"Hayes,ma io ti piaccio?"

"Hayes, ma io ti piaccio..?"
"No..c'è..boh..non lo so.."
"Devo andare"
"No dai aspetta"
Corsi fuori di lì. Io pensavo veramente di piacergli, aveva cercato di baciarmi Cristo, e poi dicono che siamo noi le complicate. Arrivai a casa, e mi misi a dormire.
Al mio risveglio chiamai subtio Luna.

"Oi Clara, come stai?"
"Di merda.." dissi io in lacrime.
"Che cosa è sucesso?"
"Sono andata a casa di Hayes, lui ha cercato di baciarmi,così gli ho chiesto se gli piacevo e lui ha detto 'no,non lo so' ma che vuol dire?!" dissi singhiozzando.
"Ma lascialo stare, è solo confuso"
"Si ma che coglioni!"
"Non ci pensare.."
Era facile a dirsi ma non a farsi, come facevo a non pensarci? Se non pensavo a lui pensavo a Cam. Una cosa giusta nella mia vita? No, sempre col cuore infranto io.
Hayes.
A me lei piaceva, ma in quel momento non sapevo qual era la risposta giusta. Io non volevo rovinare il nostro rapporto e un 'non lo so' mi sembrava la risposta più appropriata..
Clara.
E mentre il mondo cade a pezzi, io compongo nuovi spazi e desideri che, oh appartengono anche a te, che da sempre sei per me l'essenziale.
Non ero una fan sfegatata di Marco Mengoni ma la sua musica mi aiutava in questi momenti.
Il giorno seguente andai a scuola normalmente, vidi Hayes sull'autobus, io non salutai lui, lui non salutò me, forse non mi aveva visto, o forse non voleva salutarmi, non lo so.
Era Martedì perciò facevo cinque ore, cinque lunghissime ore. A ricreazione uscii in cortile insieme a Luna, ci facemmo una sigaretta dopo esserci strafogate di un bel panino con la cotoletta.
Arrivata a casa mangiai e poi feci i compiti.
Le 16.30 del pomeriggio, il campanello suonò e davanti a me trovai l'unica persona che non mi sarei mai aspettata di trovare.