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Lidia Pov

Quel giorno preparai le valige a malincuore, andai fuori a prendermi una boccata di aria fresca e vidi il mio amico 16 e lo salutai con la mano.
Respirai affannosamente per la fatica finché non sentí una voce alle mie spalle.

"Vieni amore?"

Era Alessia la mia fidanzata, ci amiamo tantissimo e sono felice di averla conosciuta.
Da 11 e 12 siamo arrivate a questo traguardo.
La amo troppo.

Entrai insieme a lei nella nostra casetta color borgogna e le aiutai a chiudere la valigia dandoci uno dei nostri ultimi baci in quella dimora dove era nato il nostro amore.
Presi l'occasione per fare la stronza della situazione e farle vedere che mi ero portata un telefonino di scorta. Era spento e completamente carico.
Non era il mio attuale ma quello vecchio.

"Ale vorrei che questo no. ti facesse arrabbiare ma voglio fare una foto allo specchio"

Lei sorrise e ci baciammo mentre schiacciai il tasto per la foto.

Era venuta benissimo e decidemmo che una volta a casa mia l'avremo stampata.
Come ricordo.

Inglobai il telefono nei vestiti dove era rimasto tutto questo tempo e dopo qualche bacio sentimmo quell'odiosissimo megafono, e purtroppo per l'ultima volta.

"Recatevi in fila da 1 a 20 davanti al cancello con i bagagli e tutti i vostri effetti personali per la consegna degli oggetti proibiti e delle medaglie, saranno tutti in delle scatoline. Uscirete 1 per 1 e poi quello che farete una volta fuori non sarà più interesse mio. Buona fortuna giovani ragazzi, ci vediamo davanti al cancello tra due minuti!"

0 finì il suo ultimo discorso e controllando di aver preso tutto io e Alessia uscimmo, la aiutai con i bagagli e decidemmo di portarci due bottigliette d'acqua e due barrette di cioccolato per il viaggio.
Abbiamo speso quasi tutti i nostri "soldi" in quelle barrette e due monete ce le tenemmo per ricordo.

Passarono i due minuti ed eravamo tutti in fila indiana davanti al cancello e le porta si aprirono di nuovo.

Presi la mano di Alessia davanti a me e la strinsi felice.
Lei sorrise e annuì ricordandosi tutto come se la mia presa le stesse dando la forza per affrontare qualsiasi battaglia.
La sua battaglia era contro la sua famiglia e contro la nostalgia di tutto.
La sua famiglia l'aveva traumatizzata e questo posto beh sará indimenticabile.

Iniziarono i passi ed uno a uno iniziarono a uscire fino a che non arrivò il turno di Alessia.
0 probabilmente le disse di non voltarsi perché aspettavo solo che mi aspettasse.

Avanzai di qualche passo e 0 mi porse la scatolina e la abbracciai.

"Sei stata una grande Lidia, sono orgogliosa di te. Hai primeggiato al 90% delle sfide, mi hai sorpreso, il tuo spirito e la tua tenacia beh mi hanno sconvolta, spero in futuro di poter avere una figlia con il tuo stesso carattere perché mi hanno veramente lasciata senza parole" La abbracciai e la ringraziai per poi farle riprendere. "Come ho detto agli altri, prima di te, tu ora devi uscire senza voltarti e lasciarti il passato alle spalle e andare verso un futuro raggiante con chi vuoi che ti circondi"

Sorrisi e iniziai a incamminarmi con la scatola in mano.

Ero felice.

Uscita dalla soglia del cancello vidi tutti gli altri sparsi qua e la e vidi Alessia accanto alla parete e andai da lei.

"Hey "

"Hey? sono la tua ragazza e mi dici Hey?"

Scoppiammo a ridere e ci baciammo.
Aprimmo le scatole a debita distanza dal viso perché se ci fosse stato uno strumento per ipnotizzarci saremmo svenute.
Guardai le medaglie vinte da entrambe con un sorriso e una nostra piccola foto incorniciata di come eravamo durante la prova del bosco il primo giorno.
Era bellissima.
Soprattutto la mia ragazza davanti a me.

Chiuse le scatole ci incamminammo mano nella mano scrivendo sulla parete il mio numero di telefono con una scritta.

-Ciao 16, una volta che passi di qui cancella il mio numero è questo eh *********** Tu sai chi sono, il pennarello è a terra.-

Guardai 16 e gli feci cenno di guardare il muro mentre andai via con la mia Alessia. Ricevetti un messaggio dopo.

<12?>

~<yup>

Alessia, dopo che le spiegai l'accaduto mi sorrise e arrivate a casa la presentai subito a mia madre, la accettò subito.
Anche il mio fratellino.

Passammo lì pochi giorni prima di avere le chiavi e iniziare il trasloco da casa sua.
Sua madre si voleva scusare ma ormai Ale non vedeva altro che schifo e io non potevo andare in mezzo alle sue scelte. E lei mi amava per questo. Le lascio i suoi spazi e se ha qualcosa può dirmela o farmela capire.

Skip time 18 Agosto 20 anni dopo

Ero in camera ad aspettare mia moglie Alessia per farle vedere le scatole che trovai in cantina.

"Che succede?"mi chiese tranquilla.

"Guarda, ti ricordi?" le dissi mostrandole le scatole.

"Come se fosse ieri" mi diede un bacio.

Iniziamo dagli aggiornamenti.
Dopo l'esperimento feci amicizia con Lorenzo (16) e Mattia(4) e uscivamo ogni tanto insieme anche a Miryam (15) e Emily(3) avevamo creato un bel gruppetto.
Ci fu il matrimonio di Katia(19) e John(20) e fummo tutti invitati.
C'era chi era migliorato e chi aveva già un figlio come Tomas(1) e Nicolay(2) e si chiamava Zack e aveva 4 anni.
Lo avevano adottato da un orfanotrofio e gli hanno dato una vita nettamente migliore.
Conobbi meglio Giacomo(14) e Ilaria(13) che non avevo quasi mai occasione di vedere.
Ho assistito insieme ad Ale la proposta di matrimonio che fece William(10) a Giulia(9) e l'anno seguente ci fu anche il loro matrimonio.

Al nostro matrimonio feci io la proposta e lo celebrammo in una chiesa ortodossa.
Avevamo organizzato tutto. I nostri testimoni furono Lorenzo e Marilena(17) con cui Alessia aveva legato un po' durante una prova di cucino a cui non è stato dato un voto o un peso.

Carlos(18) aveva trovato la chiesa ortodossa e lo ringrazio per questo.

Due anni dopo il nostro matrimonio andammo in Spagna e io misi incinta Alessia tramite un metodo artificiale.
E da lí nacque la piccola Jessica insieme alla sua gemellina Elisa.

Demmo ad entrambe la vita che tutti sognarono, ora loro hanno 10 anni e sono felicissime di avere due mamme come noi.

I fratelli di Lorenzo divennero anche miei fratelli, Brian(28) e Ester(34) ci raccontarono di come portarono avanti le vite gli altri ragazzi dell'esperimento.

Mi ha cambiato la vita in meglio e ora sono qui con Alessia che sto scrivendo, mi ha appena sorriso e ci siamo baciate non meno di due secondi fa.

•ciao ciao -Alessia

Siamo nella nostra casa. Color borgogna.
La amiamo. Amiamo le nostre figli. I nostri amici. I familiari /ps Alessia ha chiuso i rapporti con tutti tranne che con i cugini e gli zii/.
E noi stesse.

E come disse Ale due secondi fa.

Ciao, ciao. -Lidia

(Il borgogna è il colore in alto)

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