Incubi.

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Lisa non aveva fatto altro che pensare a quella foto, non si capacitava del fatto che quel ragazzo era identico a lei.

Perché le assomigliava?

In dormitorio non aveva proferito parola, come se la lingua le si fosse attaccata al palato.
"Lisa, Grattastinchi ti ha mangiato la lingua?" Le aveva chiesto Lily, ma era come se fosse assente, come se una bolla là separasse dal mondo esterno, da quello reale.

Velocemente la ragazza si mise a letto, sotto gli occhi sbarrati delle sue compagne di stanza.

Improvvisamente si trovava in una stanza circolare, davanti a lei si trovavano tre porte. Lisa era incuriosita, voleva sapere cosa vi era dietro. Avanzò piano, stando attenta a cosa le stava intorno. Ormai si trovava davanti alla porta centrale, stava per girare il pomello d'oro di questa, quando sentì una voce.
"Sicura di voler aprire questa porta?" Era un sibilio, come la voce di un serpente. "Ce ne sono altre quattro"
"No, ce ne sono solo tre, non c'è una quarta porta" affermò Elizabeth, ricontandole.
"È perché non ti impegni. Se ti impegnassi riusciresti a vedere meglio, non credi piccola Elizabeth?"

Lisa, girò intorno a se stessa guardando meglio la stanza. All'improvviso la vide. Una minuscola porta mimetizzata nella parete del muro.
La ragazza corse verso di essa. Un cigolio sinistro introdusse una gigantesca stanza, sempre circolare, questa però non era completamente vuota.
Un grosso arco stava al centro. Era imponente. Lisa si sentiva attirata da esso. Iniziò a camminare lentamente, come se fosse in uno stato di dormiveglia. Arrivò davanti all'arco, Lisa sentiva delle voci, come se ci fosse qualcosa in quell'oggetto strano. All'improvviso sentì parlare di nuovo quella voce.
"Se attraverserai l'arco, scoprirai la verità"
Lisa si chiedeva a quale verità si riferisse la voce.
"Piccola e innocente Elizabeth, la verità, l'unica e sola, quella che ti è stata nascosta per così tanto tempo" disse la voce sibilante, come se l'avesse letto nel pensiero.

Lisa avanzò incerta, non appena mise piede a terra, una mano raggrinzita le prese il braccio. La ragazza cercava di dimenarsi, ma la presa diventava più forte a ogni singolo movimento.
"La ragazza dagli occhi di fuoco darà il via a una nuova guerra,
Ma sarà solo una la sentenza.
L'uomo del ritratto a scegliere la aiuterà
quale la sorte sarà.
Bene o male? Uno dei due trionferà" Questa volta fu una voce femminile a parlare, la voce di una donna anziana
"QUALE GUERRA?! QUALI SPARGIMENTI DI SANGUE?! RISPONDI!" Urlò Elizabeth quando la mano si ritrasse nello "arco"

Lisa si svegliò sudata, i capelli appicciati alla fronte e stava piangendo. Lily, Rose e Dominique la fissavano preoccupate.
Improvvisamente Elizabeth si mise a sedere, le altre continuavano a guardarla.
"Che c'è?" Chiese acidamente la ragazza.
"Lisa.." Iniziò Lily " hai iniziato a urlare nel sonno, parlavi di una guerra, morti e spargimenti di sangue"
"Ho..ho avuto un incubo, tutto qui, non c'è nulla di cui preoccuparsi" rispose infastidita Elizabeth.
"Hai iniziato a urlare nel sonno, sicura che sia tutto apposto?" Chiese Rose, che evidentemente aveva capito che c'era qualcos a che non andava.
"È TUTTO APPOSTO, ADESSO FATEMI DORMIRE" disse Lisa, alterando il tono della voce.

Le tre ragazze fecero come la ragazza le aveva chiesto, ma non appena Lisa ritornò sotto le coperte l'incubo assalì la sua mente, facendole pensare a cosa tutto ciò significasse.

{SPAZIO AUTRICE.}
Lo so, questo capitolo è arrivato dopo parecchio tempo..(spero non abbiate dimenticato il resto della storia, lol) ma sono stata molto impegnata con la scuola e lo ammetto, mi ci è voluto un po' per scrivere un nuovo capitolo che avesse un filo logico con la storia. Spero che il capitolo vi piaccia, nonostante sia un po' più corto rispetto agli altri!
*e pregate che aggiorni presto un nuovo capitolo*

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 20, 2015 ⏰

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