Novembre 1998
Draco aveva sempre saputo che tornare ad Hogwarts per terminare il settimo anno non sarebbe stato facile. Pur avendo tutte le intenzioni di diventare parte integrante della tappezzeria del castello, più discreto del Frate Grasso, non poteva evitare che i ragazzi e persino i professori si rivolgessero a lui con disprezzo.
Impopolare come mai avrebbe pensato di essere, i momenti più alti delle sue giornate erano quando qualcuno nei corridoi si assicurava che sentisse bene la parola "assassino".
Neanche gli Slytherin avevano voglia di socializzare con lui, se non altro perché temevano di inimicarsi il resto della scuola. Una volta, Draco aveva sorpreso i suoi compagni di dormitorio a domandarsi quanto doveva essere stupido per essere tornato a Hogwarts.
Nessuno poteva saperlo, ma Draco non aveva avuto scelta. A distanza di mesi dalla Battaglia di Hogwarts, non tutti i Mangiamorte erano stati catturati. Dato che la sua famiglia aveva evitato l'arresto rivelando al Ministero ogni minimo segreto dei loro ex amici, gli Auror avevano palesato il rischio di ritorsioni e gli avevano piazzato in casa un paio di guardie.
Quando la preside McGonagall aveva poi suggerito che fosse più sicuro per il ragazzo - e ideale per la sua istruzione - restare un altro anno al riparo tra le mura del castello, sua madre era stata d'accordo: senza pensarci due volte, Narcissa gli aveva preparato le valigie e l'aveva spedito a Hogwarts come un pacco postale.
L'anno scolastico era iniziato da oltre due mesi, e questo era il solito sabato pomeriggio che Draco era costretto a trascorrere da solo. Sentiva la mancanza di Theo, Blaise, Vince... Sembrava essere trascorsa un'eternità da quando era lui il centro del mondo e tutti pendevano dalle sue labbra. Ora non c'era più nessuno, e l'unico destino che gli restava da sopportare era un umiliante contrappasso.
Non voleva però lamentarsene e nemmeno chiudersi in Sala Comune o in Biblioteca a fingere di studiare. Si diresse invece fuori dal castello, sperando di trovare un angolo tranquillo, lungo le rive del Lago Nero, in cui prendere il sole prima del tramonto. Altri studenti avevano avuto la stessa idea; infatti, camminando vicino al lago, notò Hermione Granger in compagnia di Ginny Weasley e di Luna Lovegood, mentre ripiegavano le coperte e mettevano i libri in borsa dopo un picnic.
Draco accelerò il passo, come sempre quando quelle tre erano nei paraggi. Ogni volta che le incontrava, si sentiva a disagio, sapendo cosa era stato fatto loro a casa sua. Non meno imbarazzanti, e decisamente insopportabili, erano i ripetuti tentativi della Granger di parlare con lui dei suoi problemi scolastici, un altro buon motivo per evitarla. Continuando a camminare, Draco si rilassò solo quando le ragazze non furono più nel suo campo visivo.
"So cos'è successo ieri sera, Malfoy." Naturalmente, si era sbagliato. La Granger lo aveva seguito. Stava a pochi passi da lui, la scintillante spilla da Caposcuola appuntata al petto, così austera da sembrare la versione più giovane della McGonagall. Senza alcun preavviso, puntò la bacchetta contro Draco ed esclamò: "Revelio!"
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Settimo Anno
Fanfiction[DRAMIONE] Dopo le vicende della battaglia di Hogwarts, Draco e Hermione tornano a scuola per portare a termine l'ultimo anno. La guerra ha reso Hermione ancora più forte e risoluta di prima, ma Draco è in lotta con se stesso e deve gestire una ver...