Bruciata Dal Ghiaccio

34.

Mi scuso per eventuali errori ortografici.
(Sopra la nuova casa di Clara)
Capitolo più corto, sorry.

Stiamo finendo la nostra colazione chiacchierando del più e del meno. -I tuoi ti hanno regalato qualcosa per Natale?- non mi parla molto della sua famiglia, in realtà non l'ha mai fatto e lo trovo molto riservato al riguardo. -No perché li ho minacciati di non farmene più.- si porta la tazza di caffè sulle labbra dopo aver inghiottito l'ultima fetta di pancetta,e girarsi con il busto verso di me. Mentre lui ha finito io ancora ho tutto l'uovo davanti, una fetta di pane e due fette di Bacon, si sono lenta.  -E perché mai?-

Alza le spalle -Mi hanno già dato così tanto negli anni della mia adolescenza, e ormai sono abbastanza adulto da non ricevere più regali. Ho un lavoro ben pagato non ne ho bisogno. Se voglio qualcosa basta mi comprarla.-

-Non mi hai mai parlato di loro.- gli faccio notare dando un morso al toast croccante. -Non me lo hai mai chiesto.- beve ancora il suo caffè per poi poggiare la tazza ormai vuota sul bancone. -Che tipi sono?-
Alzo lo sguardo guardando il suo volto. -Sono..- sbuffa non trovando le parole - vedi loro sono divorziati, e negli anni della mia adolescenza ne ho sofferto molto. Ma è stato anche questo a spingermi verso la recitazione, il dolore. Nonostante tutto però sono sempre stati presenti nella mia vita aiutandomi a seguire il mio sogno da attore, facendomi frequentare scuole prestigiose, tra l'altro le stesse che hai frequentato anche tu.

Mia madre è una donna dolcissima e affettuosa, anche se è abbastanza severa mentre mio padre è un uomo molto allegro e socievole, meno severo di mia madre. E poi ci sono le mie due sorelle, Sarah più grande di me di 2 anni, con cui ero più legato negli anni della mia adolescenza, e poi la piccola Emma, anche se ormai tanto piccola non è dato che ha appena compiuto 30 anni. Lei ti piacerebbe secondo me.- mi incanto nel vedere il viso che assume Tom nel parlare della sua famiglia, si vede che gli vuole bene e farebbe di tutto per loro. Da un lato lo invidio, ho sempre voluto avere dei fratelli, anche più grandi di me, e invece no sono sempre stata da sola.

-I miei mi hanno comprato una casa..- ammetto abbassando la testa per la vergogna che provo in questo momento. -Davvero?- gioco con il cibo con la mia forchetta mentre sorrido imbarazzata e annuendo alla sua domanda. -E tu che ne pensi?-

-Che ne penso? È assurdo. Quale genitore sano di mente comprerebbe una casa a sua figlia.- più che una domanda la mia è un affermazione, perché la risposta mi sembra al quanto ovvia. Ovvero nessuno. -Li ho convinti alla fine a farla pagare a me. Anche se ancora devo vederla in realtà.-

-Se ti va, potrei venire con te.- alzo la testa sorpresa per la richiesta di Tom e ora che ci penso effettivamente non mi dispiacerebbe sentire il suo parere al riguardo. -Mi piacerebbe. Se  vuoi possiamo andare domani.-
-Non ho impegni quindi va bene.- si alza dalla sedia prendendo il suo piatto vuoto e il mio mettendoli nel lavandino iniziando poi a sparecchiare anche tutto il resto. -Ti do una mano?-

-Tu hai cucinato, io sparecchio e lavo. Tu se vuoi mettiti pure comoda sul divano.- ne approfitto per prendere il telefono e vedere qualche nuovo messaggio o Email per poi sedermi comodamente sul divano grigio accanto alla televisione enorme attaccata alla parete sopra il camino in pietra. Rispondo a un messaggio di Thomas e anche a quello di mia madre in cui mi chiede dove sono finita. Le dico la verità dicendole che sono rimasta a dormire a casa di Tom mentre lei in risposta mi manda una faccina che fa l'occhiolino che mi fa sorridere divertita.

Il mio telefono inizia a squillare e sul mio schermo appare il nome del mio agente. Strano che mi chiami a quest'ora durante un giorno festivo, forse vorrà solo farmi gli auguri di buon anno. Trascino il dito accettando la chiamata.
-Buon anno tesorooo!-
Rido per essere stata colta così di sorpresa. -Buon anno anche a te Marcus. Come te la passi?-