1. Università.

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Afferro bruscamente il mio leggero zaino di colore grigio, inciampando, allo stesso tempo, su una valigia per terra; ancora da disfare.
La mia nuova casa è piena di valige semi disfatte e scatoloni quasi ovunque nei angoli di ogni stanza. Sono trasferita da poco qui a Roma e per questo motivo la mia casa è tutta ancora da sistemare molto.
Devo tenere in mente che in questi giorni non ho fatto niente altro che prepararmi per il primo giorno dell'università.

Chiudo la porta di spalle e scendo giù per le scale del condominio con gambe tremanti a causa dell'ansia per il primo giorno. A pochi metri di distanza dal mio appartamento c'è una fermata di metropolitana.

Per tanta fortuna non dovrei essere tanto agitata poiché la fortuna è che: i miei migliori amici si sono iscritti nella mia stessa università e da allora sono sicura che starò insieme con loro per i prossimi tre o cinque anni.

Si chiamano Valentina e Roberto. Entrambi della mia stessa età e provenienti dalla mia stessa regione, ossia l'Umbria.
Veniamo dalla città di Perugia e, un giorno durante l'iscrizione per l'università, Valentina ha avuto la grande idea di studiare qui a Roma per incontrare sempre il nostro amico, Leonardo Spinazzola.
E così che ho preso la decisione con la scusa di iscrivermi nell'università di Roma per vederlo più spesso. O almeno si spera.

Dopo quasi mezz'ora di metro arrivo nel quartiere del Trastevere.
Copro il sbadiglio con la mano a causa di scarso sonno dato che stanotte non ero in casa, bensì in un locale dove Valentina si voleva ubriacarsi per nessun motivo.
Ora non so se è arrivata all'università oppure si è incollata ancora nel letto con la bocca sbavata.

Sorrido tranquillamente quando intravedo il mio amico Roberto poco distante dall'università e mi avvicino.

«Ehilà!» esclamo rivolgendo la sua attenzione.

Roberto mi sorride e mi regala un'abbraccio d'amicizia, «ehilà, Giulia. Come stai?» il suo sguardo si passa da felice a serio, «ho saputo benissimo che Valentina si è ubriacata stanotte.»

Sospiro, «sto bene mentalmente e psicologicamente ma fisicamente no» rispondo alla domanda precedente, scuotendo la testa, «e infatti non ho dormito per niente.»

«Come immaginavo» scuote la testa, «a proposito, sai dov'è Valentina?»

Sollevo le sopracciglia, «Ehm no. Ti stavo per dirtelo ma alla fine non risponde.»

Passa la mano sulla fronte piagnucolando, «oddio mo' adesso questa perde il suo primo giorno.»

Scuoto, di nuovo, la testa sospirando rumorosamente, «infatti.»

Siamo ancora in anticipo di quindici minuti e mi auguro mentalmente che Valentina faccia presto. Non vorrei che l'insegnante della prima ora incontrasse la mia amica in ritardo della lezione.

Mi guardo intorno osservando altri studenti e poi mi rivolgo a Roberto, «andiamo a farci qualche conoscenza con qualcuno?» domando.

Lui annuisce sorridendo e proprio stiamo per fare un passo avanti, veniamo interrotti da una voce che ci richiama alle nostre spalle. Mi volto e stringo gli occhi sollevando il dito medio.
«Chi non muore si rivede, eh!» Valentina corre quasi disperata e a perdifiato nella nostra direzione.

«Eccomi... scusate per il ritardo... è già iniziata la lezione? Non ho nemmeno l'orario delle lezioni... ho dimenticato il libro di francese... gli insegnanti vi hanno...» balbetta con la voce del panico totale.

Io e Roberto gli lanciamo uno sguardo fulmineo; poteva abilmente evitare di andare ad ubriacarsi la sera prima del giorno di università. Ecco in che condizioni si è trovata con questa post sbornia.

Scuoto la testa, «smettila. Oggi è il primo giorno e quindi non penso che ci siano verifiche o interrogazioni. I libri non penso che servano. Perciò stai tranquilla, Vale.»

Lei annuisce e fa un respiro profondo. Una volta che si è ripresa la prendiamo a braccetto e andiamo a fare qualche conoscenza con qualche studente e studentessa.

***

La mattinata del primo giorno dell'università si è conclusa alla grande. Non abbiamo fatto un granché, abbiamo solo fatto le conoscenze tra gli studenti e gli insegnanti. Inoltre abbiamo solo ascoltato i programmi dell'anno scolastico e niente di altro.

«Che ne dite di andarci a pranzare al McDonald?» domanda Roberto.

«O a "porca vacca"?» domanda l'altra mentre copre la bocca dal sbadiglio. Inutile affermare che Valentina ha avuto la testa poggiata sulla tavoletta per tutta la mattinata. Per fortuna gli insegnanti non s'erano accorti dato che eravamo nell'ultima fila.

«No, io di là non ci...» sono costretta ad bloccarmi la frase che, nello stesso momento, sbatto il naso contro un palo di ferro e mi ritrovo il sedere a terra.

«Oh... hai preso un palo, sorellì.»

Un dolore poco atroce colpisce nel mio naso ma fortunatamente non mi esce del sangue. Valentina scoppia a ridere scherzosamente e gli faccio un'altra volta il dito medio. Roberto mi picchietta la mia spalla; lo guardo confusa con la testa inclinata verso l'alto che i suoi occhi fissano su un punto dritto.

Ignoro i passanti che mi guardano male e faccio per alzarmi con un movimento lento.
«Scusa per la frase...» mi sussurra nell'orecchio e gli scrollo le spalle.

«Nah, fa niente» pulisco i jeans dietro il sedere e i miei occhi catturano una nuova attenzione davanti a me.
Il mio cuore si affligge in maniera veloce quando scorgo un uomo giovane che mi fa per allungare la mano nella mia direzione.

Ha i capelli sfumati corti di colore scuro e gli occhi dello stesso colore scuro. Metà del viso coperto da una leggera barba, indossa la divisa della Roma e noto il braccio destro coperto lungo dai tatuaggi.

Ci metto in un'attimo a capire chi fosse e il cuore si stringe in una morsa.

«Leonardo?»

Spazio autrice:
Ehilaaaaà, come state!? Spero tutto bene.
Ecco a vostra richiesta sulla nuova fanfiction su Spinazzola e spero che vi possa piacervi questa storia e questo primo capitolo. Ringrazio a delle persone sulla richiesta perché anche io sono tifosa della Roma e lo seguo abbastanza il calcio, specialmente Leo.
Ma detto questo domani ci sarà il prossimo capitolo e buonanotte a tutti! 😘❤️

Legame Indescrivibile|| Leonardo Spinazzola (In sospeso) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora