CAPITOLO VII: "E tu chi cazzo sei?"

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Meredith's Pov
La notte precedente ci eravamo addormentate insieme dopo una notte di fuoco, mi sveglio ancora sul petto di Addison, il suo odore e le sue braccia erano il perfetto risveglio.
Lei sta ancora dormendo così decido di non svegliarla, accendo il telefono e mi rendo conto che è abbastanza presto anche per me così mi stendo di nuovo su di lei e la abbraccio.
Improvvisamente bussano insistentemente alla porta, sono nuda come lo è Addison quindi indosso un accappatoio e vado ad aprire, era una donna bionda, occhi verdi, di media statura

J "C'è Addison qui?"
M "Beh si.."

Indico Addison che è nella stanza da letto, coperta dalle lenzuola e la ragazza va lì così la inseguo

J "Perché cazzo la mia ragazza è nuda nel letto di un'altra?"
M "Cosa? La tua ragazza? E tu chi cazzo sei?"
J "Io sono la ragazza di Addison, finalmente l'ho trovata, dovevamo sposarci questo mese ma lei è scappata"
M "Come scusa? ADDISON!!"

Addison's Pov
Dopo la notte di fuoco del giorno prima ci addormentammo in completa sintonia, la mattina mi sveglio con un urlo di Meredith

M "ADDISON!!"

Non era suo solito svegliarmi così, mi avrebbe svegliato con una colazione, un bacio, ciò mi fece capire che qualcosa era successo.
Mi giro verso la porta d'ingresso della stanza da letto e noto una donna di media statura, capelli biondi e occhi verdi, focalizzo e capisco chi è.
Sbianco completamente e rimango senza parole, qualsiasi cosa avrei detto o fatto non sarebbe servita, il passato aveva fatto visita fino a casa di Meredith, e io che pensavo non mi avrebbe trovata..
Mi alzo di scatto dal letto e mi porto via Meredith in un altra stanza.

M "Chi cazzo è questa che dice di essere la tua ragazza, che dovevi sposarla, che sei scappata?"
A "Meredith.. è difficile da spiegare, devi avere fiducia di me, fidati di me"
M "Stai scherzando??"
A "Tu fidati di me.."

Ritorno nell'altra stanza per parlare con quella ragazza, il suo nome è Jodene, la conosco, e la conosco abbastanza da sapere che se non faccio ciò che dice metto in pericolo la vita di Meredith.

A "Jodene.. che piacere"
J "Beh per me no, te ne vai un mese prima del matrimonio dicendo che qualche giorno dopo saresti tornata e poi ti trovi qui a scopare con una troietta?"
A "Non chiamarla così Jodene!"

Questa donna è pericolosa, ma non gli permetterò mai di rivolgersi così alla mia Meredith, avrei fatto di tutto per lei

J "Ho offeso la tua troietta forse? Scusa"

La trascino in un altra stanza dove Meredith non può sentirci, non volevo che lei prendesse parte di questa situazione, doveva restarne fuori.

A "Per l'ultima volta, non chiamarla così. Che cazzo sei venuta a fare?"
J "Per portare un po' di scompiglio nella tua vita.."
A "Jodene non pensare minimamente nemmeno per scherzo di torcere nemmeno un capello a Meredith perché non te lo permetterò"
J "Sai benissimo che non hai speranze contro di me"
A "Sarà anche vero ma per lei farei di tutto!"
J "Vuoi davvero proteggerla?"
A "Si!"
J "Allora domani mattina parti con me, ci sposiamo, e viviamo la vita che ci era predisposta prima che te ne scappassi"
A "Altrimenti?"
J "Altrimenti tutta la mia cerchia di gente si concentrerebbe sulla tua troietta e non avranno pace finché non sarà morta"
A "Va bene.. vengo con te, ora vai!"

La accompagno vicino alla porta e la lascio andare, torno in camera mia e inizio a piangere, Meredith entra in stanza

M "Vuoi spiegarmi o no?"
A "È gente losca amore mio, ma non permetterò che ti facciano del male"

La abbraccio e mi asciugo le lacrime

Meredith's Pov

Addison si sveglia, parla con questa tizia, gli chiedo spiegazioni, le parla in disparte e la fa andare via, tutto ciò che so è che è gente losca.
Mi preparo per andare a lavoro, mi avvicino alla porta, Addison mi abbraccia e mi bacia, stavolta mi teneva più stretta del dovuto

A "Ti amo amore mio, troverò il modo di ritornare da te"

Non sapevo cosa volesse dire, onestamente credevo fosse un po' scombussolata poiché si era svegliata da poco così non ci feci molto conto

M "Ti amo anche io amore mio"

Ci stacchiamo, mi metto in macchina e arrivo all'ospedale.
Vado nella sala e noto Derek, era piuttosto felice, era sempre al telefono, come se non si fosse mai lasciato con me, come se niente fosse accaduto.

D "Buongiorno Mer"
M "Buongiorno Derek, sei molto solare.."
D "Si! Sto per recuperare una cosa che era mia, che ho perso, quindi si, sono felice"
M "Beh buona fortuna.."

Passo il giorno a fare controlli a pazienti che erano stati operati per assicurarmi che niente gli accadesse e che avevano tutto e ho anche eseguito in compagnia delle solite colleghe una piccola operazione.
Era ora di tornare a casa così mi metto in macchina, mi fermo per comprare delle rose ad Addison e ridacchio pensando a quando durante l'operazione Arizona ha chiesto a Callie il bisturi e lei gli ha risposto che non lo aveva ma poteva offrirgli qualche altra cosa..
Torno a casa con le rose in mano, busso ma nessuno apre così apro io.

M "Addison? Addison?"

Mi reco nella stanza da letto e sul letto trovo un biglietto con su scritto <<Devo scappare, devo farlo per te, per noi, ricorda a ciò che ti ho detto oggi..>>
Le rose mi cadono da mano, ho il cuore in mille pezzi come le mille lacrime che mi scendono dal viso, era sbagliato voler solo una vita normale e felice con l'amore della tua vita?
Provo a chiamarla, ha cambiato suoneria, stavolta la suoneria fa <<Sono Jodene, se stai cercando Addison e senti questo beh allora significa che è impegnata con me>>
È con lei, è scappata con lei.. io non sapevo più che pensare, mi accascio sul divano a piangere, penso a ciò che ha scritto nel bigliettino
"pensa a ciò che ti ho detto oggi"
"Troverò il modo di tornare da te", troverò il modo di tornare da te, troverà il modo di tornare da me.. ma tutto questo cosa significa?
Devo ammettere che il collegamento mi consola un po' ma ero triste, confusa, avvilita e ne ho avuto abbastanza per oggi..
Mi spoglio e mi reco nel mio letto costantemente pensando a quando la sera prima mi sono addormentata con la testa sul suo petto, e con delle piccole lacrime bagnate di ricordi che scendevano sul mio cuscino mi addormento.

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