Il lato destro del letto era intatto. Inutilizzato. Harry fissava il cuscino bianco accanto al suo da innumerevoli minuti. Alzarsi sembrava una cosa impossibile, le sue gambe sembravano non rispondere ai comandi e il letto sembrava troppo comodo da abbandonare.
"Mi stai davvero cacciando così Harry?"
Le parole di Louis avevano aperto un taglio profondo nella bocca del suo stomaco.
"È così che vuoi finirla? Cacciandomi via? Non volendo ascoltarmi? Sai che ti dico? La tua arroganza e il tuo egocentrismo hanno raggiunto livelli estremi. Fottiti"
Credeva di essere rimasto sulla soglia della porta per un tempo indefinito. La macchina di Louis ormai scomparsa dietro la curva lasciando dietro di se rimpianti, promesse e sogni non realizzati.
Era stato davvero così egoista dal non aver calcolato cosa volesse davvero Louis? Il voler stare insieme era solo per lui una cosa così importante?
Il suo telefono squillò ed Harry non potè fare a meno che far scattare il braccio verso di esso e rispondere di getto.
"Louis?", chiese in tono speranzoso.
"Harry? Sono Paul"
Socchiuse gli occhi passandosi una mano tra i capelli ed alzandosi a sedere. La sua vita era aggrovigliata tra le lenzuola e il contatto con il fresco degli inizi di novembre lo costrinse a coprirsi il petto nudo.
"Oh, buongiorno. Mi dispiace per l'inconveniente"
"Nessun problema. Harry andrò dritto al sodo, ho bisogno di discutere con te alcune cose inerenti a questa situazione. Non ti chiederò di venire qui in studio quindi speravo di poterne parlare con calma adesso"
"Certo..si si assolutamente" annuì Harry alzandosi con fatica dal letto e mettendo il telefono in viva voce mentre metteva una tuta addosso.
"Abbiamo contattato i manager di Louis sta mattina presto. È stata una lunga chiacchierata e se posso permettermi sono dei figli di puttana, lo sono sempre stati e su questo nessuno del nostro team cambierà mai idea. Presuppongo che tu sappia che questa volta non sia stata però decisione loro quello che è accaduto ieri"
Ci furono attimi di silenzio, segno del fatto che Harry dovesse dare una risposta.
"So bene che è stato Louis a non voler più andare avanti. Non so perché e non so nemmeno come sia saltata fuori Eleanore dopo che il contratto era scaduto anche per lei. Come si può essere così disperati dall'accettare di firmarne un altro? Dici che hanno firmato qualcosa a breve termine?"
Paul sospirò ed Harry si stese a pancia in su sul letto, ridisegnando con gli occhi i cerchi di luce che entrando dalla finestra si proiettavano sul soffitto. Era ormai convinto di dover andare avanti per conto suo, non poteva ormai più aspettare nessuno.
"Paul?", mormorò Harry colto da un'improvviso pensiero. Sorrise portandosi le mani tra i capelli e si morse le labbra.
"Credo di aver trovato una soluzione per sabato", disse semplicemente mettendosi a sedere ed aspettando che l'altro gli rivolgesse la sua attenzione.
Louis Tomlinson non era il tipo di persona che buttava all'aria la sua vita per codardia, ma in quel particolare frangente della sua esistenza aveva deciso di ribaltare i suoi ideali e scappare dai suoi problemi. Lo aveva fatto nel modo meno ortodosso possibile, il modo che sapeva benissimo avrebbe ferito maggiormente Harry, ma nel momento in cui confermava di non voler più partecipare allo show di James quel sabato non ci aveva pensato. Era terrorizzato.
Amava Harry così tanto che aveva paura per loro. Aveva paura per lui. Non negava a se stesso che Harry avesse più fama di lui e rovinare la sua immagine non era un piano che in quel momento gli sembrava realizzabile. Aveva però rovinato tutto e se ne era accorto proprio quando quelle foto erano state pubblicate sul The Sun quella mattina. Sapeva di aver perso Harry non appena il giornale gli era stato consegnato. Quando lo aveva visto sulla soglia di casa non lo aveva riconosciuto, la felicità che il suo ragazzo emanava quando rientrava dopo il lavoro era qualcosa di cui mai pensava si volesse privare. Era così arrabbiato con se stesso che ci mise poco a lasciare che il suo orgoglio si impossessasse di lui, sgretolando la minima possibilità di poter parlare con Harry. Andò via. Aveva perso contro se stesso.
"Louis credi sia possibile vederci sabato sera? Jhonny mi ha chiesto di dirti che sarebbe il caso di farci fare qualche foto mentre Harry è da James"
Louis annuì grattandosi il mento con aria pensierosa per poi rivolgere uno sguardo stanco verso Eleanore "Certo. Però non nominare più il suo nome, credo di averlo pronunciato e scritto più volte ieri di quanto lo abbia fatto nella mia intera vita"
La ragazza annuì prendendo il proprio cellulare ed alzandosi dalla poltrona del salotto di Louis, avvicinandosi al ragazzo e poggiandogli una mano sulla spalla. "Io allora andrei. Devo vedermi con Jenny tra venti minuti e sai bene che aspettare non è il suo forte". Sorrise timidamente e il ragazzo non potè fare a meno che stringerle delicatamente la mano "Tu si che sei abituata vero? Il sottoscritto ti fa aspettare anche troppo"
Eleanore alzò gli occhi al cielo sfilando la propria mano dalla presa di Louis e dirigendosi con fretta verso la porta "A domani allora. Louis ti prego, metti la testa apposto prima di fare queste stronzate all'ultimo momento. Io ci sono sempre per te ma devi decidere cosa vuoi farne della tua vita. Ho accettato questo lavoro per starti accanto perché so quanto testa di cazzo tu possa essere a volte"
Dopo un ultimo rapido sguardo al ragazzo Eleanore si chiuse la porta alle spalle.
Louis ignorò il suo commento, stava cercando di fare pace con se stesso invano. Aveva troppo alle spalle e prima di andare avanti doveva stare tranquillo che niente nel suo passato gli si ritorcesse contro.
Andare avanti senza Harry era quasi un eufemismo ma la realtà dei fatti gli era piombata addosso dopo aver visto gli occhi delusi del ragazzo mentre svoltava l'angolo della sua via con la macchina.
Perché non sentiva niente?
Era deprimente non sentire anche la minima mancanza del ragazzo. Avrebbe preferito sentire quel forte dolore che aveva provato la prima volta che si erano lasciati, quel dolore che non voleva lasciarlo e che aveva continuato a persistere finché Harry non era tornato da lui.
Forse dove andare così, del resto nulla dura per sempre. Vero?
N.A
scrivo questa storia perché il mio stato mentale non è dei migliori, si vede? ah no? ✨
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Through The Door | Larry Stylinson
FanfictionMancava poco al loro momento ma ad Harry cade il mondo addosso quando scopre che Louis aveva altri piani per la loro relazione.