Capitolo 1.

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"My hands ,your hands tide up like two ships"

Era da poco iniziata una delle mie canzoni preferite strong, cantata dalla mia band preferita,One direction ,boyband per la precisione.Chiusa in camera,la solitudine e la tranquillità si erano impossessate di me in quel momento.Adoravo starmene da sola,alla larga da tutto e da tutti,adoravo il silenzio e tutto ciò che poteva indurmi a riflettere su me stessa e sui miei problemi,i tipici problemi di una sedicenne : scuola,famiglia e sopratutto ragazzi. Ho sempre voluto essere una di quelle ragazze che ripaga sempre i propri genitori con il massimo dei voti,che e' disponibile ad aiutare la mamma nelle faccende domestiche,insomma la figlia perfetta.Non potevo certo lamentarmi dei miei genitori,non avrei motivo,erano per cosi dire "i genitori perfetti",tralasciando i momenti in cui litigavo,cioe' spesso. Non mi hanno mai fatto mancare nulla,avevo tutto ciò che una ragazza della mia età potesse desiderare.Eppure nonostante la buona volontà,accadeva tutto il contrario. In effetti la mia tranquillità si dissolse nel momento in cui sentì mia madre strillare dalla cucina. Misi pausa sulla playlist e scesi di corsa le scale,dirigendomi da lei.Non appena misi piede in cucina ecco che inizia:
-"Jenny,per la centesima volta,gradirei un pò piu' di collaborazione da parte tua,dal momento che stai gia' diventando grande e io non mi sento piu' attiva e piena di forze come 20 anni fa."
Mi rendevo conto che in momenti come questi volevo dimostrarle tutta la mia buona volontà nell'aiutarla,ma era come se tutto ciò non aveva un senso. Preferivo leggere un libro,stare a guardare un film ma con pezze e aspirapolvere non riuscivo a vedermi. Tuttavia pur di accontentarla,mi misi all'opera. Le ore passarono in fretta,piu' del previsto e terminato il lavoro, tornai su in camera,accesi il macbook e mi collegai su Twitter. Li ci passavo gran parte del tempo,era una sorta di aggiornamento sui miei idoli e un modo per conoscere persone che condividevano con me la passione per loro.E' stato proprio li che ho conosciuto Valentine,(da me soprannominata Vale) una ragazza irlandese,che sin dal primo momento ho ritenuto speciale e diversa dalle altre,diversa sopratutto dalle mie amiche di scuola.

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