Cap 13

529 20 13
                                    

Disse sbattendo la porta della stanza e uscendo di casa.
Tu: Non ci credo!
Presi in braccio Andrea che in quel momento si era svegliato e lo portai giù per poi preparare la sua colazione, gliela diedi e lo misi nel suo box a giocare. Mi brevetti un caffè e iniziai a dare i servizi in tutta la casa ignorando totalmente la discussione da poco fatta con quel coglione.
2:40
Non mi rispondeva né alle chiamate né ai messaggi da tutta la giornata e mi stavo iniziando a preoccupare tant'è che alcune lacrime mi rigarono il viso quando ad un certo punto non sentì aprire la porta.
Scesi giù senza fare rumore sperando fosse lui ed eccolo qui davanti a me tutto fatto che si reggeva a malapena in piedi.
Tu: ma mi dici che cazzo di problemi hai? Sei un coglione te ne sei andato da stamattina, non ti sei fatto sentire nemmeno un solo secondo della giornata ed ora torni qui davanti a me fatto come non mai ma dico ti sei visto? Fai schifo! Sei uno schifoso di merda. Io a preoccuparmi e tu a sballarti magari facendoti anche qualche puttana lì in discoteca o ovunque tu sia andato.
Sacky: Non osare parlarmi in quel modo! Sei una zoccola! Potresti pentirti di ciò che stai dicendo, perché con me nessuno la passa liscia!
Tu: Ah non la passo liscia? È dimmi chi è che crescerà Andrea o chi li farà da mamma se io non sarò con lui. Chi? Una di quelle puttane che ti scopi? Una di quelle da una botta e via. Ah sai.... Inizio a pensare che anche io ero da una botta e via data come è andata a finire...
Sacky: tu stai fuori! Io non ti ho usata né tantomeno eri da una botta e via se sono rimasto è perché in te ho visto qualcosa che le altre non hanno oltre al fatto che abbiamo un figlio inseme.
Tu: sì ma anche se fosse vero tu non me lo dimostri!
Sacky: perché io so dimostrarlo in altri modi....

NON SONO ABBASTANZA// SackyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora