κ III

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L'amore è cieco.

«Yoongi sta perdendo la sua parte Omega, se nò non si spiegherebbe come mai il suo Heat non è ancora arrivato, è poi il fatto che il suo lupo prende il possesso del suo corpo e cerca di uccidersi, ma non è del tutto convincente, potrebbe anche essere che non accetti il proprio corpo è quindi il suo Lupo non riesce a controllarsi...» spiegò Minho, la ragazza negò con la testa.

«Ti ricordi cosa successe a Artù è Merlin quando si rifiutarono? Entrambi hanno sofferto è uno ha rischiato la vita ma il suo lupo si è sacrificato è anni dopo si sono accettati e hanno riacquistato la loro parte lupo» spiegò la ragazza.

«Ma quei due non si sono rifiutati, almeno non direttamente, è poi non sanno neanche che sono compagni, ma non verrebbe mai spiegato il Rut di Jimin che è apparso così a caso, come la gelosia innata. Vorrei credere alle tue parole ma non so se farei bene o manderei tutto a fanculo» parlò I.N.

«Ci deve essere qualcosa tra questi libri... anche una minima traccia...» sussurrò Seokjin cercando un minimo indizio in migliaia di libri differenti.

«Jinnie nella fantasy non troverai niente di ciò che cerchiamo» lo sgridò Namjoon.

«Dobbiamo andare nella parte vecchia» suggerì Jungkook.

«Invece no, Jin ha ragione, quello che cerchiamo si può trovare in qualsiasi libro, ma come detto da Kook, qui non si trova» pensò ad alta voce la ragazza.

«E' dove lo troviamo?» sbuffò Taehyung seguito da Han e Chan.

«Serve un posto dove c'è tutto ciò che ci serve, passato, presente è futuro» suggerì Hyunjin.

«Ma dove?!» esclamò Taehyung.

«A casa» sussurrò la ragazza.

«A casa non c'è, è poi ci sono Lord, Jimin, Yoongi e Jhonny» sbuffò Jungkook.

«Non a casa di Jimin e Yoongi, ma alla mia. Mio nonno sapeva di tutto, nella libreria dovrebbe esserci qualcosa simile a ciò che cerchiamo, ma dobbiamo essere cauti, non dobbiamo farci scoprire da Jimin e Yoongi» spiegò la ragazza alzandosi.

«Dove si trova casa tua?» chiese Taehyung impaziente.

«Siete pronti a trasformarvi?» chiese I.N ai lupi-Licantropi.

«E' così lontana?» chiese ancora Seokjin.

«No, e che non possiamo entrare da un'entrata, è l'unica non sorvegliata è quella di Lu» sorrise la ragazza.

«Lu?» chiesero i presenti.

«Il gatto reale» spiegò la ragazza «il gatto messaggero di mio padre Alpha, nella discendenza ognuno ha un animale, mio padre un gatto di nome Lu.» 

«E quindi pure tu hai un animaletto?» chiese curioso Taehyung.

«Non ancora, devo compiere diciotto anni, come da discendenza» spiegò, incamminandosi all'esterno. Tutti i licantropi si spogliarono è si trasformarono in lupi, mentre i vampiri rimasero normali, Lucifero mostro le sue mostruose ali è staccò i piedi dal terreno -li avrebbe seguiti dall'alto- mentre Genny sorrise è colorò i suoi occhi arancioni, come quelli di un Coyote, veloci è abili. La ragazza fece cenno di seguirla e tutti la seguirono, chi correndo, chi volando.

Arrivarono davanti una recinzione di cespugli di lune, i preferiti del padre Alpha, è la ragazza fece tornare i suoi occhi normali, i licantropi si ritrasformarono è vestirono, mentre Lucifero dileguava le sue ali nel nulla, è i vampiri si ristabilirono dritti.

«Siamo arrivati» sussurrò la ragazza.

«Se mi farai correre così un'altra volta giuro che ti spello» la sgridò Taehyung accarezzandosi il ventre un po' gonfio.

«Scusa» sorrise la ragazza.

«Non avevo mai visto questo posto» sussurrò Namjoon.

«Siamo al centro del bosco, solo chi sa questo posto ci può arrivare, neanche chi conosce il bosco come le sue mani sa questo posto, solo la famiglia reale è un vampiro sanno di questo posto» spiegò la ragazza guardando attentamente ogni luna.

«Siamo al centro del bosco, solo chi sa questo posto ci può arrivare, neanche chi conosce il bosco come le sue mani sa questo posto, solo la famiglia reale è un vampiro sanno di questo posto» spiegò la ragazza guardando attentamente ogni luna

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«I.N quel vampiro sei tu?» chiese un po' scontroso Chan al compagno.

«No, mi dispiace, non sono io quel vampiro» sorrise I.N.

«Lu dove scappi! Gatto mascalzone!» urlò una voce fredda come la coccia ma profonda come quella di un padre, i ragazzi si spaventarono ed entrarono in modalità attacco, la ragazza ridacchiò prendendo il braccio il gatto accanto a lei.

«Sebastian» sussurrò la ragazza, l'uomo finì di urlare è si diresse da chi lo aveva nominato.

«Principessa, che piacere rivederla» s'inchinò appena giunto alla vista dell'erede. I ragazzi rimasero colpiti ma sempre in attacco.

«Dov'è quel gatto viziato?» disse poi.

«Qui, in braccio a me» sorrise la ragazza avvicinandosi a Sebastian.

«Ragazzi, lui è il vampiro Sebastian, non chè il custode di casa mia» spiegò la ragazza «Lui è Lu, il gatto di mio padre» disse indicando il gatto. I ragazzi osservarono bene il vampiro è il gatto è si inchinarono, tranne Taehyung che fece un cenno di testa.

«L'entrata del gatto cercate» sorrise il maggiordomo «La luna meno brillante» disse poi. la ragazza annuì è illuminò gli occhi davanti la luna meno luminosa del cancello di cespugli di luna, la porta si aprì mostrando un vasto giardino è il retro di una casa che sembrava più un castello.

«Seguitemi» proferì la ragazza accarezzando il capo del gatto ogni tanto.

«Ma perché vivi con Jimin è Yoongi quando hai questo castello?» chiese stranito e stupito Seokjin.

«Non posso viverci, se i miei erano ancora vivi allora si, ma il protocollo reale è diverso, se non ho nessun familiare -tra quali genitori e nonni- non posso vivere qui da sola, devo compiere la maggior età» spiegò la ragazza entrando da una porta scorrevole a vetri, apertagli da Sebastian.

«Ma è come se ci vivessero ancora, non c'è polvere» osservò Seokjin.

«Merito mio» s'intromise Sebastian. «La parte Ovest è stata ricostruita dopo l'incendio, ma molte cose si sono perse, tra quali i sovrani, ma il quadro è ancora intatto» spiegò Sebastian.

«La biblioteca generale è ancora lì?» chiese la ragazza non specificando il "lì" che era la parte terrena Est, nei sotterranei. Il maggiordomo annuì solo.

«Bene, ragazzi seguitemi» proferì è cominciò a scendere scalinate enormi ma ancora con quella vita che mancava da sempre lì.

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