Murderous Love Story // Chanlix

23

La cella in cui Felix era stato brutalmente gettato era buia e puzzava pesantemente di sangue e bile.  In precedenza, la guardia che lo aveva gettato dentro aveva detto che c'erano stati altri che si erano suicidati nella cella prima di essere messi a morte.

Felix non farebbe una cosa del genere.

Felix era rimasto seduto sulla sedia in fondo alla cella per ore, circondato dall'oscurità, tranne che per la luce fioca che oscillava sopra la cella attaccata a una sottile corda di metallo quando udì il rumore delle stampelle che si avvicinavano sempre di più alla sua cella.  Un sorrisetto si fece strada sulle sue labbra quando la figura fin troppo familiare di Bang Chan si fermò davanti alla sua cella.

"Non pensavo che mi fossero ammessi visitatori" mormorò Felix.

"Sono l'unico visitatore che avrai. Se qualcuno dell'X Clan entra qui, verrà ucciso a vista" scattò Chan.

"Pensavo che non saresti diventato un cane poliziotto" ridacchiò Felix.

"Non lo sono. Ho chiamato la polizia per far arrestare te e la tua cazzo di banda, quindi avrò a che fare con una banda meno idiota e folle" schernì Chan, "perché ti ho protetto, e poiché mi hai manipolato, io  poteva morire"

"Non ti ho visto lamentarti" sbuffò Felix, appoggiandosi allo schienale della sedia di metallo fredda e molto scomoda.

Chan fissò Felix, ma non disse nulla per alcuni istanti.  Chan si voltò per andarsene, con l'intenzione di non dire altro, ma fu fermato da Felix.

"C'è qualcosa di te che mi attrae, sai" iniziò Felix, "ecco perché ti proporrò qualcosa" Felix si sporse in avanti, "se mi aiuti a uscire di qui, ti aiuterò a  i Bangtan Boys alle tue spalle. Se mi lasci morire, mi prometti di non avvicinarmi all'X Clan"

Chan si voltò e, sotto la luce fioca della cella, poteva vedere una certa vulnerabilità in questo pazzo assassino.

"La tua banda è killer e merita di morire tanto quanto te" sputò Chan.

"Non capisci? Sono così solo perché sono stati feriti molto peggio di qualsiasi cosa possano mai infliggere. Ti rendi conto che tutti noi abbiamo passato una merda che non può nemmeno essere immaginata da qualcuno  come te?"  Felix sputa, "sei fortunato che tutto ciò che sembri essere è un capobanda che in qualche modo ama seguire la legge come un buon cane obbediente, fortunato che non hai dovuto guardare tuo padre uccidere la tua vera madre proprio di fronte  dei tuoi fottuti occhi" allo sguardo scioccato sul viso di Chan Felix sbuffò, "sì, è vero, mia madre non è la mia vera. Tuo padre non lo sa nemmeno, ma la sua task force ha un assassino dentro"

Chan rimase in silenzio dopo di ciò, chiedendosi se Felix avrebbe continuato.  Lui ha fatto.

"Ci sono cose a cui la legge ti ha tenuto cieco; cose che avresti dovuto sapere anni fa. Potresti pensare di sapere abbastanza su di me per sconfiggermi, ma la verità è che non sono il vero cattivo da queste parti. Ci sono  quelli molto peggiori della mia banda, e se muoio, daranno la caccia a te".

:::

Chan ha lasciato la prigione dopo di ciò con i pensieri che gli nuotavano nella testa.  Questi pensieri si rifiutavano di lasciarlo solo mentre cercava di addormentarsi.  Una parte di lui non credeva a Felix, ma c'era un'altra parte di lui che lo credeva.

Quella notte rimase a letto, fissando il soffitto.  Non ha registrato nulla;  non il rumore delle macchine che sfrecciano né il frinire dei grilli.  Rimase lì immobile come una roccia, pensando.

In realtà, probabilmente stava pensando troppo alla situazione in modo massiccio, perché non ha nemmeno battuto ciglio mentre si perde più a fondo nel pensiero.  Un assassino nella task force non era una sorpresa in tutta onestà, perché lo stesso Chan sapeva che c'erano almeno uno o due ex assassini che si erano uniti alle forze di polizia per redimersi.  C'era anche il problema della caccia da parte di altre gang se Felix fosse morto.

Chan si ritrova a chiedersi quante bande fossero contro l'X Clan, perché per quanto ne sapeva, la banda sotterranea ATEEZ era l'unica banda alleata con lui.

Chan si passò le mani tra i capelli, rilasciando un sospiro frustrato.  Se quello che diceva Felix era vero, allora avevano un grosso problema tra le mani che doveva essere risolto in fretta, altrimenti poteva significare la morte per tutti...