«Ho chiesto a Yoongi di fare una passeggiata»Jimin aveva così esordito entrando nella camera sua e di Taehyung. Non aveva avuto modo di dirglielo prima perché dopo la chiacchierata, avvenuta con il corvino, erano ritornati in acqua e dopo un po' avevano pranzato tutti insieme nel ristorante del villaggio. Ora, che erano le prime ore del pomeriggio, i ragazzi erano ritornati nelle loro stanze per riposare ma lui e Yoongi avrebbero approfittato per godersi le ore più calde della giornata facendo una passeggiata a riva.
Era tutto progettato nella sua mente. Ci aveva pensato tanto durante le ore precedenti e aveva spiegato al corvino che preferiva vedersi così presto così da stare soli e poi dopo avrebbero avuto tempo da dedicare agli altri.
«Molto romantico. Anche se stavo per dire "Hai chiesto a Yoongi di scopare?"» Commentò con tono serio il suo migliore amico. Finalmente Taehyung stava facendo ciò che non aveva fatto quella mattina: spostare i vestiti dalla valigia all'armadio. E, indaffarato in questi spostamenti, non c'era stato nessun contatto visivo tra i due, anche se Jimin già sapeva che lui stesse scherzando. Capiva subito quando la voce del blu denotava ironia. Un'ironia spiccata che poteva essere compresa solo da poche persone. E Jimin era una di quelle.
«Mi sembrava un po' troppo presto, no?» Rise, andandosi a stendere sulla sua parte del letto; «Tra dieci minuti raggiungo la sua camera e torniamo in spiaggia» Sbadigliò e, per asciugare le lacrime strofinò più volte gli occhi.
Taehyung annuì.
«Che intenzioni hai?» Voleva capire di più cosa passasse per la testa del suo migliore amico. Aveva notato, questa mattina, come Yoongi aveva abbandonato il gioco per raggiungere l'altro e più volte, dalla curiosità, lo sguardo si spostava su loro.
«Assolutamente nessuna intenzione. Siamo in vacanza e siamo - praticamente - sconosciuti. Vedremo come andrà»
I coinquilini conoscevano Yoongi e Jungkook solo tramite storielle raccontate dai loro amici, sapevano dell'esistenza dell'altro ma mai avevano avuto occasione per conoscersi personalmente, pure per le vacanze, era sempre Namjoon che ritornava al suo paese di origine. Spesso lo accompagnavano anche Jin e Hoseok.
Era stato Seokjin ad unire i due gruppi. Lui aveva conosciuto Hoseok e Namjoon, poi aveva iniziato a frequentarsi con quest'ultimo e li aveva presentati ai suoi due amici. Era contento, sì, ma lo sarebbe stato ancora di più se alla combriccola si fossero aggiunti anche i due del paesino di provincia.
...
Yoongi era imbarazzato.
Estremamente.
A primo impatto poteva sembrare una persona fredda, poiché sembrava poco espressivo, ma le persone più importanti per lui sapevano quanto fosse una persona timida e, sostanzialmente, un tenerone. Per lui quella mattina era stato difficile non arrossire accanto alla bella presenza della testa rosa. Questo colore esaltava il colorito chiaro della pelle, il fisico era asciutto ma anche proporzionalmente muscolo.
Il corvino avrebbe voluto tastare il bicipite - Jimin gli spiegò che per tutta la sua vita aveva praticato diversi tipi di sport - e poi stringere le sue guance paffute.
Avrebbe voluto fare tante cose, in realtà.
Per questo, ora, mentre passeggiavano sul bagnasciuga, Yoongi sentiva andare le sue guance a fuoco.
Non pensava di provare dei sentimenti ( o almeno già) per il più piccolo, però aveva quest'aura attorno che lo faceva sembrare angelico. Si sentiva un po' intimidito.
«E quindi ti trasferirai a Seoul a Settembre?»
«Sì» annuì Yoongi, «Farò anche una piccola festicciola per festeggiare il trasferimento e la laurea»
STAI LEGGENDO
A Night To Remember || VKOOK
Teen FictionUn gruppo di 7 amici, in vacanza sull'isola di Jeju, si ritroverà una sera a partecipare a un evento a tema amore sulla spiaggia. In una stanza, totalmente vuota e con un grosso specchio su una parete, circola un gas che ti fa innamorare della prim...