Matter of secrets

Il libro

Quel pomeriggio Ellie tornò a casa, esausta e piena di domande di cui non sapeva che farsene. Entrò in casa e si rifugiò in camera sua. I due fratelli erano tornati a casa del padre, ma avevano accordato sul fatto che Hope, la figlia Eris o i Wood non sarebbero mai dovuti entrare, infatti ogni sera Jason spariva, e lo si rivedeva solo qualche ora più tardi mentre percorreva il quartiere, dalla casa infondo alla via fino alla loro. La ragazza accese il suo laptop alla ricerca di un po' di relax, entrò su Netflix, e iniziò una nuova serie tv, presa totalmente a caso dai consigliati. Dopo quasi un paio di ore, e qualche buono sclero passato osservando i protagonisti commettere i più svariati crimini, Chris varcò la  soglia di camera sua, chiudendosi la porta alle spalle.

-Allora mi spieghi come mai oggi sei andata dalla mamma senza di me?- Le chiese tranquillamente, volendo capire cosa fosse passato per la testa della sorellina.

-Oggi Chloe mi ha detto che per liberarmi dei miei demoni devo fare i conti con chi mi conosce di più, così ho pensato a Evelyn, ma a quanto pare non è lei.- Scrollò le spalle delusa. -Non ho la minima idea di chi possa essere, insomma, tu, sì, ma anche no, alcuni segreti ce li ho anche io, come tu hai i tuoi, no?- Il ragazzo annuì pensieroso, fino a che una lampadina gli si accese, anzi, come preferiva dire lui, il criceto del suo cervello iniziò a correre.

-Ellie, l'hai detto pure tu, ci sono dei segreti che solo tu sai, sei sicuramente tu la persona che ti conosce di più, e non avrebbe nemmeno torto, anche se sai quanto io mi fidi di Chloe.- Esclamò con una nota di soddisfazione nella sua voce. La sorella lo osservò, poi rivolse lo sguardo verso lo specchio, dove riuscì a vedere la sua immagine riflessa. Lei aveva soluzioni che nessuno aveva, ma per riuscire a ricordare quest'ultime doveva per forza tornare indietro. Si voltò verso il fratello.

-Non è stato buttato via quel libro, vero?- Chris scosse la testa.

-Non ne ho idea. So che la mamma, dopo quegli strani avvenimenti, poche settimane prima che la uccidessero, lo aveva nascosto.- Entrambi se fecero pensierosi, e senza un minimo di esitazione, dopo uno sguardo fugace si diressero verso l'ufficio privato di Evelyn. -Tu guarda sulle mensole più basse, io controllo quelle più alte.- La ragazza ascoltò il maggiore, e iniziò a leggere attentamente ogni titolo presente in quelle tre mensole che la sua altezza le permetteva di raggiungere, a differenza di Chris, sicuramente più alto di lei. Si fece ormai tardi, e sentirono i passi indistintamente pesanti di Jason farsi strada lungo le scale di legno, i due si guardarono, il panico stava sbocciando all'interno delle loro iridi: dovevano nascondersi. Ogni notte, chiudeva a chiave lo studio della ex moglie per assicurarsi che i due figli non andassero a spiare cose riservate, e lo riapriva solo dopo che i due fossero partiti per andare a scuola. Ellie entrò nell'armadietto in legno massiccio, dove la madre teneva delle scartoffie per il lavoro, mentre Chris, con un paio di balzi, si rifugiò sopra una cassettiera, mimetizzandosi contro un angolo della stanza. Il padre dei due si affacciò all'interno della stanza, e come da routine, entrò, aprì una cartella di un giallo spento sopra la scrivania, si passò fra le dita gli angoli di alcuni fogli sparsi qui e là, riordinandoli come meglio gli pareva, senza un apparente senso logico, e dopo quello, salutò con genuinità una foto appoggiata a pochi centimetri da lì, raffigurante la loro famiglia al completo, e finito il solito ciclo di azioni, uscì e chiuse la porta con tre esatti giri di chiave. Solo quando i due si furono assicurati che quest'ultimo se ne fosse andato, tornarono allo scoperto, titubanti sul come avrebbero fatto ad uscire da quel posto, ma comunque felici di non essersi fatti beccare. Continuarono con le loro ricerche, e tutto fu come fatto per niente, fino a che, dal nulla, da una mensola dalla parte opposta della stanza cadde un fascicolo di fogli giallastri. I ragazzi si avvicinarono, e fu solo il più grande fra loro ad avere il coraggio di prenderli in mano, e sfogliarli con estrema cautela.