Domande

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Quando aprono la porta escono tutti e tre abbastanza arrabbiati.
<<Volete una birra?>> Chiedo con noncuranza.
<<Questa è la tua unica domanda, davvero?>>Mi chiede Rakity venendo verso di me e prendendo una birra appoggiata per terra.
<<Morirò?>> Chiedo per niente preoccupata.
<<No>> Mi risponde.
<<Bene, allora brindiamo a questo e poi andiamo a dormire>> Dico facendo scontrare le nostre bottiglie mentre scuote la testa.

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<<Svegliati! Su, alza quel sedere e vieni a fare colazione!>> Urla qualcuno interrompendo i miei sogni.

<<Che cavolo! Chiudi le tende!>>Urlo prima di sentire anche il lenzuolo andarsene.
<<AHHHH! Io ti uccido!>> Urlo aprendo gli occhi trovandomi davanti un Claudios abbastanza divertito.
<<Sai, i tuoi occhi sono veramente verdi>> Mi dice guardandomi.
<<È un complimento?>> Chiedo corrucciando le sopracciglia.
<<A quanto pare! Preparati, scansafatiche! Mettiti, emh... Elegante!>> Cerca di incitarmi ad alzarmi.
<<Perché  dovrei vestirmi elegante?>> Chiedo alzandomi dal letto e mettendo una mano sulla testa che mi pulsa.
<<Vestiti come ti pare, ma, sappi che sono arrabbiato con te!>> Mi dice alzando il mento e chiudendo gli occhi con fare teatrale.

<<Cos'ho fatto di male?>> Chiedo ridendo.
<<Hai finito la bottiglia di limoncino!>> Esclama mentre io scoppio a ridere.
<<Guarda che non l'ho bevuta tutta da sola!>> Esclamo mentre prendo una camicia bianca e dei pantaloni neri nell'armadio mio, di Rakity e Claudios.
<<Si! Ma io mi fidavo di te! Mica di quei buoniannulla!>> Esclama uscendo.
Vado verso il piccolo bagno che abbiamo e apro l'acqua per la doccia, aspetto pochi secondi e poi l'acqua parte, prendo un'alga di Anemone che mi ha dato il capitano e la mangio.

La barca ha un sistema che riesce a prendere l'acqua di mare e depurarla, per quanto riguarda il cibo, non me ne intendo tanto, ma credo che usino dei fiammiferi su delle basi fatte apposta.
La barca è fornita di sette camere con tre letti, tranne quella del capitano e di Shawn e Celline; quattro bagni, una cucina, la parte sopra che è una specie di piattaforma scoperta, la stanza con il timone, una cantina e lo studio del capitano.

Quando finisco la doccia mi vesto ed esco, con i capelli ancora bagnati.
Salgo le scale e arrivo in cucina dove Shart, i gemelli, Claudios, Rakity sono seduti al bancone.
-Buongiorno!- Esclama Celine mentre cucina.
-Si, proprio, buongiorno- Dico massaggiandomi la testa che pulsa.
-Io vi avevo detto di non bere!- Esclama Celine stizzita.
-Non rompere- Dico sedendomi sul bancone.
-Allora, cosa facciamo oggi?- Chiedo.

-Il capitano ha detto che deve portare un carico sulla terra ferma- Mi spiega Shart. Sbuffo, non mi piace andare sulla terra ferma, soprattutto perché quando andiamo lì ci stiamo per giorni:
-E a chi dovremmo portare sto carico?- Chiedo.
-Al sindaco, ha invitato un bel po' di pirati a sta festa del cavolo, staremo per interi giorni lì- Mi spiega Claudios.
-Che rottura- Dico aprendo una bottiglia di succo all'arancia.
-Sai, potresti tingerti i capelli per non farti riconoscere!- Esclama Celine.
-Mi dispiace, amica, ma io, con quelle robe strane non tocco i miei capelli- Dico bevendo.
-Uffa, però! Sai, sono incinta...- Mi dice facendo gli occhi dolci.
-E che c'entra?- Chiedo.
-Potrei morire, e tu ti sentiresti in colpa- Mi spiega mettendo in un piatto una crostata probabilmente ai lamponi.
-Se vuoi mi faccio arancione così possiamo dire che siamo sorelle- Dico prendendo un pancake dal piatto e dandogli un morso.
-Hey!- Esclama dandomi il cucchiaio caldo sulla mano.
-Aia! Sei una strega! Quel piccolo bambino vivrà una vita tristissima!- Esclamo facendo ridere i ragazzi.

-E io sarei la strega! Tu sei un pesce!- Esclama facendo ridere ancora di più i ragazzi.
-Ma per favore! Il pesce sei tu!- Esclamo.
-Peccato che non sono io quella maledetta- Dice sorridendo.
Io corro da lei e le tocco la pancia:
-Amore della zia, ti crescerò io! Sarai un bel maschietto molto forte!- Predico.
-Ma... Perché un maschio?- Chiede Celine.
-Guarda che un potere delle sirene è capire se i bambini sono maschio o femmina!- Esclamo.
-Ho fatto delle ricerche e le sirene possono capire il sesso di un bambino ai tre mesi!- Esclama dandomi uno schiaffetto sulla mano.
-Ma quindi ho detto una cosa vera?- Chiedo ridendo.
-Cos...Non lo sapevi?- Chiede Celine.
La nostra amicizia è strana, da lontano sembra che ci odiamo, ma siamo come sorelle, ci piace farci i dispetti, ma ci vogliamo molto bene.

-Ci racconti qualcosa?- Chiediamo io e Celine a Osso Blu.
È pomeriggio, siamo partiti da un bel po' sta guidando Joseph, i ragazzi sono tutti nello studio di Osso Blu per decidere come portare il carico d'oro, noi non avevamo voglia di ascoltare quindi siamo andate fuori con Osso Blu.
-Sapete, io sono il capitano, dovrei essere là dentro- Ci dice entrando nel suo ufficio.
-Chiedi a qualcuno di stare con noi?- Gli urliamo dietro per poi vedere Alex uscire. Alex è il più vecchio, ha sessant'anni, ma è lo stesso molto sportivo e intelligente.
-Venite bambine, sediamoci!- Ci fa sedere su delle botti piene di farina e poi chiediamo:
-Ci racconti qualcosa?-.
Lui, annuisce e inizia:
-È arrivata prima qui Coralline- Lo interrompo dicendo:
-Non è più il mio nome-
Lui sospira e ricomincia:
-È arrivata qui, prima Spada Nera, era appena nata, anche se piccola, non sorrideva o piangeva mai, aveva una faccia neutra, quasi faceva paura- Ridacchia e prende fiato:
-Anche crescendo non sorrideva, tre anni dopo, è arrivata Celine, avrà avuto sette-otto anni e anche se avevate tanti anni di differenza siete andate subito d'accordo, per la prima volta ho visto sorridere Coral...Cioè,  ho visto sorridere Spada Nera, anche se non era un sorriso di cuore, era il solito sorrisetto scemo che ha sempre in faccia, Celine sorrideva e giá da piccola, amava cucinare- Ci racconta.

-Chissà cosa ci succederà nella nostra vita crescendo- Pensa ad alta voce Celine.
-Io starò sulla barca, ormai mi conoscono tutti, non riuscirei nemmeno ad avere un'altra vita, mi conoscono tutti- Dico incrociando le gambe.
-Probabilmente anche Shart vorrà restare qui e io starò con lui- Sospira Celine.
-Facciamo questo gioco, raccontate cosa fareste se poteste vivere la vita che vorreste?- Chiede Alex.
-Io, avrei una casetta, in campagna, con Shart e dei bambini, che girano per casa, un gatto sdraiato sul divano, un piccolo ristorante tutto mio, dei genitori e...Mi basterebbe questo- Sogna Celine.
Poi guardano me:
-Non so e non ne ho idea- Sbotto.
-Provaci- Mi chiede Alex.
-Avrei una casetta isolata dal mondo, vicino al mare, un cane correrebbe sulla spiaggia, ci sarebbe una barca ancorata arriva  e...riceverei delle lettere dai miei genitori che mi raconterebbero i loro viaggi, si, perché loro sarebbero dei viaggiatori!- Penso mentre una lacrima mi scivola sulla guancia che cerco di asciugare.


Angolo autrice:
Salve, cosa ne pensate della storia?
Vi dico di prepararvi, perché un "tradimento" da parte di qualcuno è dietro l'angolo...

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