darling~

nuove amicizie

-lieto di conoscerti mia cara, il mio nome è Alastor, tu saresti..?
-y/n..
-che nome grazioso!
-emh grazie..(?)

quel tizio, Alastor, mi inquieta parecchio devo dire.

-hey vaggie perché non porti y/n a fare un giro dell'hotel? te ne sarei grata!
dice la biondina tutta entusiasta
-che palle ma perché proprio io? forza andiamo.

la ragazza grigiastra mi prende per il braccio e mi porta svogliatamente a fare un tour dell'hotel.

-wow, è enorme questo posto.
-già non possiamo lamentarci. ma senti.. com'è che ci sei arrivata qui?
-ero distratta in strada, penso mi abbiamo messo sotto.
- che rincoglion- , EMH volevo dire mi dispiace tanto.

ho guardato vaggie, lei mi ha riguardato, poi si è messa a ridere. qui le persone sanno solo essere perfide.  beh è sempre l'inferno.. cosa dovrei aspettarmi?.

finito il tour dell'hotel torniamo nella sala principale, dagli altri.

charlie ci viene incontro.

-allora? cosa ne pensi dell'hotel?
-mh, penso sia enorme, però molto disordinato.
-do ragione a y/n, qui dentro è uno schifo. dovreste essere più che contenti che io sia ancora qui.
aggiunge angel, con il suo solito tono superbo.

-vieni tesoro, andiamo a bere qualcosa al bar
-ci sto!

io e il ragno rosa raggiungiamo quello che sembra essere un gatto? scoiattolo? che cazzo è?

-chi è questa troietta?
-y/n, tu che cosa saresti?
-mi chiamo Husk, cosa sono non ti interessa.
-va bene, basta chiacchiere, portaci qualcosa da bere. forte,  possibilmente.
-come volete.

-lascialo perdere, husk è solo un tossico hahah.
-già avevo notato hahah.

io e angel iniziamo a scherzare e ridere insieme.

ritorna il "gatto" con ciò che abbiamo ordinato.

appena prendo una delle due bottiglie in mano qualcosa mi afferra il braccio.

-Angel, non devi far bere la nostra cara ospite.
-che palle che sei Alastor lasciaci in pace.
-sai quali sono le regole
-basta demone della radio, non fare lo sguasta feste. lascia a me e y/n un po' di divertimento.

a quel punto Alastor mi prende la mano e mi porta in una stanza.
-perdona la mia arroganza, darling.
-non sei stato arrogante anzi.
-beh parlando d'altro, questa è la tua stanza, dormirai qui. ti lascio da sola, ambientati un po'.

a quel punto mi fa un occhiolino, ed esce dalla porta lasciandomi strafogare nei miei pensieri.