Valentina trascina in avanti non appena scatta il verde e si svolta a sinistra. Roma è una città caotica e se vivi in città hai la decisione di prendere la metro o qualche tram. In macchina ci si crea troppo traffico e di conseguenza perdi solo il tempo.
Ma ne vale assolutamente la pena di vivere a Roma, anzi, è una bellissima e grande città.«È questa la via Alighieri?» mi domanda indicandomi la strada davanti.
«Si, Vale. Accosta qui la macchina.»«Ma non c'è posto! Tutto occupato!» mi rimprovera e sbuffo.
«Allora cerca un parcheggio, dai.»Annuisce e fa come ho detto io. Le strade della periferia di Roma sono piene di macchine, come me lo immaginavo, ma non ci posso fare altro che i miei genitori vivono in questo quartiere della periferia.
Riusciamo quasi subito a trovare il parcheggio meno distante dal palazzo in cui vivono i miei.
Mia madre ci fa accomodare tranquillamente in casa dopo aver fatto la strada dal parcheggio fino al palazzo. Inalo l'odore piacevole di casa che mi fanno ricordare i momenti vecchi in cui tornavo a casa dopo scuola.«Ciao, mamma» la saluto abbracciandola calorosamente e poi saluta alla mia amica.
«Ciao, bellissime. Grazie di esservi venute, volete qualcosa?» scuoto la testa mentre Valentina dice che vuole un bicchiere d'acqua.
Mia madre ci invita a sederci sul divano del salotto e osservo intorno. Dopodiché lei ritorna con il bicchiere in mano e gliela porge a Valentina.
«Che mi raccontate? Com'è andato il vostro primo giorno di università?» si siede sulla poltrona accanto a noi.
«Tutto bene, mamma. Ci hanno fatto sapere i programmi dell'anno scolastico e stamattina ci hanno dato da compilare riguardo alle scelte delle lingue.»
«Che bello! Non vedo l'ora di imparare l'arabo e il russo!» ammicca la mia amica facendomi tagliare il momento di tranquillità in svago e mia madre ridacchia.
Leonardo pov's
Giro per non so quante volte il mio cellulare fra le mie mani e dopo vari tentativi ci rinuncio. È passata un'ora e forse di più e adesso non riesco ad arrendermi.
Afferro il bigliettino posato sul tavolo e salvo velocemente il numero di Giulia sulla mia rubrica.
«Ehi amico, che combini di bello?» una pacca alle spalle mi fece sobbalzare e nascondo il bigliettino sotto la maglietta.
Lorenzo si siede al mio fianco, poi si siede anche Nicolò.
«Niente...non sono affari vostri» liquido ma Nicolò sbircia sul mio cellulare.«Uh, uh qui abbiamo qualche nuovo interesse, eh» Lorenzo sbircia maliziosamente, «anche con un cuoricino accanto al nome» gli do una gomitata sul fianco e quest'ultimo si rammarica.
«Avanti, so che ci nascondi. Chi è questa Giulia?» domanda serio Nicolò.
«Una fregna!» urla Alessandro dal campo che si sta allenando.
«Zitto, deficiente!» alzo la voce a mia volta e scuoto la testa. Accidenti, non avrei dovuto fare questo che sto facendo in questo momento. Sapevo che i ragazzi avrebbero sbirciato nelle mie cose e poi far sapere a tutti quanti.
Lorenzo mi dà ancora una gomitata costringendomi a rispondere, «una ex migliore amica ma non so se scriverla.»
I miei due amici mi fanno cenno di proseguire perché sanno benissimo che ho altro da esporre. Ma lo faccio a bassa voce, «non so se mandare qualche messaggio. Sono passati anni e ancora non riesco a rendermene conto che la vita è andata così di fretta. Giulia mi ha fatta portare indietro, ai vecchi tempi a Perugia e a Foligno, e adesso mi sono reso conto che siamo andati troppo in avanti.»Passa qualche secondo di silenzio e l'unico rumore è prodotto dalle voci in lontananza dei ragazzi in campo.
Nicolò mi dà una pacca leggera sulla spalla, «beh, amico mio, ti consiglio due cose: gentilezza e maleducazione. Se eravate migliori amici e avevate un legame non dovresti fare il maleducato o l'indifferente. Quindi per fare il gentile con lei basta che gli scrivi un "ciao" e se non gli risponderà sti cavoli.»Senza esitare neanche in un secondo riaccendo lo schermo e faccio come ha detto Niccolò.
Giulia pov's
«E alla fine più tardi mi sono sentita meglio» conclude il discorso e mia madre ci lancia uno sguardo ostile.
«Mi raccomando dovete stare attente! Non va bene ubriacarsi.»
Valentina mi anticipa, «tranquilla Lucia, la colpa è mia. Giulia è una ragazza calma, tranquilla, tenace e non fa queste cose.»
Il mio cellulare vibra da un messaggio sconosciuto e sbircio con la coda dell'occhio.
Il mio cuore fa un salto mortale e sgrano gli occhi non appena leggo:~ Ciao, sono Leonardo. Ho salvato il tuo numero nella mia rubrica e pensavo di scriverti un messaggio :).~
Afferro di scatto il cellulare come se l'oggetto fosse una calamita e analizzo il messaggio, pensando che si riferisse a un'altro Leonardo.
Ma poi noto la foto di profilo su whatsapp che ritrae proprio lui e inumidisco le labbra, non sapendo se essere felice o meno.Lascio mia madre a continuare a chiacchierare con Valentina e penso a cosa gli potrei scrivergli.
~ Hey, Spina! Sono contenta che mi hai scritto il messaggio così potremo sentirci più spesso.~
Avrei in quel momento lanciato il mio cellulare per terra e di andare a nascondermi sotto le coperte per l'ansia del suo nuovo messaggio.
La sua risposta non tarda ad arrivare e di nuovo sento il cuore farsi dei salti mortali.~ Tra qualche giorno c'è la prima partita inaugurale dell'Europeo, ti andrebbe di venire al stadio Olimpico? E poi dopo la partita magari possiamo andarci a fare qualche giretto per Roma.~
Sto per scoppiare dalla gioia e già mi sto saltellando contro il divano. Sorrido a trentadue denti mentre Valentina mi guarda confusa e curiosa.
Gli spiego di quello che mi è successo e mia madre accetta volentieri di quella proposta.
È da tanto tempo che non sento questa felicità per un messaggio gentile da parte sua.•
Spazio autrice:
Eccomi con un'altro capitolo ;)
Se domani non riesco ad aggiornare è perché in casa mia inizieranno i lavori in cucina e nel bagno per qualche giorno 🤷♀️😢 e in più un libro di letteratura da leggere per la scuola :/ quindi sarà una giornata impegnativa.
Se ci sono qualche errori avvisatemi, grazie (non mi offendo); ma detto questo vi auguro una buona serata.😘❤️
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Legame Indescrivibile|| Leonardo Spinazzola (In sospeso)
FanficGiulia Festa, ventitreenne, lascia Perugia e si trasferisce a Roma per studiare nell'università di lingue e letterature straniere, assieme ai due migliori amici: Roberto e Valentina. In passato aveva un suo grande migliore amico, Leonardo Spinazzola...