Magnetica

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Sangiovanni

Sono riuscito ad entrate nella scuola di amici! Chi l'avrebbe mai detto? Pensandoci mi stupisco persino io, anche se spesso molti mi hanno detto di invidiare la mia tranquillità di fronte alle cose. Ma si sbagliano, non sono per niente sciallo; come tutti ho i miei momenti down e non nego che, mentre mi trovavo di fronte alla commissione di canto, con le note di "Gucci Bag" che risuonavano per lo studio di Amici, avevo l'ansia a palla e il cuore che batteva all'impazzata. Ma non volevo lasciarmi sopraffare da questi sentimenti e quindi ho cercato di concentrarmi per trasmettere una sensazione di relax. 

Dopo questo sicuramente starete pensando che sono già esperto in questo campo. Molti adulti al giorno d'oggi pensano che noi giovani che magari pubblichiamo video su YouTube siamo più spigliati di fronte al pubblico o alla telecamera. La verità? Vi sbagliate anche questa volta.

Il mio percorso con la musica è cominciato di recente. Quest'estate ho pubblicato il mio secondo singolo "Non+", mentre il primo, "Prano!a", è uscito l'inverno scorso. Avrei voluto tanto presentarlo a questo provino perché, tra tutto il mio repertorio è quello che più mi rappresenta. E' nato infatti in un periodo della mia vita dove tutto mi sembrava andare a puttane: tra la scuola, amici e famiglia, nessuno riusciva a capirmi. Tuttavia da una parte avevo paura di poter essere giudicato in qualche modo, (ebbene sì, che ci crediate o no anche io ho le mie paranoie, non a caso il titolo è proprio quello), ma dall'altra ho pensato che il contenuto triste di questo pezzo non fosse molto adatto ad una esibizione in TV, soprattutto per entrare ad Amici 20. 

Ma sai una cosa caro lettore? La vorresti sapere la verità più vera che fin ora ho raccontato solo a me stesso? Non volevo in alcun modo presentarmi debole. Non volevo che il grande pubblico potesse conoscere le mie fragilità. E' vero, "Prano!a" fin ora mi ha rappresentato in pieno ed è in questo pezzo che mi sono quasi messo a nudo, ho raccontato i miei limiti, le paure. Ecco perché è così triste. 

Tuttavia, non sono una persona a cui piace mostrare le proprie fragilità all'esterno, ma solo la parte più stronza e arrogante. Forse solo quando mi conosci impari a capire chi sono davvero. Mi piace il gioco delle maschere. Sono io il conduttore del gioco, del mio gioco. Decido di mostrare ciò che voglio che la gente sappia; e in questo caso decido esibire la parte menefreghista che forse neanche esiste ma che sono io a crearmi. Non ditemi che nessuno lo ha mai fatto perché non è così. Tutti, chi più chi meno, indossiamo le nostre maschere, mostrando solo ciò che vogliamo, come se desiderassimo far vedere solo quello che ci siamo costruiti, la parte falsa di noi stessi.

Ma comunque non voglio annoiarvi con la mie para, questo deve essere un momento di festa! Sapete benissimo che non è scontato entrare qui.

Sono molto felice che Rudy Zerbi ed Anna Pettinelli siano riusciti a capire la mia musica e sono così grato ad entrambi per l'opportunità che mi hanno dato che, ora come ora, non so chi scegliere tra i due come mio coach di canto.

Dopo la puntata siamo andati tutti in sala relax, dove Maria si è collegata per spiegarci le regole della casa e dirci che dovevamo entrare a coppie un maschio e una femmina. I primi due saremo stati io e Giulia.

Alle parole di Maria ho guardato Giulia e le ho sorriso.

Se devo dirla tutta l'avevo già notata nei corridoi quando aspettavamo che la produzione ci chiamasse per esibirci in puntata. Stava parlando con due ragazze che oggi sono entrate nella scuola con noi.

Mi ha colpito molto la sua risata perché non è come le altre, è magnetica, ti trascina e alla fine ridi anche tu senza conoscerne il motivo. 

Vi posso confessare una cosa? 

Ora non posso dire molto perché ancora non la conosco, ma vederla danzare mi ha scatenato un mix di emozioni che non ho mai provato, un vuoto nella pancia e tanta voglia di capire cosa si nasconda dietro quella risata così contagiosa. E' vero ora penserete che non siamo mica a U&D (nonostante la conduttrice sia la stessa e Gianni e Tina non siano i nostri opinionisti), ma ho provato una piccola attrazione per questa ragazza. 

Insieme siamo entrati in casetta e, dopo che ognuno dei nostri compagni ha fatto il suo ingresso in coppia, ci siamo ritrovati seduti sul divano a parlare. Casualmente mi sono seduto accanto a lei.

Ora non ridete di me, ma in modo abbastanza cringe ho cercato di attaccare bottone per conoscerla meglio. Se devo essere onesto, se mi fossi visto dall'esterno mi sarei considerato un idiota e, ancora peggio, se fossi stato al posto di lei mi sarei fiondato fuori dalla finestra per non ritrovarmi accanto ad un me stesso così imbarazzante. Ma non sapevo come attaccare bottone e quindi ho detto la prima cosa più stupida, e anche la più ovvia, che mi passava per la testa.

<<Quindi tu sei Giulia?>>.

Volete sapere la sua risposta? Mi ha riso letteralmente in faccia ed è stata anche carina perché un'altra al suo posto mi avrebbe sicuramente detto: "No, tua zia". Per lo meno io l'avrei fatto.

Mentre lei no, ha solo riso e poi mi ha persino fatto un complimento, sostenendo di aver apprezzato tantissimo il mio pezzo. Ha detto che le è entrato nella testa! Vi rendete conto?

E io come un cretino che ho fatto? Non ci crederete mai... sentite un po'...

<<Ah grazie anche tu hai spaccato in quella coreografia! Sei una forza nella danza, una grande... magari uno vedendoti per la prima volta potrebbe pensare che non sei all'altezza...>>.

Ecco. Vi rendete conto che cosa ho detto?

Forse ora non potrete capire finché non vi spiego. 

Praticamente...

Giulia non è una ragazza tanto alta e io come prima cosa per attaccare bottone che ho fatto? L'ho offesa in questo modo, involontariamente sia chiaro, perché per tutto il tempo ho balbettato come un idiota, mentre lei, evidentemente a disagio continuava a ridere; ma non era la stessa risata. 

Ma non è finita qui perché, per aggiustare la situazione ho pure continuato. Sentite...

<<Oh Dio, scusami... ora non voglio dire che non sei all'altezza nella realtà perché penso che tu lo sia anche lì...  è la verità! Per il poco che so di te penso che sei una ragazza alta. Vabbè forse è meglio che sto zitto perché ho fatto fin troppe figure di emme>>.

Caro lettore seriamente, dopo quelle quattro frasi pensavo che lei avrebbe messo una croce sopra questo stupido Sangiovanni, ero certo che avrei fatto la fine di Emily ed ero già pronto a ricevere un insulto, un rimprovero, persino uno schiaffo. Ma lei ancora una volta mi ha sorpreso. Nonostante all'inizio la sua risata fosse cambiata e sembrasse a disagio di fronte alle parole di un cretino come me, in quel momento, (forse capendo che io ero più a disagio di lei), quella risata magnetica è tornata e attraverso il suo sguardo Giulia mi ha fatto capire che non era arrabbiata, anzi, era persino divertita di fronte ad un bamboccio che per la prima volta non riusciva a rivolgere la parola a qualcuno. 

Credetemi che non mi era mai successo di incartarmi in questo modo. Sono sempre stato bravo con le parole. Eppure con questa ragazza, la lingua mi si è intrecciata e le parole più stupide sono uscite dalla mia bocca senza che io riuscissi a pensare ad un discorso decente. 

Ma non ho potuto dire altro perché Leonardo, un nostro compagno al quale Giulia aveva appena confessato di non saper cucinare neanche un panino tostato, l'ha chiamata in cucina per "insegnarle a cucinare", e lei dopo essersi alzata dal divano, tranquillamente, come se nulla fosse successo, prima di andare mi ha detto: <<Ci vediamo dopo>>. 

Sono rimasto sbalordito. Mi ha fatto capire che non le importava, che aveva capito le mie difficoltà. 

Ho deciso.

Voglio conoscerla.


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