Una strana sensazione #2

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SKIP TIME: IL GIORNO DOPO

Drin...drin...

Spengo la sveglia violentamente, odio quella sveglia, ora vi starete chiedendo "ma allora perché non la cambi?" BEH ECCO NON RIESCO A CAMBIARLA, cambiando argomento...oggi devo comprare i materiali per la scuola.

Scendo dalla scalle per andare in cucina a fare colazione e con poca sorpresa non trovo i miei, sono al lavoro, come solitamente.

Forse è meglio così, non ho bisogno di loro, basto io, non ho bisogno di affetto, ho me stessa.
Quando loro sono a casa non fanno altro che giudicarmi 24/7 e non si interessano di come mi sento...ok, ora basta deprimermi!
Devo andare avanti!

Prendo alcuni biscotti al cioccolato e un po' di latte che aggiungo al mio cappuccino.

In 5 minuti finisco tutto e mi cambio.
Una felpa e dei pantaloncini neri non molto aderenti.

Esco prendendo le chiavi e il telefono.

È una mattina calma e il sole si fa meno timido col passare dei secondi.

Dopo un po' trovo un negozietto dove ci sono alcuni materiali scolastici in promozione e dato che devo pagarli con i miei soldi, non penso due volte prima di entrarci.

Controllavo i prezzi tra gli scaffali quando sentì il rumore irritante del campanellino sopra la porta che indica che qualcuno è entrato nel negozio, ma non ci feci molto caso e continuai a cercare una penna nera.

Trovata!

Era in fondo allo scaffale, stavo per prenderla quando incrociai il mio sguardo con quello della persona entrata prima...wow forse non avrei dovuto ignorare quell'avviso improvviso di un nuovo arrivato al locale.

Continuavo a fissarlo e nè io nè lui volevamo interrompere quel contatto distante e profondo.

Non sono riuscita a capire com'era il ragazzo, ero troppo distratta a perdermi in un mar rosso sangue.

Lui distolse lo sguardo e andò via.

Rimango lì ferma con la penna nera in mano cercando di capire ciò che era appena accaduto.

Ignoro i miei pensamenti e finisco di comprare quello che mi serve avviandomi a casa.

SKIP TIME

Era sera, i miei stavano per arrivare, avevo appena finito di preparare la cena.

Metto tutto apposto e vado in camera mia a mangiare, non mi piace stare con loro, non farebbero altro che sparlare di me.

Dopo aver mangiato andai in bagno a lavarmi.

Presi un bel pigiamino rosso...rosso...come i suoi occhi...

Mi paralizzai.

Non potevo capire quella strana sensazione.

Non capivo più nulla

Cos'era quella cosa che ti dava mal di stomaco e che non faceva entrare aria nei polmoni...quella sensazione di sicurezza e fiducia...

Ma lui è un completo estraneo.

Non ho mai capito queste cose, essendo sola senza amici, sin da piccola non ho mai capito bene le emozioni e principalmente come controllarle.

Mi svegliai dal mio coma quando sentii mio padre avvicinarsi.

T/p: "buonanotte" mi disse andando in camera sua con mia madre che non mi degna neanche di uno sguardo.

Mi odia e io non so nemmeno il motivo.

Io non rispondo, rimango in silenzio e vado in camera mia per cercare di dormire.

Inutilmente.

Non riuscivo a chiudere occhio, avevo il cervello fisso su una sola cosa, o meglio, su una persona.

Quel ragazzo...

Quel mar rosso sangue...

E non sono riuscita a vedere com'era fatto...se solo un giorno lo vedessi per sbaglio non potrei riconoscerlo...ahhh sono propio una sfigata!

Da quando penso così tanto a un RAGAZZO? (Cliché gente)

si, mi sono già innamorata una volta, il primo amore, ricordi cosa si prova? (Capite la reference)

Beh si tutto magnifico, tranne quando finisce...una delle cose più dolorose della mia vita...

Infatti ci sono uscita e mi sono promessa che non mi sarei mai più innamorata di nessuno.
Non potrei sopportare tutto quel dolore di nuovo e a lui piacevo solo perché lui riusciva ad essere peggio di me.


~FEAR~ Bakugou Katsuki xreader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora