al mio diciottesimo berrò catrame

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Voi non lo sapete,
al mio diciottesimo
persi tutto
al mio diciottesimo
persi i miei 17 anni
persi la mia stupida abitudine,
di perdermi nei minuti, nelle ore,
al mio diciottesimo
persi i miei vestiti,
persi la nostalgia delle tue mani,
persi il mio corpo e lo ritrovai nel tuo,
persi l'innocenza dalle vene
e le vene le ingoiai.
Al mio diciottesimo,
lo champagne e il tuo sangue
divennero pane divino.
Nostalgia dove?
di te sicuro,
ma in me dove?
Al mio diciottesimo,
bevvi catrame
e te lo sputai in bocca,
maledetta abitudine,
degli altri,
quella di parlare con la lingua altrui
e di ridere con l'arido in bocca,
una maschera per carnevale,
e un'altra per tutti i giorni,
passerà quando?
non domani
perché oggi amo la poesia
e odio la rima

È CarnevaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora