-A new core memory- (KezanxReader)

-fischio-

"Oof. Questa ha fatto male-"

Non vedo niente, la vista mi è offuscata e un fischio terrificante copre tutti i rumori, l'unica cosa che sento è un mal di testa allucinante.

Sono... stesə a terra? La schiena è sul duro, sento che è freddo... respirare mi viene difficile, l'aria ha un'odore strano.

Percepisco dei passi e il fischio inizia a farsi più sottile, per quanto sia ancora fastidioso.

-Yano, c'è unə sopravvissutə, qui. Che faccio?-

Voci?

-Mh, potrebbe essere l'ultimə. Prendilə, può dirci dove sono scappati quei quattro, abbiamo preso solo il nanetto verde e ha deciso di non parlare.-

-NON VI DIRò MAI DOVE SONO SCAPPATI I MIEI AMICI!-

Sento il rumore di uno schiaffo abbastanza forte. La voce del "nanetto verde" è piuttosto acuta, sento una mano afferrarmi il braccio e sollevarmi di forza.

-Spero che almeno tu possa dirci qualcosa, mh?-

Si sta riferendo a me? La vista si fa poco meno sfocata, sbatto le palpebre un po' di volte per poi guardare chi mi ha afferrato, non sono ancora in grado di parlare, il corpo mi fa male ovunque e il solo respirare mi provoca dolore.

Il tipo che ho a fianco sembra essere più o meno della mia età, lo si capisce dalla voce e dalla statura. Veste in modo strano, deve piacergli particolarmente il blu. Non riesco ancora a vedere i dettagli del suo vestiario, non capisco da dove possa provenire o chi sia, mi limito a non parlare. 

-Yano, anche questə sta zittə. Che facciamo?-

-Kezan dannazione, sai agire di testa tua? La portiamo con noi, magari ləi e il broccolo, qui, si conoscono.-

-NON CHIAMARMI COSì! I MIEI AMICI VERRANNO A SALVARCI!-

E un'altra botta risuona nell'aria che inizia a farsi più respirabile. Mi reggo a malapena in piedi, sono praticamente appoggiatə a chi mi tiene, lo sento sbuffare e mi afferra anche l'altro braccio, spingendomi in avanti.

-Muoviti. Ci sarà molta strada da fare.-

Credo di aver perso conoscenza, durante il viaggio, il dolore e le percosse per quello che sembrava essere un volo sono arrivate al punto di farmi svenire. Non posso lamentarmi granché. Ho ancora un mal di testa allucinante, le orecchie hanno ripreso a fischiare più forte e ogni movimento mi costa una fatica immensa.

Dopo ore di silenzio, sento una voce acuta.

- t/n? Sei svegliə?-

Capisco che è il broccolo di cui parlavano. Apro a fatica gli occhi e una luce mi viene sparata davanti.

-Kezan! Potrebbe letteralmente avere un trauma cranico, è foto-sensibile dannazione! Non hai modo di abbassare l'intensità di queste luci o di allontanarle?-

L'altro Sbuffa, lamentandosi sotto voce e armeggiando un po' con le luci, spostandole.

-Ti vanno bene, ora?-

Riapro gli occhi, stavolta c'è l'ombra del broccolo a pararmi dalla luce, spostata dietro di lui.

Mi sorride?

-t/n! Stai bene?-

Lo guardo con profonda confusione... chi cavolo è t/n? Mi guarda cambiando il sorriso in un'espressione confusa a sua volta. Provo a parlare, anche se con fatica.

-... t/n? Chi è? Sono io? Sarebbe il mio nome?-

-Oh, perfetto. Kezan? Indovina chi potrebbe aver perso la memoria?-

Sento una forte imprecazione e un calcio dato a qualcosa di metallico, seguito da altre piccole imprecazioni doloranti.

-IN CHE SENSO HA PERSO LA MEMORIA?-

Il broccolo si rigira verso di me, sussurrando.

-Stai al gioco, o qua ci rimettiamo la vita.-

Ritorna poi verso quello che sembra essere Kezan.

-Era uno scherzo, mh, sei piuttosto teso, Kezan?-

-MI PRENDI PER IL CULO?-

Il broccolo ridacchia quasi con soddisfazione.

-Yano ti tratta male, eh? Perché sta facendo fare questo a te e non a Tan?-

-SENTI, ALBERELLO DEL CAZZO-

-Sfoghi la tua frustrazione su di noi per questo, uhh? Certo, non far fare lavoracci del genere a uno come Tan è offensivo nei tuoi confronti. Tu dovresti essere a fianco di Yano, giusto?-

Non sto capendo un cazzo di quello che si stanno urlando, ma riesco a coprirmi le orecchie a fatica per evitare il casino.

Sento altri passi rapidi e la porta sbattere.

-CHE COSA è QUESTO CASINO?-

Un altro che urla. Credo sia quello che ha ordinato a Kezan di prendermi. parte un momento di silenzio e una risatina silenziosa dal broccolo.