Prologo

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Forse doveva andare così.
Certe cose sono impossibili da prevedere, soprattutto se il destino ha già stabilito il loro corso: sono semplicemente ineluttabili.
Rigel gettò una conchiglia sulla battigia e si sedette sulla sabbia osservando le onde gonfiarsi e infrangersi a riva, si rigirò tra le mani quel taccuino e quando un gabbiano gli si posò accanto non si voltò nemmeno a guardarlo.
Era giugno, lui era in riva al mare al tramonto, una qualche canzone estiva veniva trasmessa dalla radio di un lido lì vicino, sul suo telo c'erano un paio di libri e una borsa frigo azzurra da cui si intravedevano un paio di panini e una bottiglietta d'acqua. Portò le ginocchia in prossimità del petto e osservò la luce del sole farsi man mano più lontana fino a sparire del tutto, poi sorrise con aria nostalgica. "Era questo che stavi cercando, Alaska?"

Your lie in AutumnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora