-Avanti biondino, muoviti o ci troveranno-disse Gerald rivolto a Newt...Loro due si incontrarono al palazzo degli spaccati, poco prima dell'arrivo dei suoi vecchi e amati amici che Newt pensava continuamente.
Per qualche strano motivo, Newt vedeva Thomas in Gerald, stessi occhi marroni, capelli castani, alti circa 1 metro e 80 e quasi gli stessi lineamenti, ma i loro caratteri erano completamente differenti, ad esempio Gerald avrebbe fatto qualcosa per Newt mentre Thomas ha pensato solo ai fatti suoi...Newt soffriva ogni giorno per questo, gli mancavano i bei vecchi tempi nella radura, ma ormai era tutto finito, non c'erano più Newt, Thomas e Minho, ma Newt, Gerald e l'Eruzione che gli mangiava il cervello piano, piano come fa un ragno con le sue vittime.
-Dove stiamo andando?-chiese Newt, in quel periodo zoppicava molto di più, aveva graffi e lividi ovunque solo per aver cercato di mangiare una confezione di cibo mezza mangiata, qualche ciocca di capelli gli era stata staccata dalla testa lasciando rossori e crosticine...Ma più di tutto Newt non pensava a modo suo come un tempo, aveva perso l'abilità di ragionare con la propria testa. Aveva ucciso due ragazzi e un adulto senza che lui facesse niente, ormai era la malattia che faceva tutto per lui, dal parlare all'agire.
-Hanno trovato del cibo, se arriviamo in tempo possiamo lottare con meno persone per prenderlo-rispose Gerald leccandosi le labbra, al ragazzo gli mancavano tre dita, le aveva mangiate settimane fa per la troppa fame, Newt era quasi sul punto di farlo, la sua pazzia stava arrivando a tale livello, ma la sua forza di volontà era riuscita a placare il desiderio di farlo, ma Newt stesso sapeva che prima o poi si lascerà andare, anche se lui non voleva diventare come uno di quelli... Spaccati che si mangiavano a vicenda o che uccidevano altre persone per poi mangiarle e per questo lui è Gerald si allontanarono dal loro gruppo, ma solo per poco...Se ti ritrovi da solo contro un gruppo di spaccati eri spacciato.
Newt e Gerald arrivarono al mucchio di spazzatura, dove tante macchine ruotavano e più di trenta persone si graffiavano e picchiavano per un po' di cibo, tenuto in sacchetti della spazzatura ammucchiati, ormai diventato essenziale per iniziare una lite dove c'è sempre qualcuno che ci finisce secco.
Newt trovò un varco dove infilarsi per prendere una lattina di qualcosa, ma una gomitata nello stomaco gli fece fare un balzo all'indietro allontanandolo dalla mischia.
-Stupido ragazzino-sussurrò lo spaccato che lo spinse, Newt voleva fare qualcosa, voleva saltargli addosso e ucciderlo, mangiando la sua carne pezzo per pezzo, morso per morso e fregarsene che l'Eruzione che era fatta di lui, lo cambiasse nel mostro che non voleva diventare, ma un rumore attirò la sua attenzione.
Voltandosi, Newt vide tre macchine allineate contro un furgone che correva all'impazzata contro di loro, stridi e sgommate sovrastarono le urla degli spaccati, ma nessuno sembrava importarsene, il ragazzo vide un viso familiare nella macchina che si schiantò contro il muro dopo aver affrontato le tre macchine, si avvicinò e lo vide....Tommy.
Il suo migliore amico, che solo a guardarlo, sapendo che non era stato fedele alla parola data, suscitava in Newt talmente tanta rabbia che voleva pestarlo di botte.
Newt fissò Thomas seduto nel furgone ormai rotto e con i vetri distrutti a 5 metri di distanza da lui, Thomas guardava Newt, Newt guardava Thomas, il ragazzo biondo noto due guidatori seduti sui sedili davanti dell'auto, che Thomas fosse stato catturato dalla C.A.T.T.I.V.O. non ne aveva idea, ma Newt doveva riuscire a parlare con il suo amico per far esaudire il suo unico desiderio, prima che fosse troppo tardi.
La macchina indietreggiò per andarsene, ma frenò di colpo e dopo tre minuti di urla la portiera del furgone si aprì, Thomas scese dall'auto con una pistola in mano e dimezzò la distanza fra lui e Newt...Forse Thomas lo avrebbe ucciso, finalmente, privando a Newt il dolore di passare ancora un altro giorno da spaccato.
Newt guardava Thomas quasi disgustato, il suo sguardo era da pazzo, ci avrebbe scommesso, non riusciva a sopportare la vista del suo amico senza avere un pensiero da spaccato omicida nei suoi confronti.
-Ehi, Newt, sono io, Thomas. Ti ricordi ancora di me, vero?-chiese il ragazzo fermandosi di fronte a Newt.
Il suono della sua voce, la sua faccia, il tono caldo e deciso che a Newt piaceva tanto, come poteva arrabbiarsi tanto con il suo amico, è vero, gli aveva completamente sbattuto in faccia il fatto di aver ignorato il suo biglietto, ma in fondo Newt voleva bene a Thomas, tanto che poteva dire di "amarlo".
-Accidenti se mi ricordo di te, Tommy.Sei appena venuto a trovarmi al Palazzo, sbattendomi in faccia il fatto di aver ignorato la mia lettera. Non posso impazzire completamente nel giro di pochi giorni.-Newt ripeté le stesse parole che pensò poco prima.
-Allora perché sei qui?Perché sei con...loro?-chiese Thomas quasi spaventato dal suo amico.
Newt guardò gli spaccati e poi si rigirò, guardando Thomas e rendendosi conto di non sapere neanche il perché fosse lì con quegli squilibrati come lui.
-Va e viene, amico mio.Non riesco a spiegarlo. A volte non riesco a controllarmi, so a malapena quello che faccio. Ma di solito è come un tarlo nel cervello, che scombussola ogni cosa quanto basta a infastidirmi- rispose Newt, successe anche poco prima di arrivare a Denver, picchiò un ragazzo solo per averlo chiamato spaccato, gli dava fastidio perché Newt non voleva ammettere a se stesso che lui stesse diventando uno di loro.
-In questo momento sembri apposto- commentò Thomas.
-Già, be', l'unica ragione per cui sono con quegli svitati del Palazzo e perché non so cos'altro fare.Tra di loro litigano, ma sono anche un gruppo.Se ti ritrovi da solo, non hai nessuna cacchio di possibilità.- aggiunse Newt, anche se lui era riuscito a sopravvivere per 10 minuti da solo.
-Newt, vieni con me questa volta, adesso. Possiamo portarti in un luogo più sicuro, in un luogo migliore...-Thomas cercò di finire la frase, ma le risate di Newt lo fermarono, come poteva, Thomas, pensare che Newt fosse andato non lui...Se lo avesse ucciso, bene, o altrimenti l'unica cosa che poteva fare era andarsene e lasciare che Newt continuasse a soffrire vivendo la sua vita.
-Vattene da qui, Tommy. Vattene- affermò Newt.
-Vieni con me.Se ti fa sentire meglio, posso legarti-pregò Tommy.
Newt non poteva credere alle sue orecchie, come poteva aver detto una cosa simile, come ha potuto solo pensare che Newt avesse accettato di farsi legare e farsi guardare dai suoi amici mentre impazziva.
Newt non aveva mai odiato Thomas così tanto da quando lo conosceva, ma ormai l'Eruzione stava per prendere il sopravvento, facendogli fare cose che non voleva.
-Chiudi il becco, traditore del caspio! Non hai letto il mio biglietto? Non puoi fare un'ultima schifosa cosa per me? Devi fare l'eroe, come sempre? Ti odio! Ti ho sempre odiato!-Newt stava dicendo cose che non pensava, in parte. In effetti Newt odiava Thomas quando voleva fare l'eroe.
-Newt...-Thomas provò a parlare ancora, ma la rabbia di Newt era impossibile da calmare in quel momento.
-È stata colpa tua. Avresti potuto fermarli quando i primi Creatori erano morti. Avresti potuto trovare la maniera.Invece no! Tu hai dovuto portare avanti la tua missione, cercare di salvare il mondo, fare l'eroe. E sei venuto nel Labirinto e non ti sei mai fermato.Ti importa solo di te stesso! Ammettilo! Devi essere quello di cui la gente si ricorda, che la gente venera!Avremmo dovuto ributtarti nel buco della scatola!-Newt stava urlando, era furioso con Thomas, tanto che cominciò a camminare verso di lui a pugni stretti.
Un uomo dal furgone voleva far morire Newt facendogli saltare il cervello ma Thomas lo impedì è si rigirò verso Newt.
Thomas disse qualcosa ma a Newt non importava, continuava ad avanzare verso di lui-Ti odio,Tommy!-urlò e vide il suo amico fare un passo indietro, spaventato dall'essere che stava diventando Newt.
-Ti odio ti odio ti odio! Dopo tutto quello che ho fatto per te, dopo tutta la cavolo di sploff che ho passato in quel maledetto Labirinto, non puoi fare l'unica cosa che ti abbia mai chiesto!Non riesco nemmeno a guardare la tua faccia di caspio!-urlò ancora mentre Thomas fece altri due passi indietro riproponendo a Newt di salire sul furgone e andare via con lui.
Newt era sul punto di esplodere, infatti gli saltò addosso buttandolo a terra, mentre i due sul furgone, che prima erano insieme a Thomas, lanciarono con il lancia granate una granata che lo mancò e inizio a scoppiettare sul marciapiede.
Newt notò come Thomas faceva fatica a respirare, ma non gli importava, in quel momento voleva uccidere quel che sembrava il suo vecchio migliore amico.
-Dovrei cavarti gli occhi.Farti imparare la lezione degli stupidi.-urlò Newt sputacchiando in faccia a Thomas -Perché sei venuto qui?Ti aspettavi un cacchio di abbraccio? Eh? Che ci mettessimo a fare due chiacchiere sui bei vecchi tempi nella Radura?-chiese.
Thomas scosse la testa.
-Vuoi sapere perché zoppico, Tommy? Non te l'ho mai detto?Non credo di averlo mai fatto-disse Newt, ormai non sapeva più cosa stesse dicendo, era l'Eruzione a fare tutto.
-Cosa ti è successo?-chiese Thomas.
-Ho cercato di ammazzarmi nel Labirinto. Mi sono arrampicato su uno di quei maledetti muri e arrivato a metà mi sono buttato giù .Alby mi ha trovato e mi ha trascinato dentro la Radura prima che si chiudessero le porte.Odiavo quel posto,Tommy.Ho odiato ogni secondo di ogni giorno.Ed era tutta...colpa...tua!-a quel ricordo, Newt non poteva che starci male, i suoi occhi caddero sulla mano di Thomas che, senza farsi scoprire,teneva in mano la pistola.
Newt prese la sua mano con la pistola ben stretta e poggiò la sua fronte sull'estremità di quest'ultima.
-Adesso devi rimediare!Prima che diventi uno di quei cannibali mostruosi! Uccidimi! Io mi sono fidato di te con quel biglietto! Di nessun altro.Adesso fallo!-Newt urlò ancora mantenendo un tono di voce fermo.
-Non posso, Newt.Non posso-sussurrò Thomas.
Newt stava tornando in se e quelle parole le stava dicendo con il cuore in mano, non poteva più sopportare quella nuova vita composta da ansia e terrore per se stesso.
-Devi rimediare!Pentiti di quello che hai fatto!-il suo tono di voce si trasformò da fermo e minaccioso a un sussurro pesante e severo, mentre il suo corpo tremava dalla paura di non rivedere più Tommy.
-Uccidimi, codardo del caspio. Dimostra di saper fare la cosa giusta.Metti fine alle mie sofferenze-ripeté.
-Newt, forse possiamo...-Thomas parlò ma per l'ennesima volta, Newt lo interruppe.
-Sta' zitto!Sta' zitto e basta!Io mi sono fidato di te!Adesso fallo!-quelle parole sono state davvero difficili per Newt, ormai la sua anima si era spezzata esattamente con me il suo cervello invaso dall'Eruzione, in mille pezzi.
-Non posso-ammise Thomas con le lacrime agli occhi.
-Fallo!-ripeté Newt ancora una volta.
-Non posso!-urlò Thomas con il battito talmente veloce e pesante, che anche Newt riuscì a sentirlo.
-Uccidimi!O io ucciderò te.Uccidimi!Fallo!- lo voleva davvero, lasciate che questo mondo fosse solo un ricordo, che nulla di tutto questo lo riguardasse, porre fine alle sue lacrime, questo voleva davvero...Morire.
-Newt...-Thomas aveva la voce a pezzi e non riuscì a finire la frase.
-Fallo!Prima che diventi uno di loro-ribatté.
-Uccidimi!-Newt riprese controllo del suo corpo, quel momento di lucidità in cui la sua voce ritornò normale e i suoi occhi si schiarirono.
-Per favore, Tommy.Per favore.-sussurrò mentre una lacrima scorreva sul suo viso, le sue ultime parole.
Con il cuore che sprofondava in un abisso senza fine, Thomas premette il grilletto.
Il corpo di Newt si accasciò al suolo... Finalmente il suo desiderio era stato esaudito, finalmente Newt chiude i suoi occhi marroni per un ultima volta.
Finalmente Thomas gli aveva provato che era davvero suo amico.Grazie per essere stato mio amico.
Adesso Newt era veramente felice e tutto questo grazie al suo amato Tommy.

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Please, Tommy. Please.
FanfictionSPOILER 3° LIBRO(MAZE RUNNER-LA RIVELAZIONE)...SE NON LO AVETE LETTO NON CONTINUATE A LEGGERE QUESTA FF...SIETE STAI AVVISATI. • •• ••• •••• ••••• "Newt fissò Thomas seduto nel furgone ormai rotto e con i vetri distrutti, Thomas guardava Newt, Newt...