a mettere un telefono fisso in auto, cosi  che durante il viaggio Mike e Nancy riuscissero a chiamare me e Jonatan. 

Ovviamente la chiamata era per me ed era Mike: " ei undi" lui non era come gli altri, non amava i soprannomi dolci tipo "amore", di lui erano importanti i gesti, le attenzioni che ti da. "So che sei partita da 2 ore nemmeno ma mi mancavi..." disse lui, con la voce tremolante. " oi Mike, mi manchi anche tu ma non farmi piangere o giuro che mi riprendo i poteri e non sai che ti faccio" e entrambi scoppiammo in una risata con un mix di singhiozzi. " però promettimi una cosa El" disse lui " cioè? " " non stare male per me o per la partenza, goditi la nuova città, io farò di tutto per vederti e sentirti sempre e farò ti tutto per vederti star bene, sono veramente tanto fiero di te " " Mike, non ho mai trovato qualcuno che mi trattasse cosi o che fin dal primo momento mi trasmettesse qualcosa, ti amo Michael" " anche io Eleven" e la linea si staccò. Mi misi a piangere cosi forte che Will, che era vicino a me, mi prese la mano per tutta la durata del viaggio. Dopo poco io mi addormentai e pensai a me e Michael. " due ragazzi di 14 anni, con una vita tutt' altro che normali, cosi innamorati. Queste furono le uniche cose che pensai, prima di crollare nel sonno. 


                                                                          SPAZIO AUTRICE: 

      eiiiii, mi chiamo Matilde ma chiamatemi Mati, ho appena finito stranger things e ne sono completamente innamorata AAAAAAA soprattutto dei Mileven NDHEJDNJ enniente questo capitolo era noioso e corto lol lo so ma prometto che gli altri saranno migliori (: 

                                                                        ALLA PROSSIMA GUYSSSS

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