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Sakusa Kiyoomi si stropiccia gli occhi grandi e tondi, quella mattina si era dovuto svegliare quasi alle luci dell'alba per arrivare in tempo all'ennesimo Talk Show. Il caffè delle macchinette dello studio televisivo era quanto ciò di peggiore avesse mai bevuto e la vista di Miya Atsumu, nei suoi jeans strappati da cattivo ragazzo non lo aiutava minimamente a buttare giù la bevanda densa. Nauseante.
Non può fare a meno di pensare come anche quel giorno, Miya Atsumu stia recitando la parte della versione migliore di sé stesso. Patetico.
- Bene Atsumu.. posso chiamarti Atsumu vero? -
Atsumu Miya annuisce all'intervistatore di "Morning Japan!", rivolge un sorriso ammiccante alla telecamera che lo riprende frontalmente e replica con la sicurezza tipica di chi ha ripetuto la stessa azione decine di volte.
- Nessun problema Mio-chan, ormai siamo compagni! -
Dà il cinque all'uomo sulla trentina seduto dietro una scrivania di scena e poi si battono il pugno ridendo.
- e questo era Atsumu Miya, ricordatevi di prenotare i biglietti per il suo nuovo film in uscita il tredici maggio in tutte le sale -
- e stop! -
Urla il direttore.
Atsumu si alza con calma, il sorriso ormai spento. I truccatori accorrono, come sudditi al re e proprio come un sovrano il ragazzo ordina di togliergli "lo schifo" che ha in faccia.
Kiyoomi Sakusa lo detesta, il suo non è sicuramente un odio viscerale, ma più una sorta di repellenza e lui questo tipo di sensazione la conosce fin troppo bene.

Sakusa Kiyoomi è misofobo. Non sa esattamente perchè sia iniziata, ricorda semplicemente di essere corso via dal campo di atletica, dopo che, il suo insegnante di ginnastica delle medie gli aveva poggiato una mano sulla spalla lasciata scoperta dalla canotta. Si chiuse nel bagno più vicino, nonostante fosse quello delle bambine e rosso in viso per la corsa, tolse il più velocemente possibile l'indumento per poter lavare il punto di contatto. Mentre si insaponava però, prese consapevolezza di un altro fattore, sicuramente il bagno delle ragazze era sempre stato più pulito rispetto a quello dei maschi, ma rimaneva comunque un bagno pubblico. A quel pensiero, il battito del cuore iniziò ad accelerare e sentì il sudore accumularglisi sulle mani, sul collo e alle radici dei riccioli scuri. Quando cercò di allontanarsi dal lavandino sbatté contro la parete e ciò non fece altro che peggiorare la situazione nella sua testa già instabile. Venne trovato da una studentessa, mentre piangeva rannicchiato a terra e una volta che i suoi arrivarono a scuola fu in grado, bene o male, di calmarsi.

Inizialmente le psicosi di quel tipo si riuscivano ad arginare con piccoli accorgimenti, come ad esempio i copri water usa e getta, oppure le salviette disinfettanti, per non toccare direttamente le superfici sporche dei mezzi pubblici.
Ma il disturbo peggiorò di colpo al liceo, complice l'ansia e il malessere provocato da una penosa attitudine ai rapporti sociali. Così quelle lievi soluzioni iniziarono a non bastare più, Kiyoomi evitava del tutto il contatto fisico, che fosse un abbraccio dei genitori o lo sfioramento di un compagno lungo i corridoi. Iniziò a portarsi dietro le bottigliette di acetone, che sua mamma usava come solvente per unghie e a lavare le mani solo ed esclusivamente con quello, a costo di bruciarsi la pelle. Non prendeva più la metro o simili e anche camminare sui marciapiedi affollati alle volte gli provocava inquietudine.

Quindi sì, ciò che prova per Miya Atsumu è sicuramente repellenza.

Il telefono da lavoro di Sakusa squilla facendolo quasi spaventare, lo tira fuori dalla tasca.
- Moshi Moshi -
- Se Miya non smette di ignorare le mie telefonate, giuro su chi ho di più caro che lo prendo a pugni! -
La voce di Iwaizumi è così alta da poter essere sentita anche da gente esterna alla telefonata e infatti qualche stagista un po' sfatto si gira confuso nelle direzione di Sakusa.
Miya Atsumu ha sempre il cellulare con sé, pubblica foto, pubblica stories, fa qualche live su instagram e vede video di alpaca, perché "i gattini sono da sempliciotti" ed è per questo che Iwaizumi sa che l'attore rifiuta di proposito le sue chiamate, ed è costretto a ripiegare sul suo assistente.
Sakusa sbuffa, perché Atsumu oltre a essere ripugnante è anche uno stupido irresponsabile e lui che dovrebbe occuparsi giusto di appuntamenti e scartoffie, si trova spesso intrappolato nel ruolo di bambinaia. Chiede cortesemente a Iwaizumi di attendere in linea e cerca il camerino di Atsumu, fortunatamente nel momento in cui compie i primi passi il ragazzo esce da una porta bianca.

Un estraneo attorno (SakuAtsu)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora