La notizia

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Lucrezia
"È meglio che vai"dico "Si hai ragione" risponde per poi andare verso la porta.
Vado a prendere una scopa per pulire i vetri, dopo aver fatto mi metto sul letto a pancia in su a pensare a quel bacio, non so spiegare la sensazione.
Sono le 5.00 del mattino e ancora sto pensando, mi alzo di colpo e vado in camera sua, apro la porta e lo trovo in piedi con solo i boxer, mi fiondo sulle sue labbra, lui scende pian piano sui fianchi, si stacca da per un momento "Non è sbagliato" mi dice guardandomi negli occhi "Non é il momento di capire cos'è giusto o sbagliato" riprende a baciarmi e ci spostiamo sul letto, sono sopra di lui, mi sfila la
gonna, per poi levarmi anche il reggiseno, poco dopo inizia a baciarmi per poi scendere sul seno. Le sue mani scendo sul sedere e con un movimento avvicina la mia intimità alla sua erezione, riprende a baciarmi per poi cambiare posizione adesso lui si trova su di me continua a baciarmi, pian piano con le mano scende sotto togliendomi l'unico indumento rimasto, inizia a baciarmi nuovamente il collo per poi proseguire lungo la pancia e arrivare alla mia intimità. Inizia a baciarla per poi toccare il mio punto sensibile, le miei dita vanno nei suoi capelli, sento il mio cuore pompare sempre di più,"Sto per venire" dico mentre lui continua, inizio a ansimare dal piacere, lui torna sulle miei labbra e con le mani gli tolgo i boxer, inizio a toccare la sua erezione con le mani e lui inizia a ansimare mi stacco dalle sue labbra e scendo verso la sua erezione, muovo lentamente le labbra lungo la sua erezione, lui mi tiene i capelli mentre io continuo. Lui mi fa alzare por poi mettersi sopra di me, " Sei sicura" mi chiede "Mai stata più sicura si così" senza pensarci due volte si mette il preservativo e infila la sua enorme erezione dentro di me, il dolore diventa piacere e lui continua facendo movimenti veloci, iniziamo a ansimare insieme, veniamo insieme e mentre lui è ancora dentro di me mi da un bacio per poi uscire e mettersi difianco a me.
Mi metto sulla sua spalla, nessuno dei due dice mezza parola, "Forse è meglio che vai in camera tua" mi dice che stronzo, abbiamo scopato e a lui non è importato nulla, senza rispondere me ne vado riprendendo i miei vestiti. Sono le 6.00 è per fortuna domani non c'è scuola, mi metto a dormire con solo una felpa oversize nera.
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Mi sveglio con la suoneria del mio telefono, noto dei messaggi da parte di mia mamma e anche delle chiamate perse
Mamma<-Tesoro rispondi, devo parlarti> sono sempre più confusa decido di richiamarla subito, in questa settimana che non ci è stata abbiamo parlato solo tramite Whatsapp, <Pronto> dico lei mi chiede di passare a FaceTime e così faccio, appena la vedo sono confusa <Ti trovo in ospedale, cos'è successo, hai i capel> non mi fa finire di parlare <Tesoro fammi spiegare, so che è difficile e non è bello saperlo tramite telefono, ho la leucemia> dal mio viso scendono lacrime e inizio a singhiozzare <Perché non me l'hai detto prima> dico alzando un po' la voce < Tesoro non volevo essere un perso per te> inizia a piangere <Tu non sei un peso per me, adesso dimmi dove siete verrò lì. Prenderò il primo aereo> lei mi guarda <Amore no, non serve che tu venga, ho iniziato la chemio, purtroppo non sta funzionando> la guardo <Ma è passato solo una settimana, ci vogliono mesi> lei inizia a piangere <Non ci sono cure è molto estero, continuerò per un'altra settimana poi tornerò> inizio piangere <No tesoro andrà tutto bene, se non ce la farò> la blocco <No ti prego non dirlo non mi lasciare> <Non sarai sola> sento una voce a me sconosciuta <Amore è arrivato il dottore ci sentiamo> riattacca. Tiro il telefono a terra mi alzo e inizia a piangere e urlare
inizia a distruggere tutto, vado in bagno e mi guardò allo specchio abbasso la testa la rialzo e tirò un pugno frantumandolo, guardo la mia mano piena di sangue ma non mi fa male, la porta sbatte "Lucrezia cosa diavolo stai facendo" dice Emanuele e corre verso di me appena vede il vetro frantumato e la mia mano ricoperta da sangue, casco a terra e Emanuele mi riprende la mia testa e sul suo petto e inizio a piangere e a urlare e lui mi tiene stretta.
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Emanuele
Non so cosa sia successo a Lucrezia la tengo stretta mette piange e urla, dopo un po' sento qualcuno entrare "Signore che succede" è Alexander accompagnato da Angelica, corrono verso di noi appena gli rivolgo uno sguardo preoccupato e indico il sangue. Alexander prende Lucrezia e corre di sotto, seguita da me e Angelica. Sembra che sappiamo cosa sia successo, allora decido di fermare Angelica "Cos'è successo" lei mi guarda, "La madre della Signorina Lucrezia ha la leucemia e le cure non stanno funzionando ecco perché sono partiti, la Signora ci aveva avvertito che l'avrebbe chiamata per dirglielo, ci ha chiesto di stargli vicino, ha già perso un padre non riuscirebbe a perdere anche sua madre" io la guardo con gli occhi lucidi "È passata una settimana come fanno a dire che le cure non vanno" lei abbassa lo sguardo a terra "È molto esteso non ce la farà già gli e l'hanno detto, farà quest'ultima settimana di chemio poi tornerà e avrà solo 5 giorni di vita" mi scende una lacrima, sento Lucrezia urlare, provengono dall'ufficio di mio padre," Con permesso Signore" dice Angelina.
Sono rimasto tutto il tempo fuori, vedo Alexander uscire mentre parla al telefono <Salve dottore dovrebbe venire qui.> vado verso di lui "Che succede, perché il dottore" lui mi guarda sospira "La signorina ha avuto un grande shock, si era ammalata per la morte del padre di anoressia e depressione e vi serve il dottore per vedere come poter proseguire".
Entro in ufficio e trovo Lucrezia seduta sulla poltrona e affianco Angelica, appena mi vede viene verso di me, inizia a darmi pugni sul petto "VAFFANCULO, ti odio, non voglio mai più vederti" inizia a urlare per poi cadere a terra la riprendo e dal suo viso iniziano a scendere lacrime e lo stesso sul mio, ad un certo punto mi abbraccia forte come se ne avesse bisogno ricambio, e le do un bacio sulla testa "Andrà tutto bene piccola" lei piange lentamente, la vedo stanca "Alexander Angelica la porto di sopra quando arriverà il dottore la visiterà" la porto in camera mia la sua è tutta distrutta e ci sono pezzi di vetro da tutte le parti, la distendo sul letto e vado verso la porta per lasciarle spazio "No ti prego resta qui non mi farmi rimanere sola" mi metto affianco a lei.
Lucrezia si posizione sul mio petto e io poggio la mano sulla sua schiena, "Ti sei mai sentito come se il mondo ti stesse crollando addosso fino ad ucciderti" la guardo "Si, fidati lo so" dico "Ho paura ma quando ci sei tu e come se il mondo ritorna come prima" le do un bacio sulla fronte "Ti proteggerò io, non dovrai avere paura" dico poi l'abbraccio.
Dopo un po' arriva il dottore "Salve dottore" dico per alzarmi, lui fa cenno con la mano "Può accomodarsi fuori" lei si alza e mi prende la mano "Tranquilla deve solo visitarti aspetterò qui fuori" le do un bacio sulla fronte e esco. Dopo mezz'ora ad aspettare il dottore esce "La ragazza ha avuto uno shock, si rimetterà presto le ho dato dei sonniferi. Ma la cosa più importante statele vicino" annuiamo tutti insieme, Angelica va verso la camera di Lucrezia "Angelica porta alcuni vestiti suoi in camera mia per il momento rimarrà con me" lei annuisce e va, "Vado a chiamare il Signor Harry per informale che va tutto bene" annuisco, "Grazie mille dottore" dico "Di niente, mi raccomando lei deve stargli molto vicino, quando le ha preso la mano si vedeva che lei gli dà sicurezza" dice "Certo dottore" entro e vedo Lucrezia dormire e decido di sdraiarmi insieme a lei.

Il mio fratellastro mi ha stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora